Abstract
Questo progetto indaga gli effetti causali che diversi tipi di istituzioni proprietarie hanno su tre questioni chiave della società, tra loro in larga parte interconnesse: la conservazione delle foreste e delle risorse naturali, le norme civiche e i valori morali di una società, e le norme di genere e l’emancipazione femminile. Analizziamo un caso unico di riforma del regime fondiario, attuata come esperimento controllato randomizzato (RCT) in centinaia di villaggi rurali in un paese dell’Africa subsahariana: il Benin. La riforma ha trasformato il possesso collettivo e informale della terra in un sistema di proprietà privata mediante la titolazione formale dei terreni; in tal modo, ha aumentato la protezione individuale dei diritti di proprietà fondiaria con l’esplicito obiettivo di accrescere l’accesso delle donne alla terra e limitare l’invasione e il degrado delle foreste protette da parte degli individui. L’implementazione della riforma come RCT consente di studiare gli effetti causali della formalizzazione dei diritti di proprietà su norme sociali, di genere e ambientali. Studieremo le seguenti domande: la riforma fondiaria ha portato a una maggiore uguaglianza di genere? Qual è stato l’effetto dell’introduzione di istituzioni di tipo mercantile sui valori e sulle norme civiche della popolazione? La privatizzazione dei beni comuni ha ridotto la motivazione intrinseca a contribuire ai beni pubblici della comunità? Il processo di mercificazione della “terra sacra del villaggio” ha eroso i vincoli morali contro lo sfruttamento delle risorse naturali a fini commerciali? Per rispondere a queste domande, quattordici anni dopo l’attuazione della riforma, sfrutteremo il disegno RCT e raccoglieremo due insiemi di dati. In primo luogo, realizzeremo un lavoro sul campo con esperimenti incentivati di tipo "lab-in-the-field" e sondaggi, per misurare le norme di genere, i valori civici e l’atteggiamento verso la conservazione ambientale degli abitanti dei villaggi. In secondo luogo, completeremo i dati a livello micro sull’attenzione ambientale individuale con un’analisi longitudinale dell’evoluzione dell’uso del suolo e della conservazione forestale, utilizzando immagini satellitari e firme spettrali stagionali che permettono di distinguere tra foreste, frutteti e altri tipi di coltivazioni. Infine, indagheremo anche come l’eredità delle istituzioni storiche influenzi i risultati della riforma. Oggi il Benin comprende il territorio che un tempo faceva parte del Regno del Dahomey (ca. 1724-1890), noto per istituzioni uniche in termini di uguaglianza di genere e persino per un esercito femminile. Raccoglieremo dati nei villaggi inclusi nell’RCT che si trovano all’interno o nei pressi dei confini storici del Dahomey e verificheremo se la riforma fondiaria, che mira esplicitamente a ridurre il divario di genere assegnando diritti fondiari alle donne, abbia aumentato l’emancipazione femminile in misura maggiore nei villaggi esposti per secoli a istituzioni improntate all’uguaglianza di genere. La nostra ipotesi è che la riforma sia stata particolarmente efficace nel promuovere l’emancipazione femminile nelle regioni che storicamente già presentavano un elevato grado di uguaglianza di genere.
Dettagli del progetto
Responsabile scientifico: Marco Fabbri
Strutture Unibo coinvolte:
Dipartimento di Scienze Economiche
Coordinatore:
ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna(Italy)
Contributo totale di progetto: Euro (EUR) 245.823,00
Contributo totale Unibo: Euro (EUR) 69.431,00
Durata del progetto in mesi: 24
Data di inizio
30/11/2023
Data di fine:
29/11/2025