90102 - ANTROPOLOGIA DEL PATRIMONIO

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Francesca Maria Nicoletta Bassi
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-DEA/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea in Beni culturali (cod. 9076)

Conoscenze e abilità da conseguire

Dall’adozione della World Heritage Convention varie definizioni di patrimonio culturale hanno influenzato i modi di classificarlo, percepirlo e “consumarlo” nelle società globali contemporanee. Il corso si propone di sottolineare un approccio interdisciplinare ai molti oggetti che consideriamo “patrimonio culturale” guardando anche ai differenti modi che società differenti hanno scelto per costruire e gestire iI patrimonio, a volte anche contro la Convezione e I valori UNESCO. Il corso si propone anche di rendere contro del patrimonio come fenomeno globale e dell’industria che gli gira intorno e di presentare criticamente una serie di concetti utili per studiarlo.

Contenuti

I processi patrimoniali riguardano spesso oggetti tipici dell’antropologia: comunità, tradizioni orali, artefatti materiali o immateriali, abilità e tecniche locali. Negli ultimi decenni, inoltre, un interesse intenso è stato rivolto allo studio delle relazioni tra i processi patrimoniali e le costruzioni di identità di vario genere. La ricerca dell’antropologia contemporanea non solo si è ampiamente dedicata al patrimonio, ma ha anche prodotto una prospettiva, definibile come un “punto di vista etnologico” che include una svolta spaziale e pragmatica, poiché le situazioni, le azioni, i contesti di enunciazione e la loro interpretazione da parte degli individui di diverse culture sono oggi responsabili della costituzione di ciò che riconosciamo come Patrimonio Culturale. Le disposizioni della Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale (UNESCO, 2003), in particolare, sottolineano il ruolo riservato agli attori sociali, nonché la conseguente riflessività sulla cultura, che crea una nuova prospettiva del Patrimonio Culturale, meno agganciata a canoni estetici ed etici consolidati e più caratterizzata come movimento incorporato da individui e comunità. L’interdipendenza fra il patrimonio culturale immateriale, il patrimonio culturale materiale e i beni naturali è oggi indiscussa, tuttavia sono da analizzare le articolazioni tra i fenomeni di globalizzazione e di trasformazione sociale con le risorse specifiche delle comunità e dei gruppi sociali, affinché si possano capire i contributi dei processi di patrimonializzazione alla visibilità della diversità, guardando anche ai modi in cui società differenti hanno scelto di costruire la salvaguardia dei propri beni, a volte anche contro certi aspetti della Convezione e dei valori dell’UNESCO. Il corso propone, secondo un approccio interdisciplinare e una visione critica e comparativa, un’analisi dei diversi processi di patrimonializzazione nel mondo contemporaneo, guardando alle dimensioni interculturali, alle politiche identitarie e territoriali, alla gestione dei conflitti e delle risorse, alle interazioni tra cultura e mercato.

Testi/Bibliografia

 

Harrison R., Il Patrimonio culturale, a cura di V. Matera e L. Rimoldi.  Pearson, 2020.

Per gli studenti non frequentanti, in sostituzione delle lezioni, un testo a scelta tra i seguenti: 

Bonetti Roberta e Simonicca Alessandro (a cura di), Etnografia e processi di patrimonializzazione. CISU, Roma, 2016.

Parbuono D., Sbardella F. (a cura di), Costruzione di patrimoni. Le parole degli oggetti e delle convenzioni. Pàtron, Bologna 2017. 

Ingold T., Making, Arte, Archeologia, Architettura.  Raffaello Cortina Editore, Milano 2019.

 

Letture di approfondimento (facoltative):

Adell, N., « Des hommes-patrimoine », in Gaetano Ciarcia (dir.), Ethnologues et passeurs de patrimoine. Paris, Karthala, 2011, pp. 33-53.

Broccolini A. E V. Padiglione (a cura di), Ripensare i margini. L'Ecomuseo Casilino per la periferia di Roma.  Aracne, Roma, 2017.

Ciabarri Luca (a cura di)m  Cultura Materiale, Oggetti, immaginari, desideri in viaggio tra mondi. Edizioni Libreria Cortina, Milano, 2018.

Maffi I., "Introduzione" in Maffi I., (a cura di), "Il patrimonio culturale", Antropologia, numero monografico, 7,6, 2006.

Marcus G. E. and Myers F. R. (ed),  The Traffic in Culture: Refiguring Art and Anthropology. The University of California Press, 1995.

Miller D., Per un'antropologia delle cose. Le Edizioni, Milano, 2013.

Paini A., Aria M., La densità delle cose. Oggetti ambasciatori tra Oceania e Europa. Pacini, Pisa, 2014.

Palumbo B., L’Unesco e il campanile. Antropologia politica dei beni culturali in Sicilia Orientale. Meltemi, Roma 2003.

Satta G., "Patrimonio Culturale", Parole Chiave, 49, numero monografico, 2013, pp. 1-18.

Taussig M., Il mio museo della cocaina. Milieu, Milano 2019.

Williams P. Noi non ne parliamo. I vivi e i morti tra i Manus. CISU, Roma, 1997.

 

Metodi didattici

Sono previste lezioni frontali, seminari e dibattiti di approfondimento in cui gli studenti sono invitati a partecipare attivamente.  

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova d'esame è orale. Si apprezzerà  la capacità di esporre i temi trattati attraverso un'interpretazione autonoma e critica. Si terrà conto della qualità dell’espressione orale. 

La valutazione finale si atterrà alle seguenti indicazioni:

- voto insufficiente: carenza delle conoscenze di base e incapacità di produrre un'interpretazione corretta dei testi e/o dei problemi -

- voto sufficiente (18-22): possesso delle conoscenze di base; interpretazione prevalentemente corretta, tuttavia presenza di  imprecisioni, scarsa autonomia e poco senso critico.

- voto buono (23-27): possesso di conoscenze di livello intermedio; interpretazione totalmente corretta, ma con qualche imprecisione    e non sempre condotta in maniera autonoma.

- voto eccellente (28-30 e lode): possesso di conoscenze di livello elevato; interpretazione dei problemi non solo corretta ma condotta con autonomia, senso critico e precisione. Ottima capacità di espressione orale.

Agli studenti frequentanti verranno poste alcune domande sugli aspetti tematici trattati nel testo obbligatorio e sugli argomenti approfonditi durante le lezione, considerando i contributi dei processi di patrimonializzazione alla visibilità della diversità culturale. 

-  Per i non frequentanti la valutazione della prova orale si baserà sulle questioni trattate nei testi, considerando gli aspetti emblematici  che distinguono l'approccio antropologico al patrimonio.  

Gli studenti che desiderino ulteriori chiarimenti possono contattare il docente per e-mail e/o chiedere un incontro. 

 


Strumenti a supporto della didattica

power point, materiali online.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Francesca Maria Nicoletta Bassi