70867 - DIAGNOSTICA E DEGRADO DEI MATERIALI LAPIDEI E CERAMICI

Anno Accademico 2022/2023

  • Docente: Natalia Rovella
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: GEO/09
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Natalia Rovella (Modulo 1) Gian Carlo Grillini (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Conservazione e restauro dei beni culturali (abilitante ai sensi del d. lgs n. 42/2004) (cod. 8616)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso, lo studente possiede conoscenze relative alle proprietà dei principali materiali lapidei naturali (pietre) ed artificiali (malte, intonaci, terrecotte e ceramici antichi), alle cause e meccanismi di degrado dei materiali lapidei utilizzati per opere d'arte. In particolare, è in grado di: - conoscere le caratteristiche e la resistenza al degrado delle principali pietre naturali utilizzate per la realizzazione di opere d'arte; - distinguere e classificare cause e manifestazioni del degrado fisico, chimico e biologico dei materiali lapidei; - conoscere le proprietà e i problemi di degrado di malte, intonaci, stucchi, terrecotte architettoniche e dei materiali ceramici impiegati in campo archeologico ed architettonico; - applicare nelle attività di cantiere le Normative UNI 11182.

Contenuti

Principali materiali lapidei naturali (ad es. Marmi, Calcari, Graniti, Tufo) e loro principali caratteristiche minero-petrografiche e fisico-meccaniche che ne motivano il diffuso utilizzo nei Beni Culturali.

Materiali lapidei artificiali (malte, intonaci, laterizi, ceramiche) e loro principali caratteristiche minero-petrografiche: dalla selezione delle materie prime, ai processi produttivi, alla destinazione d’uso.

Descrizione delle principali tipologie di degrado in ambiente subaereo e subacqueo di materiali lapidei naturali ed artificiali. Classificazione delle forme di degrado secondo Norme UNI 11182, glossario ICOMOS, metodo di Fitzner. Approfondimenti sui processi di solfatazione e relativi prodotti quali croste nere e cristallizzazione salina.

Gli effetti del cambiamento climatico sui processi di degrado: sostenibilità e conservazione dei Beni Culturali secondo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. Nello specifico: Goal 11 su città e comunità sostenibili e target 11.4 “rafforzare gli impegni per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo”; Goal 12 target 12.b Sviluppare e applicare strumenti per monitorare gli impatti di sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile...”; Goal 13 lotta al cambiamento climatico.

Applicazione dei metodi analitici minero-petrografici per lo studio e la caratterizzazione specifica delle forme di degrado come microscopia ottica, e diffrattometria a raggi X, FT-IR tramite esperienze pratiche e la presentazione di relativi casi studio.

Testi/Bibliografia

Il materiale didattico e le Slides utilizzate come supporto durante le lezioni saranno disponibili sulla piattaforma Virtuale di Unibo.

Amoroso G., Trattato di Scienza della Conservazione dei Monumenti, Alinea Ed., 2006.

Artioli G., Scientific Methods and Cultural Heritage: an Introduction to the Application of Materials Science to Archaeometry and Conservation Science, Oxford University press, 2010.

Borrelli E., Conservation of Architectural Heritage, Historic Structures and Materials, ICCROM eds., 1999.

Caneva G. et al., La Biologia Vegetale per i Beni Culturali – Vol. I. Biodeterioramento e Conservazione, Nardini Ed., 2007.

Des Barker B. et al., Conservation Science: Heritage Materials, Cambridge Royal Society of Chemistry Ed., 2006.

Hodges H., Artifacts. Duckworth London, ISBN 978-0715623169, 2009.

ICOMOS-ISCS, Illustrated glossary on stone deterioration patterns, 2008.

Ingham J.P., Geomaterials under the microscope, Academic Press, 2013.

Matteini M. e Moles A., Scienza e restauro: metodi di indagine, Nardini Ed., 1984.

Orton C. et al., Pottery in archaeology, Cambridge University Press. ISBN 798-0-521-44597-9, 1993.

Metodi didattici

Il corso prevede lezioni frontali, attività pratiche di esercitazione, e visite a monumenti dove descrivere e mappare le forme di degrado presenti.

In considerazione delle tipologie di attività e metodi didattici adottati, la frequenza di questa attività formativa richiede lo svolgimento di tutti gli studenti dei Moduli 1 e 2 [https://www.unibo.it/it/servizi-e-opportunita/salute-e-assistenza/salute-e-sicurezza/sicurezza-e-salute-nei-luoghi-di-studio-e-tirocinio] e la partecipazione ai Moduli 3 e 4 di formazione specifica sulla sicurezza e salute nei luoghi di studio. Indicazioni su date e modalità di frequenza dei moduli di formazione specifica sono consultabili nella apposita sezione del sito web di corso di studio.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Prova finale orale sulle tematiche affrontate durante il corso e prova pratica sull’identificazione di forme di degrado.

Strumenti a supporto della didattica

PC, laptop e proiettore digitale per presentazioni Power Point e visione di immagini e video da utilizzare nel corso di esercitazioni pratiche sul riconoscimento delle forme di degrado. Campioni di rocce alla scala mesoscopica e campioni in sezione sottile di rocce e lapidei artificiali da osservare mediante microscopio ottico a luce trasmessa polarizzata.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Natalia Rovella

Consulta il sito web di Gian Carlo Grillini

SDGs

Istruzione di qualità Città e comunità sostenibili Consumo e produzione responsabili Lotta contro il cambiamento climatico

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.