99019 - STORIA DELLE TEOLOGIE BIBLICHE E DEL NUOVO TESTAMENTO (1) (LM)

Anno Accademico 2023/2024

  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Religioni Storie Culture (cod. 5890)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente/la studentessa è in grado di ricercare ed esaminare criticamente materiali, fonti bibliografiche e documentarie sulla storia delle teologie bibliche e del nuovo testamento, al fine di organizzare il materiale e condurre indagini. Sa comunicare in forma scritta e orale le conoscenze acquisite nell'ambito della storia delle teologie bibliche e del Nuovo Testamento, utilizzando registri di comunicazione adeguati ai diversi contesti di riferimento tenendo conto dei destinatari cui si rivolge. È in grado di dare forma, anche progettuale, ai risultati delle proprie ricerche di teologia fondamentale, documentando in modo accurato e completo le informazioni su cui basa le proprie conclusioni e dando conto delle metodologie e degli strumenti di indagine utilizzati. Sa applicare gli strumenti di comunicazione e utilizzo di dati anche digitali in campo redazionale ed editoriale sui temi affrontati.

Contenuti

Scegliendo alcune tra le molteplici possibilità di declinare una tematica così vasta come la storia delle teologie bibliche e del Nuovo Testamento, il corso si concentrerà su due filoni.

I. Origini e sviluppo della teologia del logos. La presenza di una teologia del logos divino preesistente, all’interno del Nuovo Testamento, è legata principalmente al vangelo secondo Giovanni. Il percorso storico che porta alla formulazione giovannea di questa peculiare teologia affonda le sue radici nella Bibbia ebraica e nell’AT. Ecco le tappe principali di un percorso che deve fare i conti anche con l’apporto dell’ebraismo di lingua greca e, in generale, della letteratura ebraica non canonica: la teologia biblica del ruolo della parola di Dio nella creazione e nella storia; la riflessione sulla sapienza divina preesistente e il suo legame con la Torah; la teologia della memra nelle versioni aramaiche dell’AT (targum); il logos filoniano e le sue radici ellenistiche. Questo sviluppo consentirà di vedere come forme «binitarie» (cioè forme di monoteismo complesso) fossero già attestate nel giudaismo precristiano.

II. Origini e sviluppo della teologia apocalittica. La teologia apocalittica trova espressione in molti testi del NT. Dopo averne focalizzato i tratti distintivi e precisato entro quali limiti si può usare l’aggettivo «apocalittico» (per qualificare i sostantivi «teologia», «letteratura», «movimento») il corso esaminerà testi della Bibbia ebraica e dell’AT in cui si può riconoscere una presenza germinale di tale forma specifica di teologia, per arrivare alla sua espressione più esplicita nel libro di Daniele. Si farà poi una presentazione sommaria della produzione apocalittica giudaica per il periodo precedente e contemporaneo alla redazione degli scritti che ora compongono il NT e si sosterà infine sull’Apocalisse di Giovanni.

Testi/Bibliografia

Indicazioni per il reperimento delle fonti saranno fornite nel corso delle lezioni e messe successivamente a disposizione anche dei non frequentanti su «Virtuale».

Per tutti

a) Teologia del logos

J. Ashton, Understanding the Fourth Gospel, Clarendon, Oxford 1991, 124-159; traduzione italiana: Comprendere il quarto vangelo, LEV, Città del Vaticano 2000

R.E. Brown, An Introduction to the Gospel of John, ed. F.J. Moloney, Doubleday, New York 2003, 115-150.249-265; traduzione italiana: Introduzione al Vangelo di Giovanni, Edito, aggiornato, introdotto e concluso da F.J. Moloney, Queriniana, Brescia 2007

D. Boyarin, «The Gospel of the Memra: Jewish Binitarianism and the Prologue of John», in Harvard Theological Rewiew 94(2001), 243-284

D. Boyarin, «Two Powers in Haeven; or, the Making of a Heresy», in H. Najman – J.H. Newman (edd.), The Idea of Biblical Interpretation (JSJSupp 83), Fs. J.L. Kugel, Leiden – Boston 2004, 331-370

[NB Questi due studi sono stati ripresi e ampliati in D. Boyarin, Border Lines. The Partition of Judaeo-Christianity, University of Pennsylvania Press, Philadelphia 2004 (paperback 2007)]

J. Frey, «Between Torah and Stoa. How could Readers Have Understood the Johannine Logos?», in J.G. van der Watt – R.A. Culpepper – U. Schnelle (edd.), The Prologue of the Gospel of John. Its Literary, Theological, and Philosophical Contexts, Papers read ah the Colloquium Ioanneum 2013 (WUNT 359), Mohr Siebeck, Tübingen 2016, 189-234

M. Marcheselli, «“All’inizio della creazione il Logos c’era già”. Archē in Gv 1,1 alla luce dell’uso giovanneo complessivo», in Filosofia e Teologia 34(2020)2, 219-232 (specificamente le pagine su «Il prologo di Giovanni tra ebraismo e grecità»)

Per i non frequentanti

– P. Merlo, «Alcune note sui primi versetti della Genesi (Gen 1,1-3) e la loro ricezione nel prologo giovanneo», in N. Ciola – G. Pulcinelli, Nuovo Testamento: teologie in dialogo culturale(RivBibSupp 50), FS. R. Penna, EDB, Bologna 2008, 73-84

– A. Niccacci, «logos e Sapienza nel Prologo di Giovanni», in A. Passoni dell’Acqua (ed.), «Il vostro frutto rimanga» (Gv 16,16[sic!]) (RivBibSuppl 46), Fs G. Ghiberti, EDB, Bologna 2005, 71-83

– G. Buch-Hansen, «The Johannine Literature in a Greek Context», in J. Lieu – M.C. de Boer (eds.), The Oxford Handbook of Johannine Studies, Oxford University Press, Oxford 2018, in J. Lieu – M.C. de Boer (eds.), The Oxford Handbook of Johannine Studies, Oxford University Press, Oxford 2018, 138-154


b) Teologia apocalittica

E. Noffke, Introduzione alla letteratura mediogiudaica precristiana (Strumenti 18 – Biblica), Claudiana, Torino 2004, 53-101

E. Noffke, «L’apocalittica giudaica. Uno status quaestionis», in Rivista Biblica 69(2021), 5-25

L. DiTommaso, «New Testament Apocalypticism in the Late Second Temple Era», in Rivista Biblica 69(2021), 137-158

J.J. Collins, «Changing Perceptions of Genre in Biblical Studies», in Rivista Biblica 69(2021), 335-351

Per i non frequentanti

In aggiunta a quanto sopra indicato «per tutti», per costruire un quadro generale di riferimento gli studenti non frequentanti dovranno avvalersi dei seguenti strumenti:

J.J. Collins – al. (edd.), The Jerome Biblical Commentary for the Twenty-First Century, T&T Clark, London 2022

J.J. Collins (ed.), The Oxford Handbook of Apocalyptic Literature, Oxford University Press, Oxford 2014

Ecco le voci da leggersi dal Jerome Biblical Commentary

J.J. Collins, «Judaism in the Time of Jesus», 122-144

J.J. Collins, «Old Testament Apocalypticism and Eschatology», 962-971

Ecco le voci da leggersi dall’Oxford Handbook

J.J. Collins, «What Is Apocalyptic Literature?», 1-16

S.L. Cook, «Apocalyptic Prophecy», 19-35

H. Najman, «The Inheritance of Prophecy in Apocalypse», 36-51

M. Goff, «Wisdom and Apocalypticism», 52-68

M. Popović, «Apocalyptic Determinism», 255-270

J. Frey, «Apocalyptic Dualism», 271-294

 

Metodi didattici

Il corso si svolge nella forma di lezioni frontali volte alla presentazione e discussione delle fonti. Gli studenti saranno avviati al reperimento della documentazione pertinente alla tematica oggetto di studio, alla ricerca della bibliografia scientifica di riferimento, all'uso di un corretto e chiaro linguaggio scientifico.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame consiste in un colloquio orale per valutare le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente. E' inoltre richiesto a tutti (frequentanti e non frequentanti) un elaborato scritto che dovrà essere consegnato almeno una settimana prima dalla data d’appello. Il tema dell’elaborato dovrà essere concordato con il docente. Per i frequentanti la sua lunghezza sarà di 4.000-5.000 parole; per i non frequentanti di 9.000-10.000 parole.

Nella valutazione della prova si terrà conto, in particolare, della capacità dello studente di sapersi orientare all'interno delle fonti e del materiale bibliografico d'esame al fine di trarre le informazioni utili che gli permetteranno di illustrare temi e problemi e di saperli collegare tra loro.

Si valuteranno quindi: - La padronanza dei contenuti - La capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti - La capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata.

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica, una buona padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza.

Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete.

Lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti che non supereranno la sufficienza.

Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso saranno valutati negativamente.

 

Strumenti a supporto della didattica

Le lezioni saranno accompagnate da presentazioni in Power Point. Al bisogno saranno messi a disposizione su «Virtuale» pdf con i testi che verranno esaminati nel corso delle lezioni.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Maurizio Marcheselli