RESISTI

Nuovi sistemi di diagnosi veloce e tecniche a basso impatto ecotossicologico per contenere fenomeni di resistenza ai patogeni, fitofagi e alle malerbe

Abstract

Obiettivi e Finalità  La moderna difesa fitosanitaria sta incontrando crescenti criticità a causa dei cambiamenti climatici che agiscono alterando la fisiologia e la fenologia delle colture e delle loro avversità che portano all’ estensione del periodo di suscettibilità di alcune malattie, o all’ aumento del numero di generazioni o all’ espansione su nuovi territori. La più diretta conseguenza è l’incremento del numero di interventi fitosanitari per i quali è però sempre più limitata la disponibilità di molecole con differenti meccanismi d’azione. Ne consegue, e in tanti casi è già una realtà, la riduzione o addirittura l’annullamento dell’efficacia di alcune sostanze a seguito dell’insorgenza e diffusione di forme di resistenza che talvolta assumono carattere epidemico. Per far fronte a questo problema in genere si tende ad effettuare un maggior numero di interventi fitoiatrici, spesso anche con arbitrari incrementi delle dosi di applicazione. La diretta e negativa conseguenza è un aggravamento della situazione fitosanitaria e un significativo incremento dei livelli di inquinamento delle acque e del suolo, oltre ad una maggiore esposizione di operatori e astanti. Al fine di prevenire e/o limitare l’evoluzione della resistenza e quindi evitare interventi chimici inefficaci e reiterati che determinano aumento dei costi e inquinamento delle acque e del suolo, è necessario disporre di strumenti diagnostici innovativi, rapidi, efficaci e validati. Occorre inoltre ridurre la pressione della difesa tradizionale di tipo chimico implementando e integrando strategie alternative di difesa fitosanitaria più sostenibili e meno impattanti sulle acque e sul suolo. A tal fine due ulteriori obiettivi sono perseguiti dal piano: validazione della tecnica della confusione sessuale contro la psilla del pero e la manipolazione della biodiversità vegetale del cotico erboso dei vigneti che permette di ridurre la quantità di inoculo dei patogeni riducendo di conseguenza l’uso di prodotti fitosanitari. Risultati attesi Strumenti utili a diagnosticare precocemente e in campo la presenza di forme resistenti fra organismi fungini, artropodi e malerbe ricorrendo a LAMP e ddPCR. Validazione di tecniche innovative per il contenimento di alcune fra le principali avversità della vite e del pero riducendo i rischi di selezione di popolazioni resistenti e di inquinamento delle acque.  

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Marina Collina

Strutture Unibo coinvolte:
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari

Coordinatore:
RI.NOVA Soc. Coop.(Italy)

Partner:
ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna (Italy)

Contributo totale di progetto: Euro (EUR) 357.322,50
Durata del progetto in mesi: 30

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