- Docente: Antonino Rotolo
- Crediti formativi: 7
- SSD: IUS/20
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Moduli: Antonino Rotolo (Modulo 1) Alberto Artosi (Modulo 2)
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
- Campus: Bologna
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Corso:
Laurea Magistrale a Ciclo Unico in
Giurisprudenza (cod. 9232)
Valido anche per Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 9232)
Contenuti
Il corso (articolato in due moduli) è dedicato all’analisi delle principali teorie della giustizia con riferimento ai contenuti delle diverse proposte (tipo di diritti conferiti, problema della diseguaglianza, assegnazione dei benefici sociali, ruolo della lotteria naturale e del merito), al rapporto tra giustizia e potere, e al ruolo del diritto. Le lezioni affronteranno questi temi (giustizia, contenuti di giustizia, potere, diritto) nei due moduli del corso: il primo modulo li analizzerà con riferimento al rapporto tra merito, bene collettivo e giustizia. Il secondo modulo li esaminerà in relazione alle origini storiche.
In particolare, il corso affronterà:
Modulo 1: La funzione promozionale del diritto e i concetti di merito e meritocrazia. Saranno oggetto di studio i seguenti argomenti:
(a) i concetti filosofici di giustizia
(b) i concetti filosofici di merito
(c) merito e giustizia
(d) merito, bene collettivo e società.
Modulo 2: la teoria della giustizia e le sue origini.
Testi/Bibliografia
Studenti frequentanti
Per l’esame lo studente dovrà portare i seguenti testi:
Materiali messo a disposizione (clicca qui)
R. Brigati, Il giusto a chi va. Filosofia del merito e della meritocrazia, Il Mulino, Bologna, 2015 (brani indicati a lezione)
Studenti non frequentanti
Lo studente dovrà preparare [a) + b)]:
a) i volumi:
M. Sandel, Giustizia. Il nostro bene comune, Feltrinelli, Milano, 2010
R. Brigati, Il giusto a chi va. Filosofia del merito e della meritocrazia, Il Mulino, Bologna, 2015
b) un testo a scelta tra i seguenti volumi (tutto o le parti indicate) o un testo concordato con il docente:
Aristotele, Etica Nicomachea, Roma-Bari, Laterza, 1999 (o altra edizione), cap. 5
R. Dworkin, Giustizia per i ricci. Milano, Feltrinelli, 2013
C. Fabre, Justice in a Changing World, Cambridge, Polity Press, 2007
M. Foucault, Nascita della biopolitica, Feltrinelli, Milano, 2005
H. Kelsen, Il problema della giustizia, Torino, Einaudi, 2000
F. Nietzsche, Umano, troppo umano, I, Milano, Adelphi, 1979 (o altra edizione)
M. Nussbaum, Le nuove frontiere della giustizia, Bologna, Il Mulino, 2007
R. Nozick, Anarchia, Stato, Utopia, Milano, Il Saggiatore, 2008
Platone, La repubblica, Roma-Bari, Laterza, 1994 (o altra edizione)
T. Pogge, Povertà mondiale e diritti umani, Roma-Bari, Laterza, 2010
J. Rawls, Una teoria della giustizia, Milano, Feltrinelli, 1982 o edizioni successive (parte I e, a scelta, parte II o III)
J. Rawls, Liberalismo politico, Milano, Edizioni di Comunità, 1994 o edizioni successive (parte I e, a scelta, parte II o III)
J. Rawls, Il diritto dei popoli, Torino, Edizioni di Comunità, 2001
M. Risse, On Global Justice, Princeton, Princeton University Press, 2012
A. Sen, L'idea di giustizia, Milano, Mondadori, 2010
A. Sen, La diseguaglianza, Bologna, Il Mulino, 2010
S. Zuboff, Il capitalismo della sorveglianza, Luiss UP, Roma, 2019
Metodi didattici
Il corso prevede lezioni frontali, la lettura e il commento dei testi di riferimento e approfondimenti di sentenze giudiziarie.
Le lezioni saranno tenute nel II semestre.
Le slide delle lezioni sono disponibili su Virtuale e qui.Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
L'esame di profitto consiste in una prova orale volta a saggiare la conoscenza da parte dello studente degli argomenti previsti dal programma d'esame. Gli studenti frequentanti hanno altresì la possibilità di preparare una relazione scritta sui temi del corso concordata con il docente: in tal caso, la prova orale consisterà in una discussione critica dell'elaborato.
La prova d'esame sarà volta a valutare non soltanto l'effettiva conoscenza dei punti chiave della storia e dei temi legati al rapporto tra diritto e giustizia, ma anche la capacità dello studente di comprendere e argomentare le questioni discusse. La verifica, pertanto, tenderà a mettere alla prova il grado di familiarità dello studente con i principali concetti e concezioni di giustizia e con i problemi che, in relazione al diritto, essi sollevano.
Il voto finale è determinato da una valutazione complessiva delle risposte date alle diverse domande. In particolare, i criteri in base ai quali verrà graduato il giudizio finale sono i seguenti:
il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione, congiunta alla loro utilizzazione critica e a una piena padronanza espressiva e di linguaggio specifico, saranno valutati con voti di eccellenza. Capacità di sintesi e di analisi non articolate e/o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete. Lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a un esito pari alla sufficienza. Infine, lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso non potranno che essere valutati non positivamente.
Non vi è obbligo di propedeuticità ai fini della validità dell'esame.
Strumenti a supporto della didattica
Slides riassuntive dei principali argomenti trattati; lettura e commento dei testi; verifica del grado di comprensione e preparazione durante il corso.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Antonino Rotolo
Consulta il sito web di Alberto Artosi
SDGs
L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.