STRUVITE

Trattamento dei digestati per ridurre le emissioni e recuperare un fertilizzante, la Struvite

Abstract

La proposta mira a diminuire il contenuto di azoto (N) e fosforo (P) nei digestati (biomassa in uscita dai digestori anaerobici), sia agricoli derivanti da biomasse agricole e agroindustriali, sia municipali derivanti dalla digestione anaerobica di frazioni organiche urbane, al fine di recuperare elementi fertilizzanti e ridurre le emissioni in atmosfera di ammoniaca, metano e protossido di azoto, sia nella fase di stoccaggio che durante l'utilizzo agronomico. L'azoto e il fosforo recuperati dai digestati produrranno un fertilizzante di recupero rinnovabile e a lento rilascio (Struvite) che potrà sostituire i fertilizzanti minerali e di sintesi, come promosso dal nuovo Regolamento Europeo sui Fertilizzanti 2019/1009. Si prevede di installare un prototipo a valle di un digestore anaerobico e di trattare la frazione liquida, ottenuta a valle dell’impianto, tramite processi di separazione meccanica solitamente già utilizzati negli impianti di digestione anaerobica a umido. L’innovazione del processo sarà volta a valorizzare diversi tipi di reflui, recuperandone i nutrienti, per ottenere fertilizzanti sostenibili in alternativa ai tradizionali in un’ottica di Economia Circolare.

Obiettivi e risultati attesi

L’obiettivo del progetto è quello di produrre il fertilizzante Struvite (che in accordo col nuovo Regolamento Europeo 2019/1009 sui fertilizzanti può competere su tutto il mercato europeo coi fertilizzanti minerali e di sintesi ed evitare le emissioni di GHG derivanti dalla loro produzione) attraverso il recupero di azoto e fosforo nei digestati agrozootecnici e da Forsu e al fine di ridurre le emissioni in atmosfera di ammoniaca, metano e protossido d’azoto sia dalla fase di stoccaggio che di spandimento. Per fare ciò bisogna mettere a punto un sistema prototipale a scala aziendale costituito da: filtri zeolitici per ridurre la concentrazione d’ammoniaca del digestato, avvicinandolo ad un rapporto stechiometrico N:P ottimale per la precipitazione/cristallizzazione della Struvite microfiltro per ridurre la presenza di sostanza organica sospesa che ostacolerebbe la precipitazione della Struvite compositi biochar-Mg come additivi di magnesio a lento rilascio e catalizzatori della Struvite filtropressa per disidratare e compattare il precipitato struvitico prodotto dal prototipo e le zeoliti esauste Col GOI STRUVITE realizzato nell'ambito del PSR 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna è stato sperimentato dal CRPA un processo di produzione della Struvite da digestato zootecnico. Il presente progetto offre l’opportunità di proseguire nella implementazione e messa a punto del processo e sua dimostrazione in ambito aziendale, passando da un TRL 5 ad un TRL 7.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Andrea Contin

Strutture Unibo coinvolte:
CIRI FRAME (FONTI RINNOVABILI, AMBIENTE, MARE ED ENERGIA)

Coordinatore:
Centro Ricerche Produzioni Animali - C.R.P.A. S.p.A..(Italy)

Partner:
Laboratorio Terra&AcquaTech - Università degli Studi di Ferrara (Italy)
Clust-Er Energia E Sviluppo Sostenibile (Italy)
ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna (Italy)

Costo totale di progetto: Euro (EUR) 625.931,40
Contributo totale di progetto: Euro (EUR) 456.499,22
Costo totale Unibo: Euro (EUR) 184.000,00
Contributo totale Unibo: Euro (EUR) 128.800,00
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio 07/02/2024
Data di fine: 06/08/2026

Il progetto è realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna

Loghi degli enti finanziatori