- Docente: Andrea Ceciliani
- Crediti formativi: 6
- SSD: M-EDF/01
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Rimini
- Corso: Laurea in Attivita' motorie per il benessere (cod. 8511)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso, lo studente possiede le conoscenze di base riferibili agli aspetti metodologici, didattico-organizzativi e relazionali che caratterizzano gli ambiti di educazione e prevenzione motoria nelle mutevoli e varie fasi dell'età evolutiva, in particolare nei seguenti ambiti operativi: formativo, del tempo libero (ricreativo), preventivo per il benessere. In particolare lo studente è in grado di: - Organizzare attività formative, del tempo libero(ricreative) e preventive secondo i principi di: individualizzazione, quantità, variabilità, adeguatezza e gradualità. - Scegliere stili e metodi educativi adeguati alle varie fasce d'età, agli obiettivi (aspetto educativo) e alla fase di sviluppo psico-fisico degli allievi (aspetto preventivo). - Predisporre contenuti (esercizi, esercitazioni, applicazioni ludiche, giochi) riferibili principalmente ad obiettivi legati a: benessere, prevenzione e attività del tempo libero (ricreative). - Modulare le attività secondo i principi della multilateralità e polivalenza applicati ai diversi percorsi pedagogici ("facile-difficile","semplice-complesso", "noto-ignoto") e orientate agli ambiti del benessere, della prevenzione e delle attività ricreative. - Strutturate il setting didattico appropriato, rispetto agli obiettivi da raggiungere, in relazione ai suoi elementi costitutivi: età dell'allievo, spazi e attrezzature disponibili, tempo disponibile (aspetto educativo). - Relazionare con gli allievi, in base all'età e alla fase di sviluppo intellettivo, con una comunicazione adeguata, comprensibile ed efficace (aspetto educativo). - Utilizzare gli aspetti didattici della comunicazione, soprattutto nelle varie fasi di apprendimento motorio, in relazione all'efficace stimolazione del corretto uso di feedback interno ed esterno da parte dell'allievo (aspetto educativo).
Contenuti
Epistemologia della disciplina
Il termine: la ginnastica. L'educazione fisica. L'educazione
motoria. L'educazione corporea. L'educazione psicocinetica.
L'educazione psicomotoria. L'educazione sociomotoria.
L'Educazione Fisica come ambito di educazione attraverso il
movimento secondo due linee principali: educazione del corpo e del
movimento (sviluppo delle abilità cognitive, affettive, emotive,
relazionali e motorie); educazione al corpo e movimento (sviluppo
di sane abitudini di vita come competenza preventiva).
Le strategie pedagogiche.
Outdoor Education and Learning. Cooperative learning. Orientamento
motivazionale (didattica per competenze vs didattica per la
performance).
Classificazione delle attività motorie:
Attività motoria: motricità spontanea, motricità di
relazione, motricità educativa, motricità sportiva.
Classificazione del Movimento: movimento spontaneo/naturlae,
movimento volontario, movimento educativo, movimento
artificiale.
Tipologia del movimento: movimento discreto (aciclico),
movimento continuo (ciclico), movimento seriale (ciclico-aciclico
combinato).
Fattori della motricità.
Il sistema sensomotorio. Percezione (propriocezione ed
esterocezione) e movimento. Gli schemi posturali di base
(alfabetizzazione motoria). Gli schemi motori di base (matrici del
movimento). Le abilità motorie generali (la destrezza del
movimento). Le abilità motorie speciali (tecniche sportive). Il
feedback e la sua stimolazione nell'educazione motoria di
base.
Le capacità motorie coordinative. Le capacità
coordintive generali: apprendimento motorio (o apprendimento in
senso lato), adattamento motorio (o competenza applicativa),
controllo motorio (o abilità esecutiva). Lo sviluppo delle capacità
coordinative generali nell'età evolutiva: il periodo della
coordinazione grezza come elemento caratterizzante l'apprendimento
dai 6 ai 9-10 anni; il periodo della coordinazione fine come
elemento caratterizzante l'apprendimento dai 10 ai 14 anni. La
correlazione tra le abilità motorie generali e i percorsi didattici
(dal semplice al complesso, dal facile al difficile, dal noto
all'ignoto).
Le capacità coordinative speciali, in
particolre quelle discriminanti la qualità dell'evoluzione motoria
in età evolutiva: orientamento spazio-temporale, equilibrio,
differenziazione dinamica e cinestesica, ritmizzazione ciclica e
aciclica, combinazione motoria e reazione motoria. La correlazione
tra le capacità coordinative generali (determinanti) e le capacità
coordinative speciali (determinate).
La flessibilità in età evolutiva. Concetto, evoluzione,
stimolazione, allenamento. La pericolosità dello stretching in età
evolutiva. Aspetti di prevenzione rispetto ad una educazione
motoria inadeguata all'età e alla fase di sviluppo del
bambino.
La capacità di espressione della forza. Ontogenesi in età
evolutiva. Fasi sensibili e capacità condizionali in età evolutiva.
Le pratiche preventive per la stimolazione della forza nel bambino
e per il suo allenamento nell'adolescente.
Lo sviluppo psicomotorio in età evolutiva.
Ontogenesi delle abilità motorie generali o di base
(afferrare-lanciare, camminare-correre, arrampicare, saltare). La
fasi della combinazione motoria: seriale, parallela, dissociata.
L'integrazione dello sviluppo motorio e cognitivo. Lo sviluppo
affettivo-emotivo e la sua correlazione con lo sviluppo motorio e
con il gioco nelle due grandi fasi dell'egocentrismo e del
sociocentrismo. L'aspetto integrativo del carico motorio
(cognitivo, coordinativo, emotivo). Multilateralità e plasticità
del sistema nervoso. Polivalenza e competenza motoria di base.
Metaconoscenza e transfer.
Corpo e corporeità.
Lo sviluppo dello schema corporeo dal corpo vissuto al corpo
rappresentato. Aspetto percettivo e aspetto funzionale. La
dominanza e la lateralizzazione. Ontogenesi della lateralità
e i test di controllo (mano, piede, occhio). Incompleta
organizzazione dello schema corporeo, problemi coordinativi fino
alla dislessia/disgrafia. La percezione di sé. La funzione di
interiorizzazione corporea e motoria. Ontogenei della percezione di
sé (strutturazione percettiva, discriminazione percettiva, immagine
mentale). La coscienze corporea globale. Il controllo tonico. Il
controllo respiratorio. Il rilassamento. La discriminazione
percettiva sul corpo statico e dinamico.Gioco e attività
ludico-motorie e stimolazione delle funzioni propriocettiva ed
esterocettiva. Il concetto di corporeità.
Metodologia e didattica.
La situazione educativa (contesto di
apprendimento-insegnamento). L'educazione come supporto non
sostitutivo allo sviluppo singolare delle potenzialità soggettive
(concetto di diversità). La relazione educativa e gli stili di
insegnamento, l'organizzazione educativa e i metodi di insegnamento
e di presentazione del compito motorio. La comunicazione educativa
nel suo senso relazionale e didattico. La comunicazione verbale e
non verbale. Gli stili di ricezione delle informazioni. Il feedback
nella comunicazione attiva e inclusiva. Il rinforzo, la
stimolazione motivazionale, il sostegno affettivo, la
sanzione.
Il setting didattico. L'educatore. Il bambino. I
contenuti. Il tempo. Lo spazio. Le attrezzature e gli ausili.
Correlazione tra gli elementi del setting didattico, gli obiettivi
formativi, i metodi di insegnamento e gli stili relazionali.Il
setting didattico e l'organizzazione della seduta, lezione,
allenamento. Il setting didattico, la programmazione educativa, la
misurazione e valutazione.
I contenuti dell'Educazione attraverso il corpo e movimento.
Gli esercizi. Le esercitazioni. Le attività ludico motorie. Il
gioco.
Le abilità motorie.
Abilità motorie e capacità motorie. Le abilità generali
(destrezza) e speciali (sportive). Gi aspetti abientali nelle
Open skill e Closed skill. Gli aspetti di controllo nelle
abilità continue (closed loop), discrete (open loop) e seriali
(closed-open loop). La multilateralità
estensiva/orientata/intensiva. Il concetto di automatizzazione del
compito motorio e la riabilitazione dell'addestramento motivante.
Le fasi di apprendimento delle abilità. Il feedbck
intrinseco-estrinseco, la conoscenza del risultato e la conoscenza
della performance. Aspetti cognitivi dell'apprendimento delle
abilità: sapere (conoscenza), saper fare (abilità), saper applicare
(competenza)- saper adattare e trasformare (metaconoscenza).
Il gioco.
La classificazione del gioco secondo diverse e più recenti teorie
(Rubin, Caillois, Parlebas, Aucouturier). Gli universali ludici del
gioco (Parlebas). Il gioco di rassicurazione profonda
(Aucouturier). il gioco simbolico, il gioco asimmetrico, il gioco
paradossale, il gioco di alea, il gioco di ilinx (Caillois), il
gioco competivito, il gioco cooperativo. Il gioco a partecipazione
individuale e il gioco a partecipazione collettiva. Il percorso
trasversale dei giochi di squadra (dal gioco semplice non orientato
al gioco complesso orientato). Gli aspetti culturali e cognitivi
del gioco (tattici/strategici). La manipolazione educativa del
gioco. Il giocosport ovvero dallo sport giocato (Launder)
allo sport praticato.
L'esperienza di apprendimento.
La seduta educativa, la lezione, l'allenamento. La preparazione
dell'esperienza di apprendimento. La facilitazione dell'esperienza
di apprendimento. L'individualizzazione dell'apprendimento. Le
finalità, gli obiettivi generali e gli obiettivi di apprendimento.
I percorsi formativi dal facile al difficile (applicazione), dal
semplice al complesso (apprendimento) e dal noto all'ignoto
(creatività). La programmazione tassonomica e l'apprendimento
motorio propriamente detto. La programmazione modulare e
l'apprendimento per competenze. Differenze, vantaggi-svantaggi,
ambiti applicativi, correlazioni.
La prevenzione in età evolutiva
La postura: concetto, analisi posturale in età evolutiva, la
posturometria, strumenti e ausili. L'analisi generale. L'analisi
del piede. Correlazioni tra postura, apparto visivo e apparato
stomatognatico.
La prevenzione nell'avviamento giovanile allo sport. Sport e
salute. I rischi della specializzazione precoce. La prevenzione
fisica e la prevenzione psichica. La famiglia e lo sport
giovanile.
La prevenzione nell'allenamento dei preadolescenti e
adolescenti. La preparazione fisica a carico naturale.
L'insegnamento delle tecniche d'uso dei sovraccarichi artificiali
(liberi e in guida). Il dosaggio del carico-recupero. La
modulazione delle serie e ripetizioni. Lo stretching come metodica
da applicare dopo appropriato e lungo training.
Testi/Bibliografia
Testi base
- Schmidt R.A., Wrisberg C.A., Apprendimento motorio e prestazione", SSS Roma, 2000
- Aucouturier B., Il metodo Aucouturier. Fantasmi d'azione e pratica psicomotoria, Franco Angeli , Milano, 2005
- Cilia, G., et al, L'educazione Fisica, Piccin Nuova Libraria, 1996
- Tosi R., Scienze e motricità, Esculapio. Bologna 1995
Testi di approfondimento
- Farnè R., Sport e infanzia. Un'esperienza formativa tra gioco e impegno. Franco Angeli, Milano 2010.
- Milani L., A corpo libero. Sport, animazione e gioco. Mondadori Education s.p.a., Milano, 2010
- Farnè R., Sport e formazione, Guerini Scientifica, Milano, 2008
- Contini M., Manini M., La cura in educazione. Carocci Editore, Roma, 2007
- Manuzzi P., Pedagogia del gioco e dell'animazione, Guerini e Associati, Milano, 2002
- Arnold J.P., Educazione motoria, sport e curricolo, R. Farnè (a cura di), Guerini Studio Edzioni, 2002,
- Staccioli G., Il gioco e il giocare. Carocci, Roma, 2002
- Launder A., Play Practice. Teh game approach to teaching and
coaching sports. Human Kinetics, 2001
- Gamelli I., Pedagogia del corpo. Meltemi Edizioni, 2001
- Parlebas P, Giochi e Sport, Edizioni il Capitello, Torino, 1997
- Caillois R (1967), I giochi e gli uomini. La maschera e la vertigine, Bompani, Milano, 1995
- Gardner H., L'educazione delle intelligenze multiple, Edizioni Anabasi, Milano, 1995
Riviste consigliate
- Infanzia. Alberto Perdisa Editore, Bologna
- Scuola dello Sport, rivista di cultura sportiva. CONI Roma, Calzetti Mariucci Editori
Metodi didattici
Lezione frontale interattiva
Lezioni pratiche in laboratorio e produzione di un Dossier
personale sulle attività svolte.
Pratica presso scuole primarie a richiesta degli studenti.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Le verifiche si realizzeranno secondo i seguenti criteri:
- prova scritta di accesso all'orale (domande a risposte chiuse) su alcuni capitoli del terzo e quarto librio indicati tra i libri principali.
- prova orale su quanto esposto nelle lezioni frontali e nei laboraroi.
- analisi dei Dossier prodotti dagli studenti sulle attività pratiche svolte nei laboratori.
La valutazione finale sarà basata sulle votazione raggiunte
nella prova orale e nella produzione dei dossier personali.
Strumenti a supporto della didattica
Stumenti multimediali.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Andrea Ceciliani