Abstract
INTECH4WATER si colloca nell’ambito tematico della Circular Economy, in ottica di valorizzazione, riuso e riciclo di acque reflue derivanti da processi di depurazione municipali e da processi industriali. Il progetto integra in un unico sistema tecnologie innovative sicure e sostenibili. Le tecnologie previste hanno lo scopo di permettere un abbattimento pressoché totale dei più frequenti contaminanti delle acque reflue (nutrienti, (micro)inquinanti emergenti, microplastiche, batteri patogeni) e sono le seguenti: filtri ceramici/fotocatalitici/adsorbenti, advanced oxidation processes, UV, Ozono, microalghe. Il progetto prevede una prima e intensa fase in scala di laboratorio durante la quale verrà messa a punto la migliore integrazione delle tecnologie da trasferire, in una seconda fase, su scala prototipale. Tutti gli step sperimentali saranno guidati da analisi statistica avanzata e saranno corredati da analisi chimico-biologiche-microbiologiche. I risultati finali che si prevedono consistono in: valorizzazione delle acque depurate anche per scopo irriguo, materia prima seconda da impiegare come fertilizzante o come feed, biomasse microalgali per il settore energetico. L’intero progetto avrà una durata di 30 mesi.
Obiettivi e risultati attesi
L’obiettivo di INTECH4WATER è sviluppare un nuovo sistema di tecnologie integrate per depurazione, valorizzazione e riciclo di acque provenienti dall’intero ciclo di gestione dei depuratori municipali. Lo scopo è quello di rendere più efficiente l’intero processo depurativo, di garantire una migliore qualità delle acque rilasciate in corpi idrici naturali, con conseguente maggiore tutela della salubrità dell’ambiente e con un’evidente ricaduta positiva sulla salute umana. Il risultato complessivo sarà quello di: 1) aver realizzato tecnologie sviluppate secondo una prospettiva "sicura e sostenibile”, a basso impatto ambientale, per tutto il ciclo di vita del processo depurativo; 2) ottenere una maggiore depurazione delle acque reflue, abbattendo non solo gli inquinanti tradizionali, ma anche di alcune classi di inquinanti emergenti e MPs che inevitabilmente verrebbero rilasciati nei corpi idrici; 3) valorizzare gli stream intermedi mediante l’impiego di microalghe in grado assorbire l’N e il P per la produzione di biomassa sfruttabile come materia prima seconda per l’agricoltura biologica; 4) dimostrare l'idoneità e l'efficacia dell’intero sistema in termini di costi della progettazione, costruzione, convalida del prototipo, anche nella prospettiva di realizzare un eventuale impianto pilota; 5) valutare i vantaggi competitivi a medio e lungo termine, evidenziando l’impatto del sistema progettato sullo scenario tecnologico delle filiere interessate ai risultati.Dettagli del progetto
Responsabile scientifico: Elisabetta Carfagna
Strutture Unibo coinvolte:
CIRI FRAME (FONTI RINNOVABILI, AMBIENTE, MARE ED ENERGIA)
Coordinatore:
Laboratorio Terra&AcquaTech - Università degli Studi di Ferrara(Italy)
Partner:
Enea-Ente Per Le Nuove Tecnologie L'Energia E L'Ambiente
(Italy)
Proambiente s.c.a r.l.
(Italy)
ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna
(Italy)
CNR - Istituto di scienza e tecnologia dei materiali ceramici
(Italy)
Costo totale di progetto: Euro (EUR) 701.428,57
Contributo totale di progetto: Euro (EUR) 500.000,00
Costo totale Unibo: Euro (EUR) 115.379,50
Contributo totale Unibo: Euro (EUR) 80.765,65
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio
06/02/2024
Data di fine:
05/08/2026
Il progetto è realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna