92919 - CULTURA, SCIENZA E STORIA (1)

Anno Accademico 2022/2023

  • Docente: Paolo Savoia
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Filosofia (cod. 9216)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti per comprendere le relazioni storiche che intercorrono tra attività scientifiche e contesti culturali ampi e stratificati, che vanno dalle culture popolari alle tradizioni intellettuali, dalle interazioni tra attori sociali ai rapporti tra politica e autorità scientifica, dal modo in cui il genere influenza la scienza all’interpretazione delle fonti non-scritte.

Contenuti

STORIA E NATURA DALLA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA ALL'ANTROPOCENE

Nel febbraio del 2000, durante il convegno annuale dell’International Geosphere-Biosphere Programme a Cuernavaca, Messico, il premio Nobel per la chimica del 1995 Paul Crutzen sbottò per interrompere i suoi colleghi che continuavano a riferirsi all’epoca geologica attuale con il nome di 'Olocene'. "Smettetela di parlare di Olocene – disse – non siamo più nell’Olocene. Adesso siamo nel… nel… nell’Antropocene!" Due anni dopo Paul Crutzen e Eugene Stoermer pubblicano un articolo su Nature diventato famosissimo in cui identificano l’Antropocene come l’epoca in cui l’azione umana diventa il principale agente di trasformazione geologica.

Dal 2000 le discussioni sul carattere, la datazione e l’estensione dell’era denominata "Antropocene" hanno infiammato il dibattito scientifico e umanistico. Questo corso – che fin dal titolo mescola una categoria storiografica e una categoria bio-geologica – adotta la prospettiva di una storia della scienza aperta e pluralista e propone una serie di analisi e di riflessioni critiche sulla validità della categoria "Antropocene" (diventata in pochissimo tempo un’idea onnipresente e a rischio di essere svuotata di contenuto a causa del suo uso massiccio) così come sui rapporti tra natura, storia, cultura, genere e società alla luce degli sconvolgimenti portati, nel pensiero e nella pratica, dalle idee di crisi climatica, dai rapporti tra tempo storico e tempo geologico, dall'intreccio di prospettive microstoriche e sguardi globali o 'planetari'.

In particolare studieremo i percorsi seguiti dalle idee di – e dalle pratiche della – 'natura' dalla "rivoluzione scientifica" dell’età moderna fino alla proposta di identificazione di una nuova era geologica nel XXI secolo.

Tra le questioni che affronteremo: la natura ha una storia? che rapporti intercorrono tra saperi scientifici sulla natura e storia della natura? come è accaduto che la Natura si si trasformata da entità femminile personificata a sistema di leggi astratte? cosa lega le idee di natura, scienza e tecnologia con le idee di femminilità e maschilità? che rapporti intercorrono tra le idee di 'natura' e i 'ambiente'? come si è arrivati a quantificare il valore economico della natura, o al contrario a rivendicare la natura come spazio comune su cui costruire una nuova società? che ruolo hanno giocato i saperi scientifici nello sfruttamento, nella conservazione e nella liberazione della natura? in che modo si possono individuare rapporti tra scale temporali così eterogenee tra di loro come i milioni di anni delle scienze bio-geologiche e i rapidi mutamenti della storia umana?

Il corso segue il percorso tracciato dai due testi in programma e ne propone una lettura critica e contestualizzante, prendendo in considerazione diverse tradizioni storiografiche. La narrazione cronologica sarà alternata ad approfondimenti tematici sui nodi più importanti, dalla natura femminile del Rinascimento fino alle nuove scienze del XVII secolo, dalla rivoluzione industriale allo sviluppo del darwinismo, dall’avvio del “capitalismo fossile” fino alla “grande accelerazione” e la rivoluzione dell’agricoltura industriale del XX secolo.

 

Il corso inizierà il 9 novembre 2022 (II periodo), e si svolgerà con il seguente orario: lunedì (aula I, Via Zamboni 38), martedì, mercoledì 9-11 (aula IV, Via Zamboni 38).

Durate la prima lezione discuteremo insieme della politica delle registrazioni.

Testi/Bibliografia

Testi in programma

• Carolyn Merchant, La morte della natura: donne, ecologia e rivoluzione scientifica (Bibliografica, 2022).

• Cristophe Bonneuil, Jean-Baptiste Fressoz, La terra, la storia e noi. L’evento antropocene (Treccani, 2016).

 

Testi facoltativi per eventuali approfondimenti (studenti, studentesse e studentə non frequentanti dovranno approfondire anche uno dei testi facoltativi).

Robert Lenoble, Storia dell'idea di natura (Napoli, 1974)

Donald Worster, Storia delle idee ecologiche (Bologna, 1994)

Pierre Hadot, Il velo di Iside. Storia dell'idea di natura (Torino, 2006)

Franco Brevini, L'invenzione della natura selvaggia (Torino, 2013)

Simon L. Lewis, Mark A. Maslin, Il pianeta umano. Come abbiamo creato l'Antropocene (Torino, 2019)

Dipesh Chakrabarty, La sfida del cambiamento climatico (Verona, 2021)

Jason W. Moore, Antropocene o capitalocene? Scenari di economia-mondo nella crisi planetaria (Verona, 2017)

Bruno Latour, La sfida di Gaia. Il nuovo regime climatico (Milano, 2020)

Anna Tsing, Il fungo alla fine del mondo. La possibilità di vivere nelle rovine del capitalismo (Rovereto, 2020)

Naomi Oreskes, Eric Conway, Mercanti di dubbi. Come un manipolo di scienziati ha nascosto la verità, dal fumo al riscaldamento globale (Milano, 2019)

Metodi didattici

Lezioni frontali; sarà però incoraggiata la partecipazione.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Colloquio orale.

La prova orale consiste in un colloquio che ha lo scopo di valutare le competenze e le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente a partire dai testi in programma. Il raggiungimento da parte dello studente di una visione ampia e sistematica dei temi affrontati a lezione e delle letture indicate in bibliografia, congiunta alla loro rielaborazione critica, e alla padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (28-30). La conoscenza per lo più mnemonica della materia, capacità di sintesi e di analisi non approfondite e un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete (23-27). Conoscenza approssimativa, comprensione superficiale, scarsa capacità di analisi ed espressione non sempre appropriata condurranno a valutazioni sufficienti o poco più che sufficienti (18-22). Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici indicati non potranno che essere valutati negativamente.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Paolo Savoia

SDGs

Parità di genere Lotta contro il cambiamento climatico

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.