31318 - LINGUA E LINGUISTICA PERSIANA 3

Anno Accademico 2016/2017

  • Docente: Maurizio Silvio Pistoso
  • Crediti formativi: 9
  • SSD: L-OR/15
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente possiede una conoscenza approfondita delle strutture morfo-sintattiche della lingua. Se nel frattempo avrà usufruito della prevista borsa di studio estiva in Iran, sarà anche in grado di soddisfare efficacemente alle proprie esigenze comunicative in diversi ambiti di vita quotidiana. Al livello delle abilità scritte sarà in grado di affrontare autonomamente, con l’ausilio di dizionari adeguati, la lettura di testi letterari e giornalistici e di produrre da solo testi scritti su temi dati (relazioni, presentazione, lettere personali di vario contenuto ecc.).

Contenuti

Tematica complessiva

La cultura letteraria in Persia in epoca post-classica (secoli XVI-XVIII): aree geografiche, periodizzazione storica, "stili letterari", differenziazioni linguistiche.

Contenuti specifici

L'insegnamento si propone di proseguire cronologicamente quanto si suppone acquisito nel primo anno di studio e di approfondire così qualche aspetto della cultura letteraria che si definisce "posteriore al classicismo", e si caratterizza per elementi spesso sbrigativamente definiti "manieristici", o "barocchi". Oltre a ciò si potrà discutere della presenza di realtà e culture "diverse" dal persiano, e che si esprimono in lingue iraniche "minori"; inoltre del ruolo avuto da lingue di ceppo turco, e, infine della presenza sul territorio della componente rappresentata dai georgiani: elementi significativi nella storia della cultura persiana nel suo complesso. 

Testi/Bibliografia

Si segnalano alcuni materiali di consultazione e riferimento generale, di cui consultare alcuni capitoli specifici.

Lingua:  A. PIEMONTESE, Grammatica Persiana in nuce, Roma-Pisa,  2004; 

Vocabolario:  A. COLETTI, H. COLETTI GRUNBAUM, Dizionario Persiano-Italiano, Roma,Centro Culturale Italo-Iraniano, 1978. Ne esiste una ristampa, apparsa in Italia nel 2006, e successiva ristampe edite in Iran. 
M. PISTOSO, M. C. PUDIOLI (a cura di), Dizionario Persiano-Italiano, Roma-Bologna, 2013: limitato a un primo volume di 731 pagine, comprendente le lettere alef-dal, è disponibile anche in CD-ROM.

Letteratura:
G. SCARCIA, Letteratura Persiana, in Storia delle Letterature d'Oriente, diretta da Oscar Botto, Milano, Vallardi, 1969, Vol. II, di cui si vedano in particolare le pp. 247-257 e 349-450. Dello stesso autore, e nello stesso volume, si possono vedere le Letterature Turche, in sostanza una panoramica sulla produzione letteraria che ha come veicolo una lingua genericamente chiamata "turco", presto differenziatasi in diverse realtà linguistiche, alcune delle quali interne (o contigue) al mondo persiano.

A.M. PIEMONTESE, Storia della letteratura Persiana, Milano Fratelli Fabbri Editori, 1970, di cui si deve tenere presente il volume II°.

Ehsan YARSHATER, Safavid Literature. Progress or decline?, in "Iranian Studeies", 7, issue 1-2, 1974, pp. 217-270. Saggio ormai classico che affronta la questione del significato estetico della letteratura persiana post-classica.

Un recente e specifico studio incentrato sul mondo dell'"Iran esterno" è il volume Iranian Languages and Literatures of Central Asia from the eighteenth century to the present, a cura di M. DE CHIARA e E. GRASSI, Paris, Association pour l'avancement des Etudes Iraniennes, 2015. 


Durante la lettura di qualche testo in lingua originale - si tratterà di opere in prosa appartenenti all'epoca "post-classica" - cercheremo di illustrare e approfondire - per quanto sarà possibile - gli aspetti grammaticali e sintattici occasionati dai materiali oggetto di studio.

Segnalo, a titolo puramente indicativo, qualche testo utile allo scopo: MIr 'Ali Shir Nava'i, Muhakamat al-lughatayn ("La tenzone delle due lingue"), testo e traduzione inglese a cura di R. DEVEREUX, Leiden, Brill, 1965; Zeyn al-Din Mahmud Vasifi, Badaye al-vaqaye ("Le vicende straordinarie"), edizione a cura di A.N. BOLDYREV, Teheran, Bongah-e terjome va nashr-e Ketab, 1966, in due volumi.

Metodi didattici

 
Lezioni frontali di tipo tradizionale a cura dell'insegnante e di collaboratori di madre lingua. Si prevede, nell'ambito delle attività di seminario, l'organizzazione di incontri la cui tematica si ricolleghi più o meno specificamente a quanto ci si propone di trattare nel corso, cercando di approfondirne qualche singolo aspetto. Di tutto questa sarà data opportuna e tempestiva comunicazione con indicazione di tematica,data, sede e orario  dell'incontro (o degli incontri). Per quanto legato alla programmazione dei seminari si suggerisce di fare riferimento, oltre che allo scrivente, ai tutor dei corsi di studio di riferimento (la Dr. Lopatriello e il Dott. D'Onofrio, quest'ultimo per gli studenti del corso di studio magistrale)) che hanno tra gli altri il compito di indirizzare e consigliare gli studenti in questo settore. 

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento


Consiste semplicemente in un colloquio nel corso del quale lo studente viene invitato a esporre quanto appreso della tematica del corso proposto. La stesura di un breve elaborato - su argomento da concordarsi con il docente - che cerchi di approfondire qualche aspetto del corso medesimo è esercizio meritorio ma non normativamente necessario

Strumenti a supporto della didattica


Si prevede quando necessario l'utilizzo di strumentazione informatica (video) e di supporto iconografico tradizionale (principalmente fotografie e diapositive).

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Maurizio Silvio Pistoso