Abstract
Nella filiera frutticola è piuttosto diffuso l’utilizzo di materiali polimerici per diverse applicazioni, sia in campo, come i film di protezione delle colture come le pacciamature, le coperture anticracking, le reti anti-grandine, antiuccelli/ insetti, di ombreggiatura, le manichette e i sistemi di irrigazione, sia per il confezionamento dei prodotti. Numerosi sono i vantaggi legati all’utilizzo della plastica: determinazione di condizioni microclimatiche favorevoli, effetto barriera per insetti e vegetazione estranea, efficienza termica e proprietà ottiche, migliore utilizzo di nutrienti pesticidi e allungamento della shelf-life dei prodotti fino al consumo. Il problema generato dall’utilizzo di questi materiali si presenta a fine vita in quanto, se non smaltiti correttamente, producono impatti ambientali negativi che coinvolgono l’intero ecosistema. Il progetto STEP, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), si pone due principali macro-obiettivi: - indagare, confrontare e misurare soluzioni alternative all’attuale utilizzo e gestione dei materiali polimerici nella filiera frutticola, in un’ottica di economia circolare, per migliorarne la sostenibilità ambientale, economica e sociale, senza compromettere la competitività e la qualità delle coltivazioni, sia convenzionali che biologiche, del territorio emiliano romagnolo; - raccogliere e fornire informazioni quali-quantitative su impatti, benefici e limitazioni derivanti dall’implementazione di strategie agricole innovative e sostenibili, che potranno essere utili per delineare un primo posizionamento della Regione Emilia-Romagna all’interno del nuovo Green Deal europeo e della strategia Farm to Fork prevista dalla PAC Ortofrutta. Il CIRI FRAME (Fonti Rinnovabili, Ambiente, Mare ed Energia) dell’Università di Bologna è partner del progetto, di durata pari a 2 anni, e si occuperà di categorizzare tutte le soluzioni esistenti all’applicazione della plastica in campo nella filiera ortofrutticola e le sue alternative, applicando un approccio quantitativo, che considera l’intero ciclo di vita dei materiali, volto alla determinazione delle opportunità fattibili da un punto di vista tecnico-economico e sostenibili dal punto di vista del loro impatto ambientale.
Dettagli del progetto
Responsabile scientifico: Augusto Bianchini
Strutture Unibo coinvolte:
CIRI FRAME (FONTI RINNOVABILI, AMBIENTE, MARE ED ENERGIA)
Coordinatore:
Apofruit Italia Soc. Coop. Agricola(Italy)
Partner:
ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna
(Italy)
Contributo totale di progetto: Euro (EUR) 223.247,25
Durata del progetto in mesi: 24