70728 - PETROGRAFIA

Anno Accademico 2022/2023

  • Docente: Roberto Braga
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: GEO/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Roberto Braga (Modulo 1) Gian Carlo Grillini (Modulo 2) Francesco Dellisanti (Modulo 3)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 3)
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Conservazione e restauro dei beni culturali (abilitante ai sensi del d. lgs n. 42/2004) (cod. 8616)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso, lo studente ha competenze relative alla genesi, alle strutture ed alla composizione delle principali rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche e conoscenza dei principali marmi, graniti, porfidi e pietre che hanno avuto impiego in tempi storici. In particolare, lo studente è in grado di: - classificare, in base agli schemi classificativi internazionali, i principali litotipi impiegati nei beni culturali; - comprendere, su base mineralogico-petrografica e strutturale, lo stato di freschezza/alterazione di materiali di possibile impiego; - risalire, mediante osservazione diretta di monumenti, alla natura dei materiali e alla loro provenienza.

Contenuti

Che cosa è la petrografia: scopi e metodi di studio.

Che cosa è una roccia: il ciclo delle rocce e i principali processi petrogenetici. Breve richiamo dei principali minerali che formano le rocce.

Rocce magmatiche: caratteristiche dei magmi silicatici, loro cristallizzazione ed evoluzione all'interno (rocce magmatiche intrusive) o sulla superficie (rocce magmatiche effusive) della Terra. Riconoscimento di minerali e strutture su campioni a mano. Classificazione IUGS (diagramma QAPF).

Rocce sedimentarie: suddivisione generale: rocce clastiche, chimiche e biogeniche. Schemi classificativi e riconoscimento di componenti e strutture su campioni a mano.

Rocce metamorfiche: fattori di controllo del processo metamorfico, tipi e gradi di metamorfismo. Schemi classificativi e riconoscimento di minerali e strutture su campioni a mano.

Studio petrografico in laboratorio: richiami sull'utilizzo del microscopio ottico polarizzatore, che cosa è una sezione sottile, riconoscimento dei principali minerali e degli effetti dell'alterazione.

Le normative essenziali:

  • UNI EN 12407: Descrizione petrografica di pietre naturali.
  • UNI EN 12440: Pietre naturali. Criteri per la denominazione.
  • UNI EN 12670: Pietre naturali - Terminologia

I principali lapidei naturali antichi e moderni usati nell'edilizia storica e monumentale.

Rocce magmatiche: Graniti, Tonaliti, Sieniti, Dioriti, Gabbri, Trachiti, Andesiti, Basalti, Porfidi.

Rocce sedimentarie:

di origine clastica: Conglomerati, Brecce, Arenarie, Argille.

di origine chimica: Gessi, Travertini, Alabastri, Calcari.

organogene: Calciruditi, Calcareniti, Calcilutiti.

Rocce metamorfiche: Ardesie, Filladi, Serpentiniti, Marmi, Micascisti, Gneiss, Anfiboliti.

Studio petrografico dei materiali lapidei naturali impiegati per scopo architettonico ed ornamentale nel Mondo egizio, greco, romano e bizantino.

Testi/Bibliografia

Klein C., Philpotts A. (2018) Mineralogia e Petrografia (1a ed. italiana), Bologna, Zanichelli.

Lazzarini L. (2004) Pietre e marmi antichi, Padova, CEDAM.

Metodi didattici

  • Lezioni frontali.
  • Lavoro individuale e di gruppo su lapidei di interesse storico-artistico
  • Eventuali visite guidate a siti di interesse storico-artistico ed architettonico in cui sono messi in opera materiali lapidei naturali.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame alla fine dell'insegnamento vuole verificare

(1) l’acquisizione delle conoscenze di base della petrografia dei materiali lapidei naturali e

(2) la capacità di applicare queste conoscenze alla caratterizzazione di graniti, marmi e pietre impiegati nel patrimonio lapideo antico e moderno.

La verifica dell'apprendimento avviene attraverso una prova pratica di due ore su campioni di lapidei di origine ignea e/o metamorfiche e/o sedimentaria ed una successiva prova orale.

La prova pratica consiste nella stesura di una relazione che ha l’obiettivo di accertare le abilità acquisite nella classificazione e caratterizzazione del materiale lapideo dal punto di vista scientifico-tecnico. Le osservazioni sono svolte su campioni mesoscopici. Il candidato/la candidata potrà fare osservazioni integrative tramite microscopio polarizzatore e sezioni sottili.

Si terrà in particolare considerazione la capacità degli studenti a riconoscere:

  • I principali minerali che formano il lapideo in esame;
  • Le principali strutture e tessiture;
  • Le caratteristiche naturali (ad es.: venature, inclusioni, fratture, patine…) ed artificiali (ad es.: patine derivate da pregressi interventi di conservazione; tipo di finitura superficiale) che influiscono sull’aspetto del lapideo;
  • Il nome petrografico assegnato secondo criteri tecnico-scientifici;
  • La possibile zona di provenienza del materiale lapideo in esame.

La prova pratica, espressa in trentesimi, vale il 50% del voto finale.

Nella prova orale è valutata, oltre alla conoscenza e capacità di comprensione dei concetti base della petrografia, anche la capacità dello studente di spiegare come sono stati conseguiti i risultati della prova pratica.

La prova orale, espressa in trentesimi, vale il 50% del voto finale.

Per la valutazione si terrà anche conto dei seguenti criteri:

  • correttezza della classificazione del materiale lapideo
  • capacità di usare la terminologia specifica;
  • chiarezza nell'esposizione dei contenuti;

L'acquisizione, da parte degli studenti, dell’abilità a riconoscere e a discutere, con spirito critico, i materiali lapidei affrontati a lezione sarà riconosciuta con giudizi fra l’eccellente e l’ottimo.

La conoscenza per lo più mnemonica della materia, capacità di sintesi e di analisi non articolate e/o un linguaggio non sempre appropriato condurranno a giudizi compresi fra il discreto e il sufficiente.

Lacune formative, linguaggio inappropriato, difficoltà nel riconoscimento del materiale lapideo comporteranno una valutazione appena sufficiente in caso di dimostrazione di una minimale base nozionistica, o negativa in caso di carenze importanti.

Strumenti a supporto della didattica

Stazione multimediale di aula

Collezione di lapidei

Stereomicroscopi e Microscopi ottici polarizzatori.

Risorse Web (ad es. Collezione Corsi [http://www.oum.ox.ac.uk/corsi/] )

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Roberto Braga

Consulta il sito web di Gian Carlo Grillini

Consulta il sito web di Francesco Dellisanti