- Docente: Paolo Tinti
- Crediti formativi: 6
- SSD: M-STO/08
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
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Corso:
Laurea Magistrale in
Italianistica, culture letterarie europee, scienze linguistiche (cod. 0973)
Valido anche per Laurea Magistrale in Scienze storiche e orientalistiche (cod. 8845)
Conoscenze e abilità da conseguire
Il corso intende fornire conoscenze approfondite di storia delle biblioteche europee dall'età moderna ad oggi. Offre agli studenti la riflessione sulle classificazioni, sui cataloghi prodotti, sui servizi via via implementati all'interno delle collezioni librarie sia private sia aperte al pubblico. Tra gli obiettivi è anche quello di cogliere i modelli culturali sottesi alla fondazione, all'organizzazione, allo sviluppo e alla dispersione delle biblioteche, includendo l'esame degli spazi architettonici e delle strutture bibliografiche quali prime espressioni del portato intellettuale di ciascuna biblioteca.
Contenuti
Nel Cinquecento il panorama delle biblioteche religiose in Italia e in Europa andò incontro a profonde trasformazioni, legate alla diffusione del libro a stampa e alla riforma protestante e a quella cattolica. Tra le più significative novità vi fu la nascita delle raccolte librarie annesse ai Collegi della Compagnia di Gesù, fondata da Ignazio di Loyola e approvata dal pontefice nel 1540. Sino alla soppressione canonica, avvenuta nel 1773, il potente ordine dei Gesuiti eresse, accanto alle strutture didattiche, imponenti e ben ordinate libraríe.
Un sistema efficiente di acquisizione dei volumi, una pratica di catalogazione e indicizzazione attenta e minuziosa, uno stretto legame con il mondo della stampa tipografica e dell'editoria, un capillare e sorvegliato lavoro bibliografico volto a identificare e trasmettere memoria della produzione scientifica e letteraria dei padri così da riproporla con facilità sugli scaffali, sono solo alcuni degli aspetti che fecero dei Gesuiti un vero e proprio "Ordine del libro", garante dell'ortodossia cattolica.
Testi/Bibliografia
1. S. PAVONE, I gesuiti: dalle origini alla soppressione, 1540-1773, Roma-Bari, Laterza, 2004.
2. P. TINTI, Ratio e usus nei cataloghi manoscritti delle biblioteche gesuitiche fra Sei e Settecento, in Disciplinare la memoria. Strumenti e pratiche nella cultura scritta (secoli XVI-XVIII): atti del Convegno Internazionale, Bologna, 13-15 marzo 2013, Bologna, Pàtron, 2015, pp. 247-264;
3. P. TINTI, Le tesi a stampa nei collegi gesuitici d’età moderna (sec. XVII-XVIII), in Dalla lectura all’e-learning. Linguaggi, metodi, strumenti dell’insegnamento universitario in Europa (secc. XIII-XXI), a cura di Andrea Romano, Bologna, CLUEB, 2015, pp. 263-276.
Solo gli studenti non frequentanti riferiranno inoltre su uno dei seguenti due titoli, a loro scelta:
1. C. FERLAN, Dentro e fuori le aule: la Compagnia di Gesù a Gorizia e nell'Austria interna (secoli XVI-XVII), Bologna, il Mulino, 2012;
2. N. VACALEBRE, Come le armadure e l'armi. Per una storia delle antiche biblioteche della Compagnia di Gesù: con il caso di Perugia, Firenze, Olschki, 2016.
Metodi didattici
Il corso si avvarrà dei seguenti metodi:
1) Lezione frontale;
2) Lavoro di gruppo;
3) Visita guidata a biblioteche storiche e contemporanee.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
La prova finale consiste in un esame orale, distinto in 3 fasi:
fase 1) il candidato illustra la breve storia della biblioteca da lui curata (come singolo o come componente del gruppo) e risponde alle osservazioni del docente e alle sue eventuali richieste di chiarimento.
fase 2) risposta a 2 quesiti concernenti i testi obbligatori d'esame.
fase 3) riservata ai non frequentanti: risposta a 1 quesito
relativo al testo prescelto, incluso fra le letture
integrative.
L'esame orale intende accertare la conoscenza dei contenuti dei
testi in programma d'esame e, per i frequentanti, degli
approfondimenti svolti a lezione; è valutato in trentesimi. La
padronanza dei contenuti e la capacità di rielaborazione anche
critica degli stessi concorrono a definire il punteggio assegnato.
Quest'ultimo tiene conto anche della proprietà di linguaggio, con
specifica attenzione al corretto impiego dei termini tecnici delle
discipline bibliografiche.
Strumenti a supporto della didattica
Tutti gli studenti, sia frequentanti sia non frequentanti, dovranno, inoltre, approfondire lo studio della storia di una biblioteca italiana, possibilmente minore, anche privata. Produrranno un breve elaborato scritto (max. 5.000 battute spazi inclusi), fornito di succinta nota bibliografica, raccolta durante le ore di lezione dedicate al tema. Per predisporre l'esercitazione scritta, gli studenti potranno lavorare anche in gruppo.
La ricerca scritta sulla storia della biblioteca italiana NON va inviata al docente per email. Essa, invece, va stampata su carta e presentata il giorno dell'esame, quando sarà discussa con il docente. Dubbi o incertezze devono essere presentati e risolti contattando il docente almeno 10 giorni prima dell'appello in cui si intende presentare la ricerca.
All'interno del corso saranno organizzate visite mirate a conoscere la storia, il patrimonio, le specificità culturali delle maggiori biblioteche di Bologna e della Regione Emilia-Romagna.
Gli studenti che non abbiano mai affrontato - prima del presente corso - lo studio della storia delle biblioteche potranno leggere con profitto, al fine di costruire o comunque di rafforzare la base delle conoscenze preliminari al corso stesso, uno o più dei seguenti titoli:
1. Le biblioteche nel mondo antico e medievale, a cura di G. Cavallo, Roma-Bari, Laterza, 1988 (e successive ristampe): Introduzione di G. Cavallo, pp. V-XXXI e saggi di L. Gargan e A. Petrucci (pp. 163-202);
2. P. TRANIELLO, Storia delle biblioteche in Italia. Dall'Unità a oggi, Bologna, il Mulino, 2002 (editio minor, 230 p.).
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Paolo Tinti