ARES sviluppa un nuovo paradigma nel campo delle tecnologie marine. Un sistema complesso – la nave con tutti i suoi sottosistemi (controllo, misura, ecc.) – integrato con nuove tecnologie robotiche marine (un sistema cooperativo di droni sottomarini e di superficie), per estenderne flessibilità d’uso e missione, e renderla operativa in diversi ambiti: interventi di emergenza per disastri ambientali, supporto al sistema Difesa, installazione e manutenzione di strutture per l’estrazione di energia dal mare, piattaforme off-shore, ecc. La sfida tecnologica promuove la creazione di un innovativo ecosistema RD&I nel settore della cantieristica e della robotica marina, combinando la prospettiva strategica della grande impresa cantieristica (sviluppare sistemi navali dual-use integrati in una infrastruttura IoT) con quella armatoriale di medio termine (dotarsi di mezzi in grado di lavorare in sinergia con flotte di robot). L'ambizione è di sviluppare ricerca in ambito robotico alimentando, attraverso la creazione di start-up e spin-off, un substrato di PMI in grado di sviluppare veicoli robotizzati, strumentazione e sensoristica marina, sistemi ICT, analisi e gestione dati, controllo e supervisione remota. L'assenza di un consolidato tessuto produttivo nelle regioni meno sviluppate e/o in transizione, nel settore della robotica marina, della sensoristica e strumentazione e dei servizi ICT a terra, rendono necessario un processo graduale di trasferimento di know-how dalle regioni del Centro-Nord (enti di ricerca ed università) verso il mondo imprenditoriale. Per questo c’è in ARES una specifica area dedicata a porre le basi per la valorizzazione dei risultati RD&I e creare nel medio-lungo periodo spin-off e start-up innovative nel settore delle tecnologie Blue Growth, a partire dai risultati attesi: dotare una nave da ricerca e una nave multi-purpose delle attrezzature necessarie per operare con veicoli robotizzati autonomi subacquei e di superficie, e robot filoguidati e/o trainati; sviluppare veicoli autonomi marini a basso costo, tramite metodologie di rapid prototyping; realizzare un middleware prototipale per una rete “IoT” marina, un prototipo di modem acustico sottomarino italiano, un sistema di gestione dell'energia di bordo per Autonomous Marine Vehicles integrato con un sistema propulsivo basato su fuel cells e prototipi di laboratorio di sensori di bordo per il riconoscimento di ostacoli e il monitoraggio ambientale.
Referente scientifico dell'Università di Bologna
Alfredo Liverani
Dipartimento dell'Università di Bologna
Dipartimento di Ingegneria Industriale (DIN)
Coordinatore
Consiglio nazionale delle ricerche
Partnership
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Apphia S.r.l.
Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente (CURSA)
DIAMEC Technology S.r.l.
Geocart S.p.A.
MAR.TE. S.C.A R.L.
Next Geosolutions Europe S.p.A.
Seastema S.p.a.
Università degli Studi di Genova
Università degli Studi di Palermo
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
Università della Calabria
Contributo MIUR relativo all'intero Progetto: € 4.761.046,46
Durata del Progetto (in mesi): 42
Data inizio attività: 1/7/2019
Data fine attività: 31/12/2022
Questo progetto ha ricevuto un finanziamento nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Ricerca e Innovazione 2014 – 2020, gestito dal Ministero dell’Università e della Ricerca.
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- PON ricerca e innovazione Pubblicato