75994 - STORIA CULTURALE DI BISANZIO

Anno Accademico 2018/2019

  • Docente: Salvatore Cosentino
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-FIL-LET/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea Magistrale in Beni archeologici, artistici e del paesaggio: storia, tutela e valorizzazione (cod. 9218)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso mira a trasmettere allo studente le concezioni politiche e religiose, i valori e i modi di comportamento sociale, così come l'organizzazione della vita materiale dell'impero romano d'Oriente. Alla fine del corso lo studente è in grado di conoscere i caratteri storici costitutivi della civiltà bizantina e il suo stretto rapporto con le società dell'Occidente medievale, della Slavia ortodossa e del Vicino oriente sasanide e musulmano. Lo studente, inoltre, è in grado di valutare il ruolo avuto da essa nel processo di trasmissione della tradizione dell'antichità classica e ellenistica, nonché di quella slava e ottomana, nel patrimonio culturale dell'Europa moderna.

Contenuti

Il corso sarà articolato in due parti:

A) parte generale dedicata ad una introduzione storica al mondo bizantino (8 ore).

B) parte monografica dedicata al tema: Lingua e cultura ai confini dell’impero: il caso della Sardegna (VII-XI secolo) (22 ore).

Parte A): generale.

Questa parte del corso consta di una breve introduzione agli aspetti salienti del mondo bizantino. Essendo concepita come unità propedeutica ai contenuti della parte monografica, essa si soffermerà particolarmente su temi concernenti l’ideologica politica, l’esercito, la mentalità, i valori sociali, l’economia.

Parte B): monografica.

L’impero bizantino, continuatore storico dell’impero romano d’Oriente, a partire dal VII secolo accentua il suo carattere di compagine culturale basata sull’uso del greco come lingua quotidiana. Questo fenomeno, in relazione ai territori rimasti all’impero in Occidente, provoca una forte differenziazione tra alcune aree (come quella venetica, ravennate, pentapolitana e romana) dove la popolazione continua ad essere in larghissima maggioranza latinofona, ed altre (come la Sicilia, soprattutto orientale, e la Calabria), in cui la lingua di uso comune è il greco. In questo quadro, fino a pochi anni fa si pensava che la Sardegna fosse da includere tra le regioni appartenenti alla prima tipologia. Ma una serie di studi compiuti negli ultimi quindici anni concernenti l’archeologia, l’epigrafia e la sigillografia della Sardegna altomedievale secolo stanno dimostrando che, al contrario, proprio a partire dal VII sull’isola si accrebbe significativamente la componente dei parlanti greco. Il corso si propone di affrontare questo problema mediante l’analisi della produzione epigrafica sarda compresa tra il VII e la prima metà dell’XI secolo, che consta di 18 epigrafi, considerando quelle integre e quelle frammentarie. Accanto alle epigrafi sarà presa in esame anche la produzione sigillografica, basandosi sul corpus di circa una 90 di sigilli greco-latini (ma per la maggiore parte greci) rinvenuti nei pressi della chiesa di S. Salvatore di Cabras (Oristano).

Il menzionato materiale epigrafico e sigillografico sarà letto, tradotto e commentato a lezione, al fine di fornire una base per una discussione sui seguenti aspetti:

— si verificò effettivamente un aumento della grecofonia nella Sardegna altomedievale?

— se sì, come sembra, quali ne furono le cause?

— i ceti sociali in cui maggiormente si diffuse la conoscenza del greco;

— multiculturalismo nella Sardegna altomedievale;

— i rapporti politici, religiosi e culturali con Costantinopoli;

— l’eredità bizantina nella Sardegna medievale.

N. B. Per gli studenti che vogliano approfondire aspetti legati alla documentazione non letteraria del mondo bizantino, al corso è collegato il Laboratorio di epigrafia e sigillografia bizantina (40 h.), che si svolgerà nella sede di Bologna tra il 13 e il 18 maggio 2019.

 

Testi/Bibliografia

Parte A): generale.

Si richiede la lettura obbligatoria dei seguenti testi:

— Voce «Bizantino impero», a cura di A. Carile, in Grande Dizionario Enciclopedico UTET, IIITorino 1985, pp. 394-405.

— C. Mango, La civiltà bizantina, trad. it. Roma – Bari 1998 (o edizioni precedenti).

Parte B): monografica.

Si richiede la lettura obbligatoria dei seguenti testi:

— A. Guillou «La lunga età bizantina: politica ed economia», in M. Guidetti (a cura), Storia dei Sardi e della Sardegna, I, Dalle origini alle fine dell’età bizantina, Milano 1987, pp. 329-372.

— Id., «La diffusione della cultura bizantina», ivi, pp. 373-423.

— S. Cosentino, «Politica ed istituzioni nella Sardegna bizantina», in P. Corrias, S. Cosentino (a cura), Ai confini dell’impero. Storia, arte e archeologia della Sardegna bizantina, Cagliari 2002, pp. 1-14.

— Id., «La Sardegna bizantina: temi di storia economica e sociale», ivi, pp. 55-68.

Iscrizioni e sigilli saranno letti e commentati traendoli dalle seguenti edizioni:

— A. Guillou, Recueil des inscriptions grecques médiévales d’Italie, Rome 1996 (Collection de l’École Française de Rome, 222).

— F. Fiori, Costantino hypatos e doux di Sardegna, Bologna 2001 (Quaderni della Rivista di Bizantinistica diretta da A. Carile, 16);

— P. G. Spanu, R. Zucca, I sigilli bizantini della Σαρδηνία, Roma 2004.

Per i non frequentanti si richiede la lettura, a scelta, di una delle seguenti opere:

— G. Paulis, Lingua e cultura nella Sardegna bizantina. Testimonianze linguistiche dell’influsso greco, Sassari 1983.

— P. G. Spanu, La Sardegna bizantina tra VI e VII secolo, Oristano 1998.

 

 

 

Metodi didattici

Lezioni frontali.

La frequenza al corso è caldamente consigliata a motivo della lettura dei epigrafi e sigilli durante le ore di lezione.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Il superamento dell’esame richiede una prova scritta e una prova orale.

— prova scritta: consiste nella redazione di un elaborato (12-15 pagine, bibliografia esclusa: layout di pagina: margini laterali 2 cm; margini in alto e in basso: 2,5 cm; corpo carattere 12; interlinea 2) da consegnare al docente come allegato di posta elettronica una settimana prima della data della prova orale. La prova scritta mira a verificare le competenze e le nozioni apprese relative alla parte B (monografica) del corso.

— prova orale: essa consiste nell’accertamento delle nozioni relative alla parte A del corso (generale) e ad una discussione dei contenuti dell’elaborato scritto relativo alla parte B del corso (monografica).

Il voto finale della prova di superamento dell’esame è determinato dai seguenti punteggi: 10/30 per la parte A) generale del corso; 20/30 per la parte B) monografica del corso.

Strumenti a supporto della didattica

— Traduzioni di fonti

— distribuzione di fotocopie

— presentazioni power-point.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Salvatore Cosentino