B0122 - DEMOCRAZIE E FAKE NEWS

Anno Accademico 2023/2024

Conoscenze e abilità da conseguire

Obiettivo dell’insegnamento è fornire strumenti propri della storia del pensiero politico e della filosofia politica in relazione all’analisi del nesso democrazia-verità-opinione pubblica e alla comprensione delle trasformazioni prodotte dalla rivoluzione digitale sui processi di creazione del consenso nelle democrazie. Al termine del corso lo studente: - Conosce le differenti riflessioni filosofico-politiche sulla democrazia, in relazione ai processi di trasformazione delle modalità di esercizio del potere e costruzione del consenso anche in ambito digitale; - Distingue i differenti concetti di verità e menzogna elaborati in sede teorica e i limiti che essi presentano nei differenti contesti storico-politici; - Identifica i termini principali della discussione contemporanea relativa alle fake news e al loro impatto sulla opinione pubblica e sui processi democratici di consenso; - È in grado di distinguere tra le diverse interpretazioni proposte quelle più adeguate ai differenti livelli analitici; - È in grado di valutare criticamente le diverse ipotesi in relazione ai differenti contesti storici e geografici; - È in grado di utilizzare i concetti appresi nell’ambito di un’analisi multidisciplinare delle trasformazioni della sfera pubblica democratica nell’era digitale.

Contenuti

Nella prima parte del corso, si mostrerà, grazie anche all'analisi elaborata da autori quali Alexis de Tocqueville e John Stuart Mill, che a partire dalla metà del XIX secolo l'opinione pubblica assume tanto il significato di istanza criticain rapporto alla pubblicità normativamente richiesta dall'esercizio del potere politico e sociale, quanto di istanza recettiva in rapporto alla pubblicità diffusa in modo dimostrativo o manipolativo a favore di persone e istituzioni, beni di consumo e programmi politici. Ci si concentrerà quindi sulle trasformazioni sociali e politiche prodotte tra XIX e XX secolo dall'entrata sulla scena politica delle masse proletarie e dai processi di democratizzazione che portano le scienze sociali a rivolgere una particolare attenzione al fenomeno dell'opinione pubblica e al suo rapporto con l'elaborazione dei processi democratici. Si vedrà allora che l'opinione pubblica viene declinata anche come “opinione di massa” (Tarde) o “opinione dei gruppi” (Bentley) e diventa uno dei termini chiave della riflessione novecentesca sulla democrazia, i suoi meccanismi, le sue patologie (Bryce, Lippmann, Dewey, Arendt).

Nella seconda parte del corso, ci si concentrerà dapprima sulle ulteriori trasformazioni che interessano l'opinione pubblica in rapporto all'emergere di sempre nuove forme di organizzazione della società democratica, prestando particolare attenzione alle elaborazioni messe a punto nell'ambito della Scuola di Francoforte (Horkheimer e Adorno, Marcuse, Habermas), alle analisi prodotte dalla scienza politica statunitense degli anni Cinquanta (Lazersfeld, Kaplan), e alle analisi che si producono nel contesto di una revisione delle categorie marxiane e di una riarticolazione delle prospettive critiche e radicali (Debord, Baudrillard, Bourdieu). Infine, l'ultima parte sarà dedicata all'analisi della crisi che a partire dagli anni Novanta del XX secolo tocca l'opinione pubblica come spazio politico fino all'odierno dibattito sulla post-verità e le fake news, ma anche ad una riflessione sulle nuove potenzialità che l'opinione pubblica sperimenta nell'epoca globale, alla luce della crisi delle istituzioni statali, delle trasformazioni della cittadinanza e delle forme della democrazia, dei nuovi processi di spazializzazione politica, della costituzionalizzazione di una sfera pubblica globale, della diffusione dei mezzi di comunicazione, della specializzazione e diffusione dei saperi, della presenza dei nuovi media digitali (Sunstein, Lévy, Han, Ferraris).

Testi/Bibliografia

STUDENTI FREQUENTANTI:

Un testo a scelta fra i seguenti:

- A. de Tocqueville, La democrazia in America (1835-1840), qualsiasi edizione purché integrale (le parti indicate dal docente) + J.S. Mill, Sulla libertà (1859), qualsiasi edizione purché integrale

- W. Lippmann, L'opinione pubblica (1921), Roma, Donzelli, 2000

- W. Dewey, Comunità e potere (1927), Firenze, La Nuova Italia, 1971

- H. Arendt, Le origini del totalitarismo, Torino, Einaudi, 2009

- J. Habermas, Storia e critica dell'opinione pubblica, Roma-Bari, Laterza, 2008

- E. Noelle-Neumann, La spirale del silenzio. Per una teoria dell'opinione pubblica, Roma, Meltemi, 2017

- G. Debord, La società dello spettacolo: commentari sulla società dello spettacolo, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2008 + J. Baudrillard, La società dei consumi: i suoi miti e le sue strutture, Bologna, Il Mulino, 2008

- P. Lévy, Cyberdemocrazia. Saggio di filosofia politica, Milano-Udine, Mimesis, 2008.

Due testi a scelta fra i seguenti:

- H. Case, L'età delle questioni. Politica e opinione pubblica dalle Rivoluzioni alla Shoah, Roma, Carocci, 2021

- L. Cobbe, L'arcano della società. L'opinione e il segreto della politica moderna, Milano-Udine, Mimesis, 2020

- Democracy and Fake news. Information Manipulation and Post-Truth Politics, edited by S. Giusti - E. Piras, London-New York, Routledge, 2021 (open access: https://www.routledge.com/Democracy-and-Fake-News-Information-Manipulation-and-Post-Truth/Giusti-Piras/p/book/9780367479541)

- M. Ferraris, Documanità. Filosofia del mondo nuovo, Roma-Bari, Laterza, 2021

- L. Floridi, La quarta rivoluzione. Come l'infosfera sta trasformando il mondo, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2017.

- D. Palano, Bubble democracy: la fine del pubblico e la nuova polarizzazione, Brescia, Scholé, 2020 + + Byung-Chul Han, Infocrazia. Le nostre vite manipolate dalla rete, Torino, Einaudi, 2023

- C.R. Sunstein, #republic. La democrazia nell'epoca dei social media, Bologna, Il Mulino, 2017



STUDENTI NON FREQUENTANTI


ATTENZIONE. Gli studenti non frequentanti sono tenuti ad incontrarsi almeno una volta con la docente durante l'orario di ricevimento per concordare il programma a loro riservato.

Metodi didattici

L'insegnamento si articola in 20 lezioni di due ore ciascuna e si svolge sia con didattica frontale (volta a fornire agli studenti gli strumenti concettuali atti ad indagare e comprendere criticamente la qeustione dell'opinione pubblica a partire dalla sua affermazione politica nel XIX secolo fino alle trasformazioni determinatesi in epoca globale) sia attraverso la partecipazione attiva degli studenti alla discussione condotta in aula e al confronto delle opinioni.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Sia per gli studenti frequentanti sia per gli studenti non frequentanti la verifica dell'apprendimento si svolge attraverso un colloquio orale su entrambi i moduli didattici, che non possono essere scissi in momenti di verifica separati fra loro.

Il colloquio è volto a sondare le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente circa l'analisi, la critica e il controllo complessivo dei concetti e dei problemi affrontati nella preparazione dell'esame. Lo studente sarà inoltre valutato sulle sue capacità di confrontarsi con i testi affrontati durante il corso.

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati congiunta alla loro utilizzazione critica, alla dimostrazione del possesso di una padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voto di eccellenza.

Le eventuali mancanze di uno o più di questi aspetti determineranno una gradazione nella votazione, fino ad arrivare ad una valutazione negativa laddove venisse riscontrata una preparazione insufficiente e lacune formative.

Strumenti a supporto della didattica

Film e audiovisivi

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Maria Laura Lanzillo

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere Partnership per gli obiettivi

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.