95206 - VIOLENZA POLITICA E TERRORISMO

Anno Accademico 2020/2021

  • Docente: Domenico Guzzo
  • Crediti formativi: 10
  • SSD: SPS/06
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Forli
  • Corso: Laurea in Scienze internazionali e diplomatiche (cod. 8048)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso ha l’obiettivo di fornire un'adeguata conoscenza delle basi teoriche e culturali che soggiacciono alla scelta e all’esercizio della violenza politica, con particolare interesse ai contesti statali di natura democratica. Al termine del corso lo studente avrà approfondito gli aspetti metodologici legati alle definizioni di sovversione/eversione e di terrorismo, nel più ampio quadro delle manifestazioni di violenza politica; la storia della violenza politica e del terrorismo in età contemporanea: origini, sviluppo, fenomenologia operativa, contiguità e strumentalizzazioni, finalità strategiche, reazioni degli apparati di sicurezza, ragioni del declino. L’Italia rappresenterà lo studio di caso principale, ma verrà mantenuta una costante analisi comparativa con le più importanti vicende internazionali connesse al tema.

Contenuti

Il corso si compone di una prima parte metodologica, nella quale ci si occuperà di trasmettere precise terminologie legate alle definizioni di sovversione/eversione e di terrorismo, nel più ampio quadro delle manifestazioni di violenza politica.

Seguirà poi una seconda parte incentrata sulle basi teoriche e culturali che soggiacciono alla scelta e all’esercizio della violenza politica, con particolare interesse ai contesti statali di natura democratica.

La terza parte, quella più densa ed estesa, sarà dedicata alla storia della violenza politica e del terrorismo in età contemporanea: origini, sviluppo, fenomenologia operativa, contiguità e strumentalizzazioni, finalità strategiche, reazioni degli apparati di sicurezza, ragioni del declino.

Per la sua estensione, virulenza ed incidenza, l’Italia rappresenterà lo studio di caso principale, ma verrà mantenuta una costante analisi comparativa con le più importanti vicende internazionali connesse al tema (il golpe dei Colonnelli in Grecia, le bombe dell’OAS in Francia, il gruppo armato della RAF in Germania, gli attacchi palestinesi in Europa da Monaco 1972, la presa in ostaggio della nave Achille Lauro,…).

Si partirà dal pensiero e dalle azioni di Felice Orsini, reputato quale primo prototipo del terrorista moderno e giustiziato nel 1858 per aver attentato con delle granate alla vita dell’imperatore francese Napoleone III, per passare poi allo studio degli “atti di tirannicidio” (la cosiddetta “propaganda del fatto”) perpetrati dagli anarchici a cavallo tra Otto e Novecento (tra i quali si annoverano gli assassinii, da parte di anarchici italiani, del Presidente francese Sadi Carnot, del Presidente del Governo spagnolo Canovas del Castilllo, dell’Imperatrice d’Austria-Ungheria Sissi, del re d’Italia Umberto I).

Dopo aver affrontato le caratteristiche e le conseguenze della violenza politica fascista e nazista, ci si concentrerà sul secondo dopoguerra, cominciando dall’eccidio di Portella della Ginestra (1947) e dagli attentati dinamitardi in Sud-Tirolo (1956-1967): si giungerà così alla stagione di maggiore virulenza, marchiata dalle stragi indiscriminate - operate da terroristi di estrema destra - e dalle trame golpiste della “strategia della tensione” (1969-1974), poi seguita dalla lotta armata dei gruppi clandestini marxisti-leninisti (1975-1988), che al loro apogeo arriveranno ad attaccare il “cuore dello Stato” con il sanguinoso rapimento e l’uccisione del più importante uomo politico dell’epoca, Aldo Moro. Un doveroso focus sull’omicidio del Sen. Prof. Roberto Ruffilli, porterà all’analisi degli ultimi casi relativi all’assassinio di Massimo D’Antona (1999) e Marco Biagi (2002).

L’ultima parte porrà attenzione alle solide (e decisive) risposte della società civile italiana di fronte allo svilupparsi della violenza politica ed al concretarsi della minaccia terroristica - che condurranno all’uscita dal tunnel della lotta armata - per chiudersi infine in una disamina critica dei concreti effetti di condizionamento impressi dalla “strategia della tensione” e dagli “anni di piombo” sulle dinamiche socio-politiche del Paese, senza tralasciare di mettere in evidenza la contemporanea transizione dei modelli operativi stragisti (a partire dalla strage del Rapido 904 del 23 dicembre 1984, copiata su quanto accaduto al treno Italicus dieci anni prima) e della legislazione di contrasto (regime di carceri speciali, pentitismo,…) dai vecchi gruppi armati alle organizzazioni mafiose.

Testi/Bibliografia

Seguendo le specifiche indicazioni fornite dal docente, lo studente dovrà muoversi tra le "letture di base", facendone - in primis - strumento di complemento dei temi e delle vicende trattate a lezione; ed, in secundis, il punto di partenza per l’elaborazione e la redazione della tesina di approfondimento da discutere poi in sede d'appello orale (sulle verifiche d’esame si veda la successiva specifica sezione) .

Letture di base:

  • Francesco Benigno, Terrore e terrorismo. Saggio storico sulla violenza politica, Einaudi, Torino 2018.
  • Enzo Traverso, A ferro e fuoco. La guerra civile europea 1914-1945, Il Mulino, Bologna 2008. (capitoli I, II, III, VII)
  • Angelo Ventrone, La strategia della paura. Eversione e stragismo nell’Italia del Novecento, Mondadori, Milano 2019. (capitoli I, II, III)
  • Luigi Migliorino, L’Italia e il terrorismo internazionale, in L. Bonanate (a cura di), Dimensioni del terrorismo politico: aspetti interni e internazionali, politici e giuridici, FrancoAngeli, Milano 1979.
  • Sergio Zavoli, La notte della Repubblica, Mondadori, Milano 1992.
  • Sara Tavani, Lo sguardo di Mosca sul terrorismo italiano degli anni Settanta ricostruito attraverso la stampa accademica e governativa sovietica, in V. Lomellini (a cura di), Il mondo della guerra fredda e l’Italia degli anni di piombo, Mondadori-Le Monnier, Firenze 2017.
  • Lucrezia Cominelli, La strategia americana nei confronti dell'Italia e le sue ricadute sull'eversione di destra, in C. Fumian e A. Ventrone (a cura di), Il terrorismo di destra e di sinistra in Italia e in Europa : storici e magistrati a confronto, Padova UP, Padova 2018.
  • Raimondo Catanzaro (a cura di), Ideologie, movimenti, terrorismi, Il Mulino, Bologna 1990, pp. 47-111; 153-214.
  • Giorgio Galli, Piombo Rosso. La storia completa della lotta armata in Italia dal 1970 a oggi, Baldini Castoldi Dalai, Milano 2005, pp. 236-249; 299-338.
  • Domenico Guzzo, “Quando due elementi sono in lotta e sono irriducibili, la soluzione è la forza”. L'assillo della Rivoluzione e il dilagare della violenza politica nella mancata normalizzazione del dopoguerra, in C. De Maria (a cura di), Dalla fine della guerra alla nascita del fascismo. Un punto di vista regionale sulla crisi del primo dopoguerra (Emilia-Romagna, 1918-1920), Pendragon, Bologna 2019.
  • Domenico Guzzo, L'assordante silenzio "nero" e le ostentate rivendicazioni "rosse": gli antitetici modelli comunicativi dei due terrorismi italiani, in “Sicurezza e Scienze Sociali”, n. 2, maggio/agosto 2017, pp. 17-32.
  • Simone Neri Serneri, Il movimento del ‘77 e la crisi italiana degli anni Settanta, in D. Guzzo (a cura di), Da “non garantiti a precari”. Il moviento del ‘77 e la crisi del lavoro nell’Italia post-fordista, FrancoAngeli, Milano 2019.
  • Angelo Ventrone, Una guerra civile di lunga durata. La violenza politica in un Paese a “capitalismo avanzato”, in “Meridiana”, n. 1, 2013, pp. 155-175.
  • Giuseppe De Lutiis, Moventi e motivazioni della dissociazione, in R. Catanzaro, La politica della violenza, Il Mulino, Bologna 1990, pp. 173-200

Metodi didattici

Il corso si svolge in modalità blended, adottando una organizzazione della didattica che prevede una prima parte da remoto attraverso la piattaforma Microsoft TEAMS (13 lezioni, equivalenti a 26 ore) ed una seconda in aula (12 lezioni, equivalenti a 24 ore) per un numero di studenti corrispondente alla capienza dell’aula definita nel rispetto delle indicazioni dei protocolli di sicurezza.

Nel caso la domanda superi la capienza dell’aula, si organizzeranno dei turni di presenza. A prescindere dalle condizioni sanitarie e dalle specifiche modalità di organizzazione del corso, gli studenti potranno seguire le lezioni dell’intero corso in modalità remota su MS TEAMS.

Il corso - che farà ampio utilizzo di repertori iconografici ed audiovisivi dell’epoca, di documentazione d’archivio e di rappresentazioni mass-mediali - sarà costantemente supportato da slides ed infografiche, oltreché da momenti di confronto interattivo con gli studenti.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

 

  • Studenti frequentanti:

- Durante il corso saranno svolte 2 prove scritte intermedie (composte da 4 domande aperte).

- In caso di esito positivo di entrambe le prove scritte intermedie, lo studente avrà accesso al colloquio orale, nel quale discuterà col docente i contenuti e i risultati della tesina di approfondimento (su di un tema a scelta tra quelli proposti dal docente a lezione) che dovrà essere imperativamente consegnata entro i 10 giorni precedenti all’appello cui s’intende partecipare.

- La tesina, che dovrà essere corredata da note a piè di pagina e di bibliografia finale, potrà andare da un minimo di 20.000 battute (note e spazi inclusi) a un massimo di 30.000 battute (note e spazi inclusi). La bibliografia è esclusa dal calcolo delle battute.

- Il voto finale si compone della media dei punteggi intermedi ottenuti nelle prove scritte, del voto dell'orale, tenuto anche conto dei progressi nell'apprendimento e nella capacità di analisi critica eventualmente registrati dallo studente.

- Sarà possibile - una sola volta - tentare di recuperare una singola insufficienza o di migliorare un singolo voto sufficiente, durante la Verifica Extra che verrà fissata a corso concluso e prima dell’inizio della sessione d’appelli orali.

- Coloro che saranno risultati insufficienti in entrambe le Prove scritte intermedie, possono partecipare alla Verifica Extra, ma dovranno sostenere una Prova Totale (composta da 10 domande aperte) che riguarderà l’intero programma del corso, al fine di recuperare in un sol colpo i due esiti negativi precedenti.

- Non è possibile accedere alle prove intermedie e all'esame orale senza previa iscrizione on-line sul AlmaEsami.

 

 

 

  • Studenti non frequentanti:

- L'esame è composto da una parte scritta e da una orale. Prima di accedere all'esame orale, lo studente dovrà sostenere la prova scritta totale (composta da 10 domande aperte), ovvero un test su tutto il programma.

- L’esame orale verificherà, in generale, l'acquisizione dei concetti, delle dinamiche, dei fatti fondamentali, e in particolare verterà - in sostituzione della tesina d’approfondimento - sul seguente volume:

  • Carlo Fumian e Angelo Ventrone (a cura di), Il terrorismo di destra e di sinistra in Italia e in Europa : storici e magistrati a confronto, Padova UP, Padova 2018. (pp. 3-185; 351-362)

- La prova scritta totale può essere sostenuta durante la Verifica Extra o al mattino di un Appello d’esame: in tal caso, l’esame orale si svolge lo stesso giorno della prova scritta, o il giorno seguente se gli iscritti sono in numero elevato.

Strumenti a supporto della didattica

Il docente utilizza presentazioni slides, fotografie, opere di rappresentazione mass-mediale, audiovisivi di repertorio e documentari storici.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Domenico Guzzo

SDGs

Sconfiggere la povertà Istruzione di qualità Ridurre le disuguaglianze Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.