06488 - STORIA DELL'ESTETICA

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Giovanni Matteucci
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: M-FIL/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Giovanni Matteucci (Modulo 1) Gioia Laura Iannilli (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Filosofia (cod. 9216)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso gli studenti sono in grado di conoscere le principali linee di storiografia estetica, in relazione ai diversi orientamenti, in primo luogo per quanto concerne l'estetica in età moderna e contemporanea, tenendo anche in considerazione lo sviluppo della riflessione filosofica sull'arte dall'antichità classica fino all'Illuminismo. Debbono avere acquisito le conoscenze di base relative alla storia dell'estetica, intesa come filosofia dell'arte ed essere in grado di riconoscere la valenza estetica delle poetiche e delle riflessioni critiche che dall'antichità sino ad oggi sono state sviluppate. Debbono inoltre padroneggiare metodologie di indagine che li mettano in grado di analizzare, secondo una chiave interpretativa filosofica, la complessità di relazioni che intervengono nella definizione dell'oggetto estetico e dell'oggetto artistico.

Contenuti

Titolo del corso: Linguaggio e proprietà nell’estetica del Novecento.

Il rapporto tra linguaggio e proprietà estetiche ha costituito un tema che è stato indagato per tutto il XX secolo secondo diverse angolature. In particolare, da un lato fenomenologia e pragmatismo hanno affrontato il problema a partire dall’esperienza, mentre dall’altro lato la filosofia analitica ha imperniato saldamente i propri sforzi teoretici attorno al fenomeno linguistico, muovendo dall’analisi del giudizio estetico inteso come elemento del linguaggio della critica d’arte. Il contrasto e lo scarto tra queste due opposte direzioni sono diventati più evidenti a partire dalla metà del secolo, con il susseguirsi di emergenze e inabissamenti di una tradizione o dell’altra fino alla contemporaneità più stretta.

Argomento del corso saranno le premesse teoriche che hanno guidato tale confronto tra approcci rivali seguendo la questione delle proprietà estetiche.

Il corso sarà articolato in due parti (corrispondenti a due moduli di 30 ore ciascuno).

Nel primo modulo, corrispondente a Storia dell’estetica (1), tenuto dal Prof. Matteucci, si partirà dalla fenomenologia, considerata in particolare nella prospettiva di Maurice Merleau-Ponty, per poi seguire lo sviluppo alternativo che hanno conosciuto alcuni temi per essa rilevanti nell’ambito del pensiero analitico, anzitutto con Frank Sibley, Richard Wollheim e Jerrold Levinson.

Nel secondo modulo, corrispondente a Storia dell’estetica (2), tenuto dalla Prof.ssa Iannilli, il punto di partenza sarà il pragmatismo, e in particolare il contributo di John Dewey, che verrà messo in relazione con successivi tentativi, di matrice analitica, di rendere conto del rapporto tra linguaggio e proprietà, e in particolare quelli di Ernst Gombrich, Arthur C. Danto e Nelson Goodman.

All’interno del corso è prevista un’attività seminariale, organizzata col centro di ricerca almæsthetics basata su specifiche analisi di alcuni testi in programma svolte con la partecipazione attiva di studenti e studentesse frequentanti. Le modalità di svolgimento di questa attività verranno illustrate all’inizio del corso.

Testi/Bibliografia

Modulo 1: Storia dell’estetica (1) (Giovanni Matteucci)

  • M. Merleau-Ponty, Conversazioni, SE, Milano, 2020.
  • P. Kobau, G. Matteucci, S. Velotti (a cura di), Estetica e filosofia analitica, Il Mulino, Bologna, 2007, pp. 177-206 e 235-276 (ossia i saggi di Frank Sibley, Jerrold Levinson e Richard Wollheim).

 

Modulo 2: Storia dell’estetica (2) (Gioia Laura Iannilli)

  • J. Dewey, Arte come esperienza, Aesthetica, Sesto San Giovanni, 2020, capp. 5 e 6 (“L’oggetto espressivo” e “Sostanza e forma”), pp. 101-144.
  • A.C. Danto, La trasfigurazione del banale, capp. 2 e 7 (“Contenuto e causazione” e “Metafora, espressione e stile”) pp. 41-65 e 201-254.
  • N. Goodman, “Lo statuto dello stile”, in Id., Vedere e costruire il mondo, Laterza, Roma, 2008, pp. 27-47.
  • N. Goodman, C.Z. Elgin, “Interpretazione e identità: può l’opera sopravvivere al mondo?”, in Idd., Ripensamenti in filosofia, altre arti e scienze, et al. Edizioni, Milano, 2011, pp. 54-71.

 

Ulteriori indicazioni per i non frequentanti:

  • G. Matteucci, Il sensibile rimosso, Mimesis, Milano-Udine, 2015, cap. 6 (“La questione delle proprietà estetiche”), pp. 109-137.

 

Metodi didattici

Lezioni frontali, seminari ed eventuali relazioni da parte degli studenti.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L’esame può essere sostenuto in una delle seguenti modalità.

1) Elaborato scritto:

esame da 6 cfu: elaborato di 10 pagine (circa 30mila caratteri) su un tema trasversale ai testi indicati in bibliografia;

esame da 12 cfu: elaborato di 15 pagine (circa 45mila caratteri) su un tema trasversale ai testi indicati in bibliografia.

n.b.:

- È possibile proporre argomenti alternativi che mettano a confronto uno o più testi indicati in bibliografia con autori o fenomeni estetici di interesse specifico dello studente; in tal caso l’argomento va previamente concordato con il docente.

- L’elaborato andrà inviato in pdf al docente almeno una settimana prima dell’appello in cui si intende sostenere l’esame (è necessaria l’iscrizione all’appello su Almaesami).

2) Colloquio orale:

Nella valutazione della prova si terrà conto, in particolare, della capacità dello studente di sapersi orientare all'interno del materiale bibliografico d'esame al fine di trarre le informazioni utili che gli permetteranno di illustrare temi e problemi e di saperli collegare tra loro.

Si valuteranno quindi:
- La padronanza dei contenuti
- La capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti
- La capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica, una buona padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza.

Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete.

Lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti che non supereranno la sufficienza.

Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici saranno valutati negativamente.

 

Persone con disabilità e DSA

Le persone con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento hanno diritto a speciali adattamenti in relazione alla loro condizione, previa valutazione del Servizio d’ateneo per le studentesse e gli studenti con disabilità e DSA. Si prega di non rivolgersi al/la docente, ma di contattare il Servizio per un appuntamento. Sarà cura del Servizio stabilire quali adattamenti si rendono opportuni. Maggiori informazioni alla pagina site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it/per-studenti.

Strumenti a supporto della didattica

Durante le lezioni verranno proiettate presentazioni in power point sui testi e gli argomenti del corso.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Giovanni Matteucci

Consulta il sito web di Gioia Laura Iannilli

SDGs

Istruzione di qualità

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.