24331 - STORIA DEL DIRITTO MEDIOEVALE E MODERNO (M-Q)

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Ugo Bruschi
  • Crediti formativi: 8
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 9232)

Conoscenze e abilità da conseguire

Conoscenza della storia giuridica italiana ed europea attraverso il triplice itinerario delle fonti, del pensiero giuridico, della dottrina.

Contenuti

La storia del diritto non ha lo scopo di presentare una carrellata sterile di nozioni, ma di rendere il giurista più consapevole del suo posto nella società e di come le soluzioni che l’ordinamento vigente gli propone siano solo alcune tra le tante possibili. L’analisi dell’esperienza storica mostra come il diritto sia parte dello spirito dell’uomo e come la trasformazione della giurisprudenza da scienza a tecnica, cui pericolosamente inclina il mondo contemporaneo, possa compromettere fatalmente il ruolo del giurista.

Il corso intende seguire un duplice percorso. Da un lato, si evidenzierà l’importante lascito che il mondo occidentale ha ricevuto dall’età romana, seguendo lungo i secoli le tracce della sapienza giuridica elaborata nel periodo imperiale e poi trasmessa ai posteri grazie all’opera di Giustiniano. Questa eredità sarà osservata nel suo costituirsi, nel suo rischiare di perdersi, nel suo essere riscoperta da Irnerio e dalla scuola dei glossatori per poi diventare prezioso patrimonio di secoli di riflessione giuridica e, al tempo stesso, dorsale portante della società medievale. Dall’altro lato, una particolare attenzione sarà dedicata all’aspetto del diritto pubblico, ove il lascito romanistico si rivelò più debole o, quanto meno, di più ardua rivelazione: dall’impatto con le società germaniche, al sorgere di realtà universali come la Chiesa e l’Impero, al disgregarsi infine dell’universalismo sotto i colpi degli stati nazionali e di quella grande crisi delle certezze (ma anche delle coscienze) che già si annuncia con il XV secolo, si sviluppa in quello seguente e poi si apre ad una prospettiva nuova con l’alba del Giusnaturalismo. È in questo crogiuolo che prendono forma tanto lo stato moderno, quanto il più perfezionato dei meccanismi che presiedono al suo funzionamento: il sistema parlamentare.

Nello studio dello stato moderno un approfondimento verrà dedicato ad un caso particolare, quello dell’Inghilterra (poi Gran Bretagna), dove si forma la tradizione del parlamentarismo e dove si elaborano garanzie politiche di stampo liberale e strumenti di controllo del potere esecutivo. L’analisi delle vicende inglesi, specie nel periodo successivo a quel tragico ritorno nel caos che apparve a molti contemporanei la guerra civile del 1642-51, mostra l’applicazione di un modello ideale di “antica costituzione” che trova dapprima espressione nella limitazione del potere del sovrano e poi darà progressivamente vita alla creazione di un’autentica monarchia parlamentare. Tale percorso prende l’avvio con la Gloriosa Rivoluzione del 1688-89, che porta anche ad un imprevisto cambio di dinastia sul trono inglese, e prosegue nello scorcio finale del XVII e lungo il XVIII secolo. Segnano questo percorso l’affermarsi di un governo attraverso un cabinet, guidato da un Primo Ministro, l’uso dello strumento della fiducia parlamentare, la nascita dei partiti politici e della disciplina di partito. Il percorso sarà coronato alla fine del XIX secolo, allorché si affermerà quel “modello di Westminster” che offre uno dei più fortunati prototipi costituzionali dell’era moderna: un prototipo dalle salde radici storiche.

Parte Generale:

- Crisi dell’impero romano

- L’eredità delle leggi romane

- I longobardi e il loro diritto

- La trasformazione del diritto romano nell’Alto Medio Evo

- Avvento e struttura dell’impero carolingio

- Il diritto verso l’anno Mille

- Il sistema feudale

- Chiesa e Impero al passaggio del millennio

- L’alba del rinascimento giuridico

- Irnerio e i glossatori

- La maturità scientifica del diritto canonico

- Dalla glossa al commento

- Il sistema del diritto comune


Parte Speciale:

- Il problema della sovranità nel Basso Medio Evo

- La crisi del diritto comune

- Il cambio di paradigma del XVI secolo


- Nascita e caratteri dello Stato moderno


- Casi di studio di Stato moderno

- Il Giusnaturalismo


- Premesse del costituzionalismo anglo-britannico

- Corona e Parlamento dalle origini al XVII secolo

- Guerra civile e Restaurazione
- Giacomo II come “re rivoluzionario”
- Svolgimento ed esiti della Glorious Revolution

- Monarchia costituzionale o monarchia parlamentare?
- L’era del Primo Ministro e del governo del cabinet

Testi/Bibliografia

Sono previsti due percorsi diversi, a totale discrezionalità di studentesse e studenti, a seconda che decidano o meno di frequentare le lezioni.

Non frequentanti:

Per chi non frequenterà assiduamente le lezioni, l’esame verterà sui seguenti testi:

1) Gian Savino Pene Vidari, Storia del diritto in età medievale e moderna con revisioni ed integrazioni di Caterina Bonzo, Paola Casana e Valerio Gigliotti, Torino, Giappichelli, 2023 (eccetto il cap. XVI);

2) Ugo Bruschi, Rivoluzioni silenziose, L’evoluzione costituzionale della Gran Bretagna tra la Glorious Revolution e il Great Reform Act, Sant’Arcangelo di Romagna, Maggioli Editore, 2014, per le sole pagg. 43-261.

Frequentanti:

Chi invece frequenterà costantemente le lezioni potrà preparare l’esame sugli appunti delle lezioni, sui materiali didattici che saranno messi a disposizione su Virtuale, ivi comprese fonti documentarie e dottrinali, e sul seguente volume: Ugo Bruschi, Rivoluzioni silenziose, L’evoluzione costituzionale della Gran Bretagna tra la Glorious Revolution e il Great Reform Act, Sant’Arcangelo di Romagna, Maggioli Editore, 2014, per le sole pagg. 43-186.

Chi, avendo già sostenuto l’esame in altro ateneo o corso di laurea, necessitasse di un’integrazione di crediti è invitato/a a contattare il dottor Bruschi, specificando il numero di CFU mancanti e il programma studiato nell’ateneo o corso di laurea di provenienza.

Studentesse e studenti immatricolate/i prima dell’a.a. 2023-24 possono, se lo desiderano, mantenere il programma (e i libri di testo) dell’anno della loro immatricolazione.

Metodi didattici

Le lezioni saranno tendenzialmente condotte col metodo della didattica frontale. Durante il corso si procederà però anche all’analisi di fonti normative e scritti dottrinali: in queste occasioni sarà possibile (ed auspicabile) un taglio più seminariale.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L’esame consisterà di norma in un colloquio orale, in un’unica soluzione, su tutti gli argomenti del corso, come trattati nella bibliografia adottata, e/o, per gli studenti frequentanti, in sede di lezione, ivi comprese le fonti analizzate in tali occasioni. Poiché il corso si terrà nel secondo semestre di lezione, coloro che matureranno la frequenza nell’A.A. 2023/24 potranno sostenere l’esame solo a partire dal mese di maggio 2024. L’iscrizione alla prova finale dovrà essere effettuata mediante l’applicativo Almaesami.

In sede d'esame, verranno valutate in primo luogo le capacità critiche sviluppate dallo studente, tanto sotto il profilo di cogliere lo sviluppo storico dell’esperienza giuridica dal Tardo Antico sino all’Età Moderna, quanto dell’aver fatto proprie le nozioni fondamentali che segnano le tappe di questa evoluzione. Il colloquio intenderà verificare la consapevolezza di tale percorso, così come l’acquisizione dei contenuti fondamentali. Non sarà inseguito un nozionismo fine a se stesso, ma sarà comunque indispensabile ancorare la comprensione dell’evoluzione del diritto nell’arco temporale interessato dal corso a conoscenze specifiche e concrete, quali fatti, persone ed anche momento storico, indicato con ragionevole precisione. L’esito dell’esame varierà di conseguenza: lo studente che mostrerà capacità critiche, chiarezza di visione, padronanza non solo delle nozioni essenziali, ma anche di quelle utili ad arricchire il discorso, nonché sicurezza nell’uso di un linguaggio appropriato otterrà i risultati migliori (con voto finale compreso tra 27 e 30; per conseguire una votazione di 30 e lode sarà necessario dimostrare una particolare capacità di muoversi tra i contenuti del corso e di rielaborarli in modo personale). Chi saprà ricostruire con precisione gli argomenti del corso ed esprimersi con chiarezza, ma si limiterà a padroneggiare le nozioni fondamentali e mancherà di profondità così come di ampiezza di visione, avrà risultati discreti (voto finale compreso tra 22 e 26). La conoscenza per lo più meccanica della materia, un linguaggio esitante, lacune nelle nozioni fondamentali potranno portare ad una valutazione sufficiente (tra 18 e 21) solo se lo studente dimostrerà una conoscenza minima dei contenuti del corso. L’esame avrà inevitabilmente esito negativo per chi mostrerà serie lacune, la mancanza del senso della storia (quale, ad esempio, una collocazione cronologica di un fenomeno in un’epoca completamente diversa) o l’incapacità di cogliere lo specifico giuridico e/o istituzionale degli argomenti affrontati.

Strumenti a supporto della didattica

Fonti normative e dottrinali e materiali integrativi discussi in sede di lezione saranno messi a disposizione degli studenti su supporto informatico sulla piattaforma Virtuale .
Si consiglia fortemente l’iscrizione alla lista di distribuzione telematica
ugo.bruschi.Storia_del_Diritto_Medievale_Moderno_2024
che può essere effettuata dal sito: www.dsa.unibo.it. Tramite la lista potranno essere inviati avvisi sullo svolgimento delle lezioni, nonché altre comunicazioni. La lista è efficace solo per ricevere messaggi, ma non va mai usata per inviarne, e nemmeno per rispondere alle comunicazioni ricevute. Per contattare il dottor Bruschi, è necessario scrivere direttamente alla sua mail istituzionale: ugo.bruschi@unibo.it.

Gli studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al dottor Bruschi le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Ugo Bruschi

SDGs

Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.