Sviluppo di strumenti e metodologie

Alte competenze Abbiati 2019

Abstract

L’analisi del ciclo di vita delle piattaforme offshore in un’ottica di economia circolare è una delle grandi problematiche che il mondo dell’offshore pone a livello mondiale in relazione allo sfruttamento ed all’esaurimento dei giacimenti. In un contesto di blue growth e in relazione alle priorità definite a livello europeo la risposta va cercata in alternative sicure, resilienti, e sostenibili. Diverse sono le soluzioni innovative proposte che fanno riferimento al rinnovamento o conversione a usi multipli delle strutture esistenti (produzione di energia rinnovabile, maricoltura, monitoraggio, gestione ambientale, stazioni ricerca, ecc.). L’Unione Europea sostiene questo tipo di transizione attraverso politiche e investimenti nella “blue growth”, che coniugano la crescita economica con il mantenimento di ecosistemi marini sani e funzionali, garantendo i servizi fondamentali per l’uomo, assicurando un uso più efficiente delle risorse naturali e facilitando il rinnovamento e la crescita sociale. Un passaggio essenziale in questa politica è la valutazione della qualità ambientale nelle aree interessate dall’offshore che può essere perseguita con la messa a sistema dell’immensa mole di dati ambientali raccolti nei decenni di attività di indagine disponibili nelle banche dati delle compagnie dell’offshore. Per il mare Adriatico questi dati sono prevalentemente in possesso di ENI, ad oggi non sono valorizzati, e costituiscono una potenziale immensa fonte di informazioni che permetterebbe di costruire un quadro della qualità ambientale di questo mare oggetto di un intenso sfruttamento antropico che spazia dal turismo al diporto, dall’offshore alla portualità, dalla pesca alla maricoltura. In questo contesto la definizione di una condizione di riferimento è indispensabile per definire la qualità ambientale e la migliore pianificazione dello sviluppo economico sostenibile dell’area. Questo progetto di dottorato rientra nella priorità strategica C della Strategia Regionale di Innovazione, che punta ad orientare i percorsi innovativi verso la promozione dello sviluppo sostenibile (“green and blue economy”) sviluppando strumenti per l’analisi delle grandi banche di dati ambientali e le metodologie per la valutazione della qualità ambientale e per l’individuazione di prospettive ecosostenibili nell’ambito delle attività dell’industria dell’offshore e nelle scelta delle opzioni di gestione alla fine del ciclo di vita produttiva degli impianti. L’attività si inserisce nell’ambito del ruolo guida che l’Università di Bologna, in collaborazione con la Regione e nell’ambito della Rete ad Alta Tecnologia, ha svolto in questi anni nella valorizzazione delle risorse economiche, naturali e culturali negli ambienti marini e costieri.​

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Marco Abbiati

Strutture Unibo coinvolte:
Dipartimento di Beni Culturali

Coordinatore:
ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna(Italy)

Contributo totale di progetto: Euro (EUR) 86.743,44
Durata del progetto in mesi: 36

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