93598 - IMMAGINARIO FOTOGRAFICO E SOCIETA' MEDITERRANEE

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Raffaella Biscioni
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/06
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea in Società e culture del Mediterraneo: istituzioni, sicurezza, ambiente (cod. 5696)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso mira a fornire le basi per una conoscenza delle modalità in cui i fondamentali passaggi storici degli ultimi due secoli nel mondo mediterraneo si sono riflessi negli immaginari sociali mediati dal dispositivo fotografico. Lo studente, al termine del corso, è in grado di usare e analizzare criticamente le fonti visuali; ha acquisito una conoscenza di base della prima stagione di costruzione degli immaginari fotografici del mediterraneo attraverso l’opera dei fotografi-viaggiatori ottocenteschi; del successivo ambivalente impiego della fotografia sia in funzione propagandistica sia nelle scienze etnografiche e nella “antropologia visuale”, fino alla profonda influenza della fotografia, notata già da antropologi storici come Elizabeth Edwards, sulla costruzione delle identità nazionali degli stati post-coloniali.

Contenuti

La prima parte del corso affronterà alcune delle questioni teoriche preliminari al concetto di Mediterraneo come paesaggio formato a partire dai diversi sguardi che vi si posano. Si tratterà in via preliminare anche del dispositivo fotografico e del suo rapporto con l’immaginario e le rappresentazioni sociali tenendo conto dei nessi profondi tra l’immaginario/memoria collettiva e l’identità collettiva.

Successivamente si inizierà ad affrontare il tema della fotografia di viaggio: dalle premesse culturali della “mediterranean passion” che si sviluppa in Inghilterra a partire dagli anni iniziali dell’Ottocento e rappresenta un’eredità culturale importante, a cui si aggiunge lo sviluppo a partire dagli anni 40 di un flusso di turisti che attraversa l’Italia e alimenta la produzione e il commercio di immagini fotografiche di monumenti e di “tipi “ locali che avrebbero dovuto render conto del genius loci, rappresentata in modo emblematico dall’esperienza dei Fratelli Alinari di Firenze.

Da queste premesse si sviluppa l’idea di un mediterraneo classico, riscoperto da tutta una serie di fotografi/archeologi che si ricollega a un filone dell’alta cultura europea, naturalmente centrata su Grecia e Roma, a cui sono strettamente connessi ad esempio gli studi di filologia e Nietzsche, ma anche Schliemann, la scoperta di Troia, le tombe degli Argivi, ecc. ma anche il lavoro di alcuni grandi fotografi come Macpherson a Roma, e Wilhelm Von Gloeden nel sud Italia.

Nella seconda parte si svilupperà il legame fra fotografia e “orientalismo”, secondo la fortunata definizione di Said, basato su uno stretto intreccio di rappresentazioni e potere. Si affronteranno una serie di fotografi professionisti europei che dagli anni ’40 dell’800 attraversano il mediterraneo, tutti sostenuti da una cultura orientalista che determinerà nel loro lavoro rappresentazioni stereotipate, in linea con la cultura pittorica del tempo, che andavano a sollecitare la fantasia turistica: i colori, gli odori, i sapori, il clima, i paesaggi, gli aspetti folkloristici; una raccolta di luoghi comuni buoni per tutte le epoche e che si conciliano con qualsiasi ideologia, ma si discostano dal linguaggio pittorico per aderire allo stile tipicamente documentario della fotografia.

Infine si affronterà lo sviluppo e i caratteri della fotografia coloniale che proponeva ancora una volta una visione esterna ed egemonica del mediterraneo, la sua declinazione propagandistica in particolare in epoca di totalitarismi, in questo senso si darà attenzione anche all’uso della fotografia nelle grandi riviste illustrate della seconda metà del ‘800 e prima metà del ‘900, fino ad arrivare ad alcune esperienze importanti di spedizioni etnografiche importanti (ad esempio la spedizione al sud di De Martino) e dell’uso dell’immagine fotografica sulla costruzione delle identità nazionali degli stati post-coloniali.

Testi/Bibliografia

A). Saggi di carattere teorico-metodologico.

Tutti gli studenti  dovranno preparare la seguente monografia:

a. A. Hassman, Ricordare: forme e mutamenti della memoria culturale, Bologna, Il Mulino, 2002

B) Monografie e raccolte di saggi inerenti al tema del corso.

Tutti gli studenti dovranno obbligatoriamente scegliere un gruppo di opere fra quelle elencate:

a. J. Pemble, La passione del sud. Viaggi mediterranei nell'Ottocento, Bologna, IL Mulino, 1998; abbinato a Michèle Hannoosh, Practices of Photography: Circulation and Mobility in the Nineteenth-Century Mediterranean, History of Photography, 40:1, 3-27.

b. Antiquity and Photography: Early Views of Ancient Mediterranean Sites, Eds. by Claire L. Lyons, John K. Papadopoulos, Lindsey S. Stewart, and Andrew Szegedy-Maszak, Los Angeles, GettyEdu, 2005; abbinato a Michèle Hannoosh, Practices of Photography: Circulation and Mobility in the Nineteenth-Century Mediterranean, History of Photography, 40:1, 3-27.

cItalo Zannier, Verso Oriente, Firenze, Alinari, 1986; abbinato a Michèle Hannoosh, Practices of Photography: Circulation and Mobility in the Nineteenth-Century Mediterranean, History of Photography, 40:1, 3-27.

d. Photography’s Orientalism: New Essays on Colonial Representation, a cura di A. Behdad, L. Y Gartlan, Los Angeles: Getty Research Institute, 2013; abbinato  a Michèle Hannoosh, Practices of Photography: Circulation and Mobility in the Nineteenth-Century Mediterranean, History of Photography, 40:1, 3-27.

e. L. Tomassini, L’album fotografico come fonte storica, pp. 59-70 e G. Proglio, Fotografia coloniale: imaginis mundi. Strumenti per una metodologia storica della fonte fotografica, pp. 71-80, in L'impero nel cassetto. L'Italia coloniale tra album privati e archivi pubblici, a cura di P. Bertella Farneti, A. Mignemi, A. Triulzi, Roma, Mimesis, 2013;N. Labanca, Uno sguardo coloniale. Immagini e propaganda nelle fotografie e nelle illustrazioni del primo colonialismo italiano (1882.1896), in AFT, n. 8, 1988, pp. 43 – 61; Michèle Hannoosh, Practices of Photography: Circulation and Mobility in the Nineteenth-Century Mediterranean, History of Photography, 40:1, 3-27.

f. F. Faeta, Rivolti verso il mediterraneo. immagini, questione meridionale e processi di 'orientalizzazione' interna, in «Lares», Maggio-Agosto 2003, Vol. 69, No. 2 (Maggio-Agosto 2003), pp. 333-367; abbinato a Michèle Hannoosh, Practices of Photography: Circulation and Mobility in the Nineteenth-Century Mediterranean, History of Photography, 40:1, 3-27.

C) Soltanto per gli studenti non frequentanti, oltre al volume indicato al punto A). e al gruppo di opere a scelta sul tema del corso elencati al punto B) è obbligatoria la conoscenza di una delle seguenti opere:

a. P. Burke, Testimoni oculari. Il significato storico delle immagini, trad. it. Roma, Carocci, 2002

b. H. Belting, Antropologia delle immagini, trad. it. Roma, Carocci, 2011

Metodi didattici

Lezioni frontali, utilizzo di video e power-point.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La preparazione sarà valutata su un esame orale finale. La verifica si svolgerà con una prova orale consistente in almeno tre domande su autori, periodi e nodi interpretativi dello sviluppo dell’immaginario fotografico la cui conoscenza è stata acquisita durante il corso basandosi sulle opere al punto B della bibliografia e da una discussione sui testi di carattere teorico e metodologico che metta in rilievo le problematiche essenziali affrontate (Opere al punto A della bibliografia e al punto C (solo per studenti non frequentanti).

Il candidato dovrà essere in grado di inquadrare correttamente nel loro contesto storico-culturale i linguaggi, protagonisti ed eventi dello sviluppo dell’immaginario fotografico delle società mediterranee. Per la parte relativa alle opere metodologiche e teoriche si richiede di saper mettere in rilevo le problematiche essenziali affrontate nei volumi e le principali questioni teoriche e metodologiche.

Per tutti gli studenti la valutazione finale si atterrà alle seguenti indicazioni in accordo con le linee guida di Ateneo:

- voto insufficiente: lacune delle conoscenze di base e incapacità di produrre un'interpretazione corretta dei testi e/o delle principali questioni teoriche e metodologiche.

- voto sufficiente: possesso delle conoscenze di base; interpretazione prevalentemente corretta, ma condotta con imprecisione e scarsa autonomia.

- voto buono: possesso di conoscenze di livello intermedio; interpretazione pienamente corretta, ma non sempre precisa e autonoma.

- voto eccellente: possesso di conoscenze di livello elevato; interpretazione dei problemi non solo corretta ma condotta con autonomia e precisione. Ottima capacità di espressione orale.

Strumenti a supporto della didattica

Mappe, immagini e commento di fonti.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Raffaella Biscioni