Abstract
I sottoprodotti dall'industria ortofrutticola rappresentano in Emilia-Romagna migliaia di tonnellate annue. I sottoprodotti della frutta oggi vanno prevalentemente a rifiuto, biodigestione e alle distillerie. Nel progetto saranno messi a punto metodi di bioraffineria a cascata per l’estrazione sequenziale di tutti i componenti degli scarti (lipidi, proteine, fibra) in modo da ridurne il volume e massimizzare il valore, in un’ottica di sostenibilità ed economia circolare. Gli scarti della frutta saranno pretrattati con metodi fisici innovativi e/o biotecnologici, per migliorare le rese di estrazione e consentire estrazioni di tipo ‘mild’ (assistite da enzimi), focalizzate al miglioramento della qualità dei prodotti e alla riduzione di composti tossici. Gli oli saranno valutati come materia prima alternativa per l’industria oleochimica. La biomassa residua verrà frazionata in proteine/peptidi, fibre solubili ed emicellulosa, per la produzione di ingredienti alimentari/nutraceutici e cosmetici. Le biomasse ricche di zuccheri verranno fermentate per la produzione di alimenti con profili aromatici caratteristici. Per una realizzazione concreta dello schema di economia circolare verranno raccolti dati reali sulla quantità di sottoprodotti e loro geolocalizzazione.
Obiettivi e risultati attesi
FRUREFINERY si propone l'obiettivo generale e ambizioso di ricavare il massimo valore dagli scarti dall’industria di trasformazione frutticola. Il primo macro-obiettivo sarà la realizzazione di un data-base che organizzi le informazioni sulle tipologie di sottoprodotti della frutta in Regione (mappatura). Il risultato sarà un database pubblico che organizza informazioni dettagliate su quantitativi, geolocalizzazione, tipologia e composizione chimica degli scarti, che costituirà il punto di partenza per le scelte legate agli obiettivi tecnologici. Il secondo obiettivo, di tipo tecnologico, sarà definire e combinare procedure di stabilizzazione, pretrattamenti innovativi e protocolli di bioraffineria a cascata ottimizzati per ciascuna categoria di sottoprodotto frutticolo. Il risultato atteso sarà la definizione delle migliori condizioni operative per ottenere da ciascun sottoprodott, ingredienti ad alto valore aggiunto con rese massimizzate e elevati standard di qualità e sicurezza. Infine l’obiettivo produttivo finale sarà trasferire su impianto pilota i protocolli di bioraffineria a cascata più promettenti, per arrivare al risultato finale di produrre da ciascuna frazione identificata (lipidi, proteine, fibra), almeno un prototipo di prodotto per i test industriali di applicabilità Obiettivi più specifici e relativi risultati attesi sono declinati nella descrizione dei WP.Dettagli del progetto
Responsabile scientifico: Pietro Rocculi
Strutture Unibo coinvolte:
Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale sull'Agroalimentare
Coordinatore:
Centro Interdipartimentale Per La Sicurezza, Tecnologie E Innovazione Agroalimentare - Siteia.Parma(Italy)
Partner:
Stazione Sperimentale Per L'Industria Delle Conserve Alimentari In Parma
(Italy)
RI.NOVA Soc. Coop.
(Italy)
ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna
(Italy)
Laboratorio Terra&AcquaTech - Università degli Studi di Ferrara
(Italy)
Costo totale di progetto: Euro (EUR) 691.322,83
Contributo totale di progetto: Euro (EUR) 499.644,62
Costo totale Unibo: Euro (EUR) 137.950,00
Contributo totale Unibo: Euro (EUR) 97.255,00
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio
06/02/2024
Data di fine:
05/08/2026
Il progetto è realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna