Codice | 5927 |
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Anno accademico | 2022-2023 |
Tipologia di corso | Formazione permanente |
Area di interesse | Umanistica |
Sede didattica | Bologna |
Direttore | Mariarosaria Nardone |
Durata | 6 mesi |
Prevista selezione | No |
Scadenza bando |
30/01/2023 (Scaduto) |
- Struttura proponente
-
Dipartimento di Scienze dell'Educazione "Giovanni Maria Bertin" - EDU
- Presentazione
- Il corso intende formare figure professionali operanti nell’ambito educativo dello 0-6 (insegnanti- personale educativo – pedagogisti/e) in grado di inserire l’uso dei device digitali (tablet) all’interno della progettazione educativa dei servizi rivolti all’infanzia, nella prospettiva della Media Education, ovvero promuovendo conoscenze, competenze e riflessioni per un uso più consapevole, critico, creativo dei device digitali e delle sue applicazioni. Inoltre, la pandemia del Covid-19 ha radicalmente modificato, a livello globale, i sistemi educativi, anche dell’infanzia, progettando la partecipazione didattica-educativa attraverso e con il digitale (i cosiddetti LEAD). È necessario, dunque, cogliere questo cambiamento profondo come opportunità attraverso la quale ricostruire nuovi significati, nuove possibilità organizzative, nuove forme di partecipazione.
- Obiettivi
- Gli ambienti digitali, i media touchscreen, caratterizzano sempre più l’esperienza quotidiana dell’infanzia, in particolar modo nei contesti familiari. Per la loro intrinseca immediatezza e intuitività d’uso, hanno aumentato le possibilità di accesso dei bambini e delle bambine, anche al di sotto dei tre anni, alla possibilità di giocare con le app, guardare video, scattare foto, ascoltare musica, registrare messaggi, ecc. La pedagogia (e non solo) si interroga sulle opportunità e i rischi di una (sovra)esposizione agli strumenti tecnologici per più piccoli, evidenziando sfide, contraddizioni, timori, entusiasmi nelle questioni educative rilevanti quali, per esempio, la responsabilità e corresponsabilità, il benessere, l’uso equilibrato, il diritto all’alfabetizzazione. Pensarsi in contrapposizione, ovvero “nativi vs immigrati digitali” non contribuisce a costruire forme di alleanze e di costruzione di nuove governance, sia nelle famiglie che nei servizi educativi del territorio, semmai alimenta l’illusorio immaginario di un’infanzia contemporanea “omogenea” per esperienza, accessibilità e competenza rispetto agli ambienti digitali e interattivi, creando il “falso mito” di una competenza già acquisita e in cui gli adulti di riferimento non possono contribuire in modo incisivo. I servizi educativi dello 0-6, dunque, rivestono un ruolo centrale nella costruzione di una cultura al digitale per i bambini e le bambine, in quanto hanno l’opportunità di mediare e familiarizzare nella conoscenza degli usi complessi, divergenti e creativi degli strumenti tecnologi, favorendo la costruzione delle possibilità espressive e di partecipazione attiva dell’infanzia, anche in ottica di cittadinanza digitale e rappresentando anche una “bussola” di orientamento per le famiglie. In questo si pone in continuità alle ricerche e riflessioni avviate da diversi anni dal CEMET – Centro di Educazione, Media e Tecnologie del Dip. Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna.
- A chi si rivolge
- Insegnanti della scuola dell’infanzia in servizio e non; educatori, educatrici dei servizi per l’infanzia, coordinatori pedagogici, pedagogisti.
- Numero partecipanti
- Minimo: 15 - Massimo: 35
- Titoli d'accesso
- - Lauree che hanno consentito o consentono l'accesso all'insegnamento (Educatore dei servizi per l'infanzia, Scienze della Formazione primaria (LMCU), Lauree triennali conseguite ai sensi del DM 270/04 nelle seguenti classi: L-5 Filosofia; L-10 Lettere; L-11 Lingue e culture moderne; L-19 Scienze dell'educazione e della formazione; L-20 Scienze della comunicazione; L-24 Scienze e tecniche psicologiche; L-39 Servizio sociale; L-40 Sociologia o lauree di primo ciclo di ambito disciplinare equivalente, eventualmente conseguite ai sensi degli ordinamenti previgenti
(DM 509/99 e Vecchio Ordinamento).
- Laurea magistrale e magistrale a ciclo unico conseguita ai sensi del D.M. 270/04 nelle seguenti classi: LM-1 Antropologia culturale ed etnologia; LM-50 Programmazione e gestione dei servizi educativi; LM-51 Psicologia; LM-57 Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua; LM-78 Scienze filosofiche; LM-85 Scienze pedagogiche; LM-87, Servizio sociale e politiche sociali; LM-92 Teorie della comunicazione; o lauree di secondo ciclo o ciclo unico di ambito disciplinare equivalente, eventualmente conseguite ai sensi degli ordinamenti previgenti (D.M. 509/99 e Vecchio
Ordinamento).
- Piano didattico
- Modelli di mediazione didattica tra analogico e digitale - SSD M-PED/03 - Docente titolare: Mariarosaria Nardone
- Metodi e strumenti per un’alleanza educativa tra servizi e famiglie - SSD M-PED/03 - Docente titolare: Federica Zanetti
- Servizi innovativi, inclusivi e sperimentali per l’infanzia - SSD M-PED/03 - Docente titolare: Lucia Balduzzi
- La lettura e il digitale nella prima infanzia - SSD M-PED/02 - Docente titolare: Giorgia Grilli