28017 - STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA (1) (LM) (G.B)

Anno Accademico 2023/2024

  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze filosofiche (cod. 8773)

Conoscenze e abilità da conseguire

l termine del corso lo studente ha acquisito (1) la conoscenza approfondita di un tema o un problema filosofico proprio dell’antichità greca e romana e (2) tre ordini di competenze: (a) filologiche – sa come analizzare un testo antico disponendo degli strumenti filologici avanzati per lo studio della filosofia greca e romana; (b) dialettiche – è addestrato a discutere di un problema filosofico in modo sincronico e diacronico, attraverso il confronto tra filosofi antichi e moderni; (c) retoriche – è capace di argomentare tesi esegetiche e filosofiche in forma orale e scritta.

Contenuti

Storia della Filosofia Antica 2023-24

Filosofia dei Confini

 

ψυχῆς πείρατα ἰὼν οὐκ ἂν ἐξεύροιο, πᾶσαν ἐπιπορευόμενος ὁδόν· οὕτω βαθὺν λόγον ἔχει.

I confini dell’anima non arriveresti a trovare, pur percorrendo ogni via: così profondo è il suo logos.

Heraclit. 22B45 DK

 

Nell’agosto del 2024 si terrà, a Roma, il XXV Congresso Mondiale di Filosofia (Philosophy across BoundariesSito Web). In omaggio al tema del Congresso, i miei quattro corsi di Storia della Filosofia Antica di quest’anno saranno dedicati alla filosofia dei confini nel pensiero antico. Quello del confine sembrerebbe un tema eminentemente filosofico: ciò che la filosofia anzitutto fa – almeno a partire da Platone – è dividere e riunire, ovvero tracciare confini e insieme riflettere sulla loro natura. Ed è anche un tema particolarmente caro agli antichi. La lingua greca conosce fin dalle origini due diverse parole per indicare il confine: peras, la fine del mondo conosciuto e, più in generale, il limite estremo (qualcosa che suscita insieme desiderio e paura); e horos, la pietra di confine, che per estensione diventa la frontiera o la soglia, cioè il limite intermedio (in senso traslato, il criterio distintivo). La riflessione degli antichi sul tema del confine è pervasiva: investe ogni ambito del sapere – dai confini fisici dello spazio e del tempo a quelli etici della vita umana, dai confini della conoscenza a quelli tra gli enti che popolano il mondo –, affondando le sue radici nel mito: dall’originaria separazione tra Cielo e Terra nella Teogonia di Esiodo al «folle volo» dell’Ulisse dantesco, dalle Colonne d’Ercole a Hermes, messaggero tra gli dèi e gli uomini. Ma soprattutto è una riflessione continua sulla dialettica tra ciò che è separato e ciò che unisce. Questa dialettica del confine sarà l’orizzonte comune al quale il lavoro dei quattro corsi si ispirerà.

Lettura trasversale consigliata:

 

SFA (1) (LM) – Tra le Ombre e le Idee: Gli Enti Intermedi nell’Ontologia di Platone

 

Il corso di SFA (1) (LM) si svolgerà nel II Semestre, III Periodo: 29 Gennaio-8 Marzo 2024.

Orario:

Lunedì, Ore 13-15, Aula D (Via Centotrecento, 18);

Giovedì, Ore 13-15, Aula I (Via Zamboni, 38);

Venerdì, Ore 13-15, Aula I.


Inizio: Lunedì 29 Gennaio 2024, Ore 13, Aula D.

*AVVISO* - Lunedì 5.02.24 non ci sarà lezione.

 

Programma del corso

La celebre allegoria della Caverna che apre il VII libro della Repubblica di Platone è la rappresentazione metaforica della natura umana per quanto riguarda l’educazione (paideia) e la mancanza di educazione (apaideusia) della nostra anima. Platone è un pessimista cognitivo: ritiene che nessun uomo alla nascita desideri conoscere perché afflitto da una condizione di duplice illusione cognitiva (de se e de re). Come i prigionieri della Caverna hanno sempre visto soltanto le ombre proiettate sulla parete dell’antro – quelle del proprio corpo e quelle degli artefatti trasportati alle loro spalle da anonimi burattinai – e dunque ritengono che esse siano tutta e sola la realtà, che siano le cose stesse, così noi esseri umani siamo ingannati fin dalla nascita sul mondo, ritenendo reali cose che non lo sono, e sul nostro stato cognitivo, ritenendo erroneamente di conoscere la realtà, come se vivessimo in un sogno diurno, un sogno lungo una vita. L’inganno de se è il male peggiore per l’anima perché la rende impermeabile all’educazione – nessuno, infatti, desidera conoscere qualcosa che ritiene di sapere già –, ma la natura ha in serbo l’antidoto che stempera il pessimismo cognitivo in un ottimismo educativo: ciascuno di noi, «per natura» (physei), può conoscere, ne ha la capacità cognitiva (dýnamis). Ciò che occorre è un incontro fortunato in grado di attivare la capacità di essere educati, trasformandola da potenza in atto.

Ciò che l’immagine rappresenta è allora l’intuizione di fondo del platonismo: una visione del mondo in cui la condizione umana è sospesa tra copie e originali: da un lato le immagini ingannevoli (naturali, come le ombre e i sogni, ma anche artificiali, come le immagini culturali, pittoriche e poetiche), all’estremo opposto gli enti ideali nella loro immobile perfezione. Nel mezzo, a garanzia del processo educativo e dell’ascesa cognitiva, i cosiddetti «enti intermedi» (tà metaxý): (i) dalla parte dell’oggetto, gli enti matematici, difficili da collocare nell’allegoria ma ben rappresentati nell’immagine precedente della linea divisa; (ii) dalla parte del soggetto, l’anima, simile alle Idee pur non essendo un’Idea; ai quali, estendendo l’indagine dalla Repubblica ai dialoghi tardi di Platone, possiamo aggiungere: (iii) dal punto di vista dello spazio, il ricettacolo (chora); e (iv) dal punto di vista del tempo, l’istante (exaiphnes).

Obiettivo del corso sarà tracciare i confini dell’ontologia platonica dalle ombre alle Idee, dalle «entità minori» egli enti ideali, con particolare attenzione alla natura e alla funzione di questi e di altri possibili enti intermedi.

 

*Il corso sarà preceduto e affiancato dal seminario permanente Il Vento del Logos: Ancient Philosophy Today. La partecipazione al seminario darà diritto a un bonus in sede d’esame. Programma, date e luoghi degli incontri saranno segnalati sulla pagina Facebook Filosofia Antica a Bologna.

Testi/Bibliografia

Lo studente frequentante dovrà conoscere i passi dei testi antichi riportati nell’handout del corso e/o segnalati a lezione. La letteratura critica utile alla stesura del paper sarà segnalata durante le lezioni.

 

*Letture facoltative, ma consigliate:

  • Ademollo, Francesco, On Plato’s Conception of Change, «Oxford Studies in Ancient Philosophy», 55 (2018), pp. 35-83.
  • Capuccino, Carlotta, Omnino suspectum?: Un altro dettaglio trascurato nella caverna di Platone (prima parte), «Annali della Scuola Normale Superiore. Classe di Lettere e Filosofia», 13 (2021) 1, pp. 119-149; Omnino suspectum?: Un altro dettaglio trascurato nella caverna di Platone (seconda parte), «Annali della Scuola Normale Superiore. Classe di Lettere e Filosofia», 13 (2021) 2, pp. 427-459.
  • Capuccino, Carlotta, Strane Ombre: Una risposta a Jacques Brunschwig, «Estetica. Studi e Ricerche», early access(2021), pp. 1-32.
  • Cavini, Walter, ΦΑΝΤΑΣΜΑ: L’immagine onirica come apparenza illusoria nel pensiero greco del sogno, «Medicina nei Secoli – Arte e Scienza», XXI (2009) 2, pp. 737-772.
  • Fronterotta, Francesco, Luogo, spazio e sostrato ‘spazio-materiale’ nel Timeo di Platone e nei commenti al Timeo, in Delfina Giovannozzi e Marco Veneziani (a cura di), Locus-Spatium: XIV Colloquio Internazionale, Roma, 3-5 gennaio 2013, Firenze: Olschki, 2014, pp. 7-42.
  • Fronterotta, Francesco, Modello, copia, ricettacolo: Monismo, dualismo o triade di principi nel Timeo?, «Méthexis», XXVII (2014), pp. 95-120.
  • Fronterotta, Francesco, Plato’s Conception of the Self: The Mind-Body Problem and its Ancient Origin in the Timaeus, in von D. De Brasi und S. Föllinger(hrsg.), Anthropologie in Antike und Gegenwart: Biologische und philosophische Entwürfe vom Menschen, Freiburg-München 2015, pp. 35-57.
  • Fronterotta, Francesco, “Do the Gods Play Dice?”: Sensible Sequentialism and Fuzzy Logic in Plato’s Timaeus, «Discipline Filosofiche», XXVIII (2018) I: Ancient Ontologies. Contemporary Debates, a cura di R. Chiaradonna, F. Forcignanò, F. Trabattoni, pp. 13-32Sedley, David, An Introduction to Plato’s Theory of Forms, «Royal Institute of Philosophy Supplement», 78 (2016), pp. 3-22.
  • Sedley, David, An Introduction to Plato’s Theory of Forms, «Royal Institute of Philosophy Supplement», 78 (2016), pp. 3-22.

 

** La bibliografia potrà essere integrata durante il corso.

*** Questa bibliografia vale soltanto per gli studenti frequentanti. Gli studenti non frequentanti devono seguire le indicazioni bibliografiche contenute nel programma d’esame a loro dedicato (vedi infra).

 

Metodi didattici

CORSO DI LEZIONI FRONTALI (14 lezioni)

Metodi adottati:

  • Lettura lenta delle fonti in lingua originale e attraverso un confronto di traduzioni.
  • Analisi linguistica e dei campi semantici.
  • Analisi argomentativa e brevi componimenti (pensum).

 

SEMINARIO DI SCRITTURA FILOSOFICA (1 lezione)

  • Norme di redazione.
  • Saggio di lettura di un’opera antica: forma e contenuti.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

PROGRAMMA D’ESAME PER STUDENTI FREQUENTANTI

L’esame (6 cfu) prevede (1) una esercitazione scritta di 10/15 pagine standard, da redigere secondo le indicazioni del seminario di scrittura che si terrà durante l’ultima settimana del corso (riassunte nel .pdf Linee guida, caricato tra i materiali didattici del corso), e (2) un colloquio orale. Lo scritto andrà consegnato circa due settimane prima di ogni appello nella data di volta in volta indicata; i colloqui orali prevederanno una discussione dell’esercitazione scritta e lo studio degli argomenti trattati durante il corso attraverso un elenco di 10 quesiti distribuito alla fine delle lezioni. (2*) Gli studenti che non possono dimostrare di avere sostenuto, nella loro carriera, almeno un esame di Storia della Filosofia Antica dovranno studiare in aggiunta il Diagramma cronologico (a memoria) e i saggi dall’8 al 12 della Dispensa di Storia della Filosofia Antica dai Presocratici ad Agostino, caricati tra i materiali didattici del corso.

 

PROGRAMMA D’ESAME PER STUDENTI NON FREQUENTANTI

Gli studenti che per motivate ragioni non possono frequentare dovranno studiare, in alternativa ai 10 quesiti, due dei testi segnalati nella bibliografia finale del corso, a sua scelta (vedi Virtuale).

I punti (1) e (2*) del programma d’esame rimangono invariati.

 

VALUTAZIONE DELL’ESAME

L’esame sarà giudicato complessivamente sufficiente solo se le due prove (scritta e orale) saranno entrambe sufficienti. Il voto finale risulterà dalla media dei voti delle singole prove.

Strumenti a supporto della didattica

  • Handoutcon i passi tratti dalle fonti.
  • Diagrammi di partizione e mappe concettuali.
  • Dispense: (1) Norme di redazione per un saggio breve; (2) Seminario di scrittura filosofica.
  • Pagine web.
  • Banche dati e repertori bibliografici.

 

* Tutti i materiali saranno proiettati durante le lezioni e messi a disposizione degli studenti in formato .pdf.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Carlotta Capuccino

SDGs

Salute e benessere Istruzione di qualità

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.