- Docente: Cristina Dallara
- Crediti formativi: 10
- SSD: SPS/04
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Moduli: Cristina Dallara (Modulo Lez.) Cristina Dallara (Modulo Gr1) Cristina Dallara (Modulo Gr2) (Modulo D.Ass)
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo Lez.) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo Gr1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo Gr2) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo D.Ass)
- Campus: Bologna
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Corso:
Laurea in
Scienze politiche, sociali e internazionali (cod. 8853)
Valido anche per Laurea in Sviluppo e cooperazione internazionale (cod. 8890)
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Orario delle lezioni (Modulo Lez.)
dal 16/09/2024 al 20/12/2024
Conoscenze e abilità da conseguire
Il corso ha l'obiettivo di introdurre i principali approcci teorici presenti nella teoria dell'organizzazione. Al termine del corso, lo studente: - conosce gli strumenti teorici e analitici di base per lo studio e la comprensione dei fenomeni organizzativi - sa analizzare le principali organizzazioni e i contesti economici e politico-istituzionali in cui esse operano.
Contenuti
Il corso adotta una modalità di organizzazione della didattica – ispirata alla logica della “classe invertita” – che prevede la suddivisione in due diverse sezioni. Una sezione è composta da lezioni frontali (32 ore) e si propone di introdurre gli studenti all’acquisizione degli strumenti concettuali e teorici di base. Questa prima parte del corso si concentra sui seguenti temi e autori: definizione del concetto di organizzazione; taylorismo e organizzazione scientifica del lavoro; scuola delle relazioni umane; Barnard; Weber; Merton; Gouldner; Crozier; Selznick; strutture organizzative; cultura organizzativa; incidenti e devianza nelle organizzazioni.
Un’altra sezione, organizzata secondo modalità seminariali (14 ore), è mirata all’applicazione delle conoscenze e al loro approfondimento. Questa seconda parte del corso proporrà degli apprendimenti mirati, sulla base di sette casi studio, che saranno presentati e discussi in aula, stimolando la partecipazione degli studenti. La suddivisione in lezioni e seminari è specificata nel programma che segue. Gli studenti si divideranno in DUE gruppi per la sezione seminariale.
Per ciascuno studente, dunque, sono previste complessivamente 46 ore d'aula. Gli studenti sono tenuti a presentarsi a lezione – sia essa virtuale oppure in presenza – avendo già letto il materiale assegnato e – nel caso dei seminari – sarà richiesta una partecipazione attiva a partire dall’utilizzo delle conoscenze acquisite con le letture individuali per la realizzazione di approfondimenti tematici o studi di caso.
1° MODULO TEORICO
- INTRODUZIONE AL CORSO
- CHE COSA È UN’ORGANIZZAZIONE (Ferrante, M e Zan, S. (1994), Che cos'è un'organizzazione? in Il fenomeno organizzativo, Roma, Carocci. Capitolo primo) + OSL E TAYLORISMO
- OSL E TAYLORISMO (Capitolo 1, L'OSL ovvero il taylorismo in Bonazzi, G. (2008), Storia del pensiero organizzativo, Milano Franco Angeli.)
- SCUOLA DELLE RELAZIONI UMANE (capitolo 2, Dopo Taylor. Nascita e fortuna delle Relazioni Umane, in Bonazzi 2008)
- C. BARNARD (capitolo 3, C. Barnard. L’azienda come sistema cooperativo, in Bonazzi 2008)
- IL MODELLO TOYOTA (capitolo7)
- M. WEBER (capitolo 8, M. Weber. La burocrazia come apparato del potere legale, in Bonazzi 2008)
- R. MERTON (capitolo 9, Dopo Weber. Le conseguenze inattese della burocrazia nell'analisi di R. Merton, in Bonazzi 2008)
- A. GOULDNER (capitolo 10, La pluralità dei modelli burocratici, in Bonazzi 2008)
- M. CROZIER (capitolo 11, sistema burocratico e strategie degli attori, in Bonazzi 2008)
- M. CROZIER (capitolo 11, sistema burocratico e strategie degli attori, in Bonazzi 2008)
- P. SELZNICK (capitolo 10, logiche organizzative e leadership).
- LA CULTURA ORGANIZZATIVA (capitolo 18, cultura, significato e risorse: approcci duri e approcci morbidi alle organizzazioni, in Bonazzi 2008, p. 405-419)
- LA CULTURA ORGANIZZATIVA: casi di studio.
Alla fine di questo modulo gli studenti potranno sostenere una PROVA INTERMEDIA scritta.
2° MODULO IN MODALITÀ SEMINARIALE
Le letture indicate per ogni seminario devono essere preparate prima della data della lezione e devono essere studiate seguendo le domande guida e gli spunti preparati dal docente prima di ogni seminario.
- Il caso McDonalds attraverso il film The Founder (Letture: Introduzione, G. Ritzer, La McDonaldizzazione della produzione, Castelvecchi, Roma, 2017)
- Il caso NUMMI: il modello Toyota in USA (Letture: Capitolo 7, Nel post-fordismo: specializzazione flessibile, produzione snella e fabbrica modulare, in Bonazzi 2008 + Masino G. (2005), Le "nuove" forme di organizzazione del lavoro: il Caso Nummi in Le imprese oltre il fordismo, Retorica, illusioni, realtà, Roma, Carocci)
- Taylorismo digitale. Il caso di Amazon.
- Gli incidenti nelle organizzazioni. l'approccio socio-socio-tecncico. Il caso COSTA CONCORDIA Catino (2012), Il caso Concordia: alcune riflessioni su un incidente).
- Incidenti nelle organizzazioni: il caso del DieselGate
- Incidenti nelle organizzazioni: il caso della NASA
La 2° prova scritta a conclusione dei seminari verterà esclusivamente sulla discussione ed analisi dei casi affrontati nei seminari. Verrà richiesto allo studente di argomentare alcune delle riflessioni emerse in aula durante i seminari con riferimento a 2 dei casi trattati.
La partecipazione in aula verrà valutata con i seguenti criteri: il docente prenderà nota del numero e della qualità degli interventi orali per ciascuno degli studenti frequentanti dei 3 gruppi. La partecipazione verrà valutata con un range da 0 a 2 punti da aggiungere al risultato delle due prove scritte.
Testi/Bibliografia
Letture obbligatorie
Libro di testo:
Bonazzi, G. (2008), Storia del pensiero organizzativo, Milano Franco Angeli.
I SEGUENTI CAPITOLI: Introduzione + Capitoli 1 (L'OSL ovvero il taylorismo), 2 (Dopo Taylor. Nascita e fortuna delle Relazioni Umane), 3 (Chester Barnard), Capitolo 7 (Nel post-fordismo: specializzazione flessibile, produzione snella e fabbrica modulare); 8 (Max Weber: la burocrazia come apparato del potere legale), 9 (Dopo Weber. Le conseguenze inattese della burocrazia nell'analisi di R. Merton), 10 (Alvin Gouldner), 11 (Philip Selznick), 12 (Michel Crozier); 18 (Cultura, significato e risorse).
Le altre letture obbligatorie saranno rese disponibili dai docenti su Virtuale.unibo.it.
Letture aggiuntive e obbligatorie 1° modulo
1. Ferrante, M e Zan, S. (1994), Che cos'è un'organizzazione? in Il fenomeno organizzativo, Roma, Carocci. Capitolo primo.
Letture obbligatorie 2° modulo
Saranno caricate su Virtuale prima dell'inizio del corso
Metodi didattici
Lezioni frontali. Analisi e discussione di casi con la presenza di esperti del settore. La frequenza alle lezioni è fortemente consigliata. Le slides delle lezioni e ulteriori materiali didattici (casi di studio ed esercizi) saranno caricati su Virtuale.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Alla fine del primo modulo gli studenti iscritti e frequentanti potranno sostenere una PROVA INTERMEDIA scritta. 5 domande a risposta aperta. Da 0 a 3 punti per ogni risposta. Voto massimo 15/15.
Alla fine del secondo modulo ognuno dei 2 gruppi avrà una valutazione basata su partecipazione in aula + una prova scritta di riflessione e analisi sui casi di studio empirici analizzati nei seminari. La prova finale consiste in 2 domande di riflessione sui casi di studio analizzati. Le risposte valgono da 0 a 7 punti per ognuna. Voto massimo 14/15.
Il voto finale è la somma tra le due prove espresso in 30esimi, a cui verrà aggiunto l’eventuale bonus da 0 a 2 punti sulla partecipazione.
PER GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI è prevista una prova scritta su tutto il programma indicato sopra. La prova consiste in 5 domande aperte (3 sul primo modulo e 2 sui seminari del 2° modulo).
Strumenti a supporto della didattica
- Power point
- Seminari tematici tenuti da consulenti ed esperti
- Letture e articoli consigliati per approfondimenti
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Cristina Dallara
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SDGs
L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.