Edu 4 Just

PRIN 2022 Rasia

Abstract

Il progetto Edu4Just intende esplorare e trasformare la realtà dell’avvocatura italiana, sovente trascurata nei pur numerosi interventi di riforma della giustizia civile, indagando cinque aree cruciali, fra loro strettamente interconnesse: la formazione e l’accesso alla professione forense; le questioni etiche e deontologiche dell’avvocato; il dialogo tra avvocato e giudice; il rapporto tra avvocato e cliente; il ruolo dell’avvocato dinanzi alla Suprema Corte. Il progetto si propone di individuare soluzioni concrete ed innovative, assumendo la professione forense, nelle sue molteplici declinazioni, ad elemento chiave per la promozione di una più efficace ed efficiente amministrazione della giustizia civile. Dunque, con una particolare attenzione al dato culturale e prediligendo un approccio interdisciplinare e una visione attenta alle dinamiche ed esigenze del mondo giuridico e sociale, Edu4Just intende delineare e diffondere un nuovo paradigma professionale, inaugurando una nuova stagione, di promozione e rilancio, dell’avvocatura italiana. Segnatamente, l’Unità di ricerca di Bologna è impegnata nell’indagine delle modalità di selezione e formazione degli aspiranti avvocati, con lo scopo di delineare, alla luce dei risultati teorici raggiunti e dei dati empirici collezionati, una proposta di riforma dell’accesso alla professione forense da porre all’attenzione delle Amministrazioni governative centrali in vista di una sua possibile adozione. La ricerca muove dall’idea che vi sia un tanto indissolubile, quanto trascurato, legame tra crisi dell’avvocatura e crisi della giustizia civile e che la solo la diagnosi delle interconnessioni tra l’una e l’altra possa aprire la strada verso una più seria predisposizione di proposte concrete, volte a riformare radicalmente l’avvocatura italiana, facendone strumento efficace di rinascita del sistema di giustizia civile. Come noto, la giustizia civile italiana versa da decenni in uno stato di cronica inefficienza. Lo dimostrano i dati statistici interni (i.e. del Ministero della Giustizia, o del Procuratore Generale della Cassazione, resi pubblici in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025), ma anche le impietose classifiche dei sistemi di giustizia effettuate da organismi sovranazionali (si pensi ai rapporti della European Commission for the efficiency of justice, CEPEJ, e del Consiglio d’Europa, alle inchieste del World Justice Project, ovvero al rapporto Doing Business della World Bank). Parimenti, l’avvocatura attraversa un momento di crisi profonda. Da un lato, il numero degli avvocati si rivela altissimo rispetto alla domanda (secondo i dati raccolti dalla Cassa Forense si contano circa 16.000 avvocati con reddito pari a 0 e circa 60.000 avvocati con un reddito inferiore ai € 10.300); dall’altro, le condizioni di accesso alla professione, ritenute anacronistiche, e molto spesso non meritocratiche, si rivelano inidonee a valutare la preparazione degli aspiranti avvocati. Ciononostante, tra vecchie normative, riforme invecchiate senza mai entrare in vigore, modalità emergenziali e, da ultimo, modalità “sperimentali”, una puntuale e sistematica riforma delle modalità di accesso alla professione forense tarda ancora ad arrivare. Per molto tempo non si è ritenuto fondamentale intervenire sulla fase iniziale del tirocinio del neolaureato in giurisprudenza; mentre in tempi più recenti, esigenze di aumento numerico degli avvocati (oggi circa 240.000) e la constatazione della loro crescente impreparazione, che ha portato talvolta a ritenere essi stessi la causa della lentezza dei processi, hanno condotto il legislatore, con la Legge professionale n. 247/2012, a riformare la disciplina di accesso alla professione e, dunque, a modificare il percorso del praticante avvocato. Due le direttive perseguite: in primo luogo, agire sul tirocinio; in secondo luogo, interve

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Carlo Rasia

Strutture Unibo coinvolte:
Dipartimento di Scienze Giuridiche

Coordinatore:
Università  degli Studi di BRESCIA(Italy)

Contributo totale Unibo: Euro (EUR) 31.785,00
Durata del progetto in mesi: 24
Data di inizio 28/09/2023
Data di fine: 28/02/2026

Loghi degli enti finanziatori