Il governo dei dati sanitari e l'uso dell'intelligenza artificiale per migliorare i processi di cura e le politiche di prevenzione

Alte competenze Palmirani 2019

Abstract

La commissione europea nel piano d’azione “Sanità elettronica” 2012-2020, ha sottolineato che i sistemi sanitari dell’UE sono esposti a forti pressioni di bilancio e devono al contempo fare fronte a sfide come l’invecchiamento demografico, maggiori aspettative dei cittadini e la mobilità dei pazienti e degli operatori sanitari. La diffusione di uno spirito innovativo nella sanità elettronica in Europa è la chiave per garantire una migliore salute e un’assistenza sanitaria più valida e più sicura ai cittadini dell’UE, più trasparenza e una maggiore responsabilità̀, una forza lavoro più competente, sistemi sanitari e di assistenza più efficienti e sostenibili, amministrazioni pubbliche migliori e più attente alle esigenze dei cittadini, nuove opportunità̀commerciali e un’economia europea più competitiva che possa trarre vantaggio dal commercio internazionale nell’ambito della sanità elettronica. Tutto questo permette di raggiungere in modo ottimale anche gli obiettivi posti dall’Agenda digitale europea, dal piano europeo di e-government e dai relativi atti nazionali, quali la Strategia per la crescita digitale e il Piano triennale per l’informatica nella Pubblica amministrazione, volti alla realizzazione di un’amministrazione digitale, efficiente ed efficace, e attenti in modo particolare all’ambito sanitario come uno dei settori strategici su cui far leva. D’altra parte la digitalizzazione dei flussi informativi, la raccolta di big data, la loro analisi anche mediante intelligenze artificiali e il loro sfruttamento per migliorare i processi di cura e le politiche di prevenzione, pongono serie questioni, ancora inesplorate, quali: (1) l’opacità degli algoritmi e la explainable AI (Artifical Intelligence); (2) l’impatto rispetto ai diritti fondamentali della persona, il diritto alla salute, il diritto all’autodeterminazione informativa oltre alla protezione dei dati personali (per esempio il diritto a non essere sottoposto ad una decisione basata su un trattamento automatizzato stabilito dall’art. 22 del regolamento UE n. 679/2016, noto come GDPR) e della identità personale, in generale la dignità della persona e i nuovi principi della c.d. Digital Ethics (cfr. EDPS, opinion 4/2015, Towards a New Digital Ethics: Data, Dignity and Technology; EDPS, Summary of outcomes on Public consultation on Digital Ethics, 25 settembre 2018; Atti della International Conference of Data Protection and Privacy Commissioners on “Debating Ethics: Dignity and Respect in Data Driven Life, 22-26 ottobre 2018; documenti sugli aspetti etici emanati dall’High-Level Expert Group sull’Intelligenza Artificiale della Commissione Europea - AI HLEG, come il report Draft Ethics guidelines for trustworthy AI, 18 dicembre 2018); (3) la relazione di questi fenomeni, contestualizzati nello scenario di riferimento, con le dinamiche giuridicoeconomiche (ivi comprese quelle fiscali, di diritto della concorrenza e antitrust) tipiche della data society quale leva di sviluppo e di crescita, come emerge dalle strategie politico-economiche dei maggiori stakeholder internazionali (cfr. per esempio: OECD, Big data: bringing competition policy to the digital hera, 2016; OECD, Big Data for Growth and Well-Being, 2015; European Commission, Digital Single Market Priority, in https://ec.europa.eu/commission/priorities_en). Tali questioni presentano evidenti implicazioni interdisciplinari di tipo ingegneristico, filosofico, giuridico, economico ed etico, oltre ad essere connotate da una spiccata dimensione internazionale. L’obiettivo del progetto di formazione alla ricerca è, dunque, quello di permettere ai beneficiari l'acquisizione delle competenze interdisciplinari necessarie per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione nell’ambito descritto, nonché per il sistema socio-economico regionale e condizione per un qual

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Monica Palmirani

Strutture Unibo coinvolte:
Dipartimento di Scienze Giuridiche

Coordinatore:
ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna(Italy)

Contributo totale di progetto: Euro (EUR) 86.743,44
Durata del progetto in mesi: 36

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