95814 - STORIA E TEORIA DEL RESTAURO (1) (LM)

Anno Accademico 2022/2023

  • Docente: Donatella Biagi
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Arti visive (cod. 9071)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente acquisisce la conoscenza dei procedimenti conservativi e le pratiche di restauro messi in atto dal XVI secolo all'oggi, dei protagonisti di tali vicende e degli esiti di queste e del conseguente raggiungimento della moderna teoria del restauro. Attraverso l'indagine di casi esemplari sa riconoscere operazioni di restauro compiute nel passato e valutarne le conseguenze, attraverso l'approccio critico alla scienza della conservazione. Il corso si prefigge di condurre all'adozione di un metodo di lettura dell'opera d'arte anche nella sua materialità, fondamentale per la comprensione dell'immagine; lo studente è portato al dialogo con altre professionalità coinvolte in interventi conservativi sia in temi d'avanguardia che di routine.

Contenuti

Il corso sarà diviso in due parti:

A - il restauro tra XVI e XX secolo. Il ruolo delle Accademie d'arte.

Saranno presi in esame come testi fondamentali per conoscere la storia del restauro e comprendere l’evoluzione del concetto e delle pratiche nei secoli alcuni interventi capitali condotti su sculture e pitture, sia murali che su tela, dal Laocoonte Vaticano a opere di Raffaello, Tiziano, Guido Reni, Ubaldo Gandolfi ecc.

B - Modelli e metodi per la conservazione programmata e la salvaguardia dei beni culturali.

Testi/Bibliografia

1. Per i frequentanti:

A. CONTI, Storia del restauro e della conservazione delle opere d’arte, Electa, Milano 2010 (o edizioni precedenti).

M. CIATTI, Appunti per un manuale di storia e teoria del restauro. Dispense per gli studenti, Edifir edizioni Firenze, Firenze 2009, pp. 315-445.

D. BIAGI MAINO, Un protocollo innovativo per la messa in sicurezza del patrimonio culturale, in Scienza per la conservazione del patrimonio culturale a rischio, a cura di D. Biagi Maino e G. Maino, Edifir edizioni, Firenze 2021, pp. 103-115.

G. MAINO, Indagini scientifiche per le opere d'arte: due casi campione, in D. BIAGI MAINO, Arte e carità. Il complesso storico e museale dei Frati Minori Cappuccini di Bologna, Bologna University Press, Bologna 2022, pp. 91-105.

2. Per in non frequentanti: oltre a quanto indicato al punto 1, gli studenti sono tenuti allo studio di: 

M. CIATTI, Sul "restauro" dei beni culturali. Viatico per gli studenti, Edifir edizioni, Firenze 2022.

Metodi didattici

Le lezioni in aula saranno integrate con visite a laboratori di restauro e/o musei.

Alle lezioni della docente titolare del corso si affiancheranno, per la seconda parte, incontri con specialisti del settore appartenenti a diverse istituzioni internazionali (New York Academy of Sciences, UNESCO, Watch, Regione Piemonte).

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica dell'apprendimento avviene attraverso il solo esame orale, volto ad accertare le conoscenze e le capacità critiche acquisite dallo studente nel percorso formativo.

Il colloquio verterà su quanto discusso a lezione (per i frequentanti) e sull’apprendimento e la comprensione dei testi indicati in bibliografia.

Il candidato sarà condotto a dimostrare l'acquisita consapevolezza del problema della teoria del restauro attraverso l'esame dei testi e delle immagini affrontati e discussi durante il corso e indicati in bibliografia, nonché dei diversi esiti degli interventi conservativi messi in atto nei secoli dal XVI al contemporaneo, così da attestare la comprensione della fluidità del concetto di restauro e della pratica restaurativa, nonché della necessità di una ferma coscienza critica per ogni intervento da predisporre.

Saranno valutati la padronanza dei contenuti, l'espressione adeguata e il linguaggio appropriato alla materia trattata, la facoltà di sintesi e di analisi dei concetti discussi a lezione.

Saranno valutate con voti di eccellenza la comprensione delle problematiche connesse alla programmazione di un restauro, la conoscenza dei percorsi nel tempo occorsi alla definizione del moderno concetto di restauro, la padronanza del linguaggio specifico della disciplina nonché, ovviamente, la conoscenza approfondita dei testi del programma.

La conoscenza solo mnemonica della materia, la capacità di sintesi e di analisi non correttamente sviluppate in un linguaggio adeguato porteranno a valutazioni discrete.

Lacune formative o la mancanza del lessico appropriato, scarsa conoscenza degli strumenti di analisi e delle problematiche connesse agli interventi di restauro porteranno alla sola sufficienza.

Scarsa conoscenza dei testi in programma, lessico inadeguato, mancata comprensione della criticità dell'argomento e del problema conservativo saranno valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

Proiezioni di immagini in power point durante le lezioni che verranno messe a disposizione degli studenti al termine del corso.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Donatella Biagi

SDGs

Istruzione di qualità Città e comunità sostenibili

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.