69521 - FORME DELLA SCENA MULTIMEDIALE (1) (LM)

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Enrico Pitozzi
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Discipline della musica e del teatro (cod. 8837)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: - possiede un quadro completo delle teorie estetiche e delle strategie d'integrazione tecnologica in atto sulla scena performativa, oltre alle relazioni con la sperimentazione in ambito sonoro. Partendo dall'analisi di opere rappresentative e dalla discussione delle principali posizioni teorico-critiche nazionali e internazionali, lo studente: - acquisisce gli strumenti metodologici per inscrivere le pratiche contemporanee in una prospettiva di continuità e rotture con il quadro storico della disciplina in oggetto. Sul piano delle competenze, tali conoscenze forniscono allo studente: - strumenti analitici da applicare in ambito formativo, saggistico, critico-giornalistico; - strumenti analitici da applicare in ambito di programmazione, progettazione e cura di specifici eventi spettacolari - teatrali e coreografici - legati all'utilizzo delle tecnologie e dei nuovi media.

Contenuti

Piano lezioni

15 novembre – 15 dicembre 2021

Giorni:

Lunedì 09h-11h

Martedì 09h-11h

Mercoledì 09h-11h

Aula Dioniso – Via barberia 4

Titolo del corso: Estendere la percezione

Non possiamo definire presente solo ciò che si avverte con i sensi. Per rilevare queste presenze – tutte quelle entità che agiscono al limite del potere di risoluzione degli organi sensoriali – occorre sviluppare una strategia che le renda visibili e udibili. Questa constatazione introduce una riflessione sul rapporto tra arte e scienza: ogni opera d'arte che coinvolge la tecnologia chiarisce i limiti della percezione umana e contemporaneamente permette di estenderla. In altri termini, la tecnologia, prima di essere uno strumento, è una forma del pensiero: essa permette di rendere visibile e udibile ciò che non lo è ancora. A partire da un’indagine che intreccia i saperi legati al corpo, alla percezione e alle tecnologie sulla scena performativa contemporanea, il corso intende definire la cornice estetica delle nozioni di ambiente immersivo e di corporeità estesa.

Per ciò che riguarda gli ambienti immersivi andremo ad analizzare il modo in cui alcune pratiche pensano la scena come un dispositivo in grado di immergere lo spettatore in un’ambiente audiovisiva, che lo rende consapevole delle strategie percettive da lui messe in opera. Per fare questo andremo ad approfondire i lavori dei giapponesi Dumb Type e di Shiro Takatani realizzati in collaborazione con i compositori e sound artists Ryoji Ikeda e Ryuichi Sakamoto.

Se questa è la prima declinazione attorno alla quale ci muoviamo, la seconda mette in gioco, nello specifico, la relazione tra il corpo e la tecnologia, sia visiva che sonora, là dove quest’ultima è pensata come dispositivo atto ad esplorare ed estendere la percezione – e dunque l’immaginario – dei danzatori e degli attori (biofeedback), permettendo loro di elaborare partiture gestuali inedite. Svilupperemo queste argomentazioni attraverso l’analisi dei processi di creazione elaborati da William Forsythe, da Ginette Laurin, da Cindy Van Acker e da altri. Le due linee d’indagine qui esposte troveranno una loro sintesi nella nozione operativa di composizione. Adottando questa espressione, intendiamo portare l'attenzione su di una particolare dimensione della scena, il cui dispositivo è composto da una serie di variazioni infinitesimali – tecnologicamente mediate – che influenzano in modo latente la percezione del performer e dello spettatore.

Testi/Bibliografia

Testi/Bibliografia

1)- E. Quinz, Il cerchio invisibile, Milano, Mimesis, 2015.

2)- P. Eckersall, E. Scheer and F. Shintaro (edited by), The Dumb Type Reader, Copenhagen, Museum Tusculanum Press, 2017.

3)- I. Choinière, E. Pitozzi, A. Davidson, Through the Prism of the Senses: Mediation and New Realities of the Body in Contemporary Performance Technology, Cognition and Emergent Research-Creation Methodologies, Bristol, BETWEEN Intellect Ltd, 2019.

Per gli studenti non frequentanti l'esame consiste in un colloquio orale sui testi in bibliografia

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E. Pitozzi, Magnetica. La composizione coreografica di Cindy Van Acker / La composition chorégraphique de Cindy Van Acker / The choreographic composition of Cindy Van Acker, Macerata, Quodlibet, 2015.

Metodi didattici

Lezioni frontali, con analisi e approfondimento dei concetti trattati, analisi guidate delle opere audiovisive della scena teatrale, coreografica e installativa.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La valutazione del corso avverrà secondo i modi, i tempi e le direttive stabilite dal corso di studi. Si baserà su un colloquio orale; lo studente potrà, inoltre, concordare con il docente una tesina scritta riguardante argomenti legati allo svolgimento del corso. L'elaborato dovrà essere di circa 10 cartelle, da consegnare una settimana prima dell'appello nel quale si intende sostenere l'esame.

Nella valutazione della prova si terrà conto, in particolare, della capacità dello studente di sapersi orientare all'interno del materiale bibliografico d'esame al fine di trarre le informazioni utili che gli permetteranno di illustrare temi e problemi e di saperli collegare tra loro.

Si valuteranno quindi:

- La padronanza dei contenuti

- La capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti

- La capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica, un’ottima padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (30 e lode e 30).

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi e una loro lettura critica, una buona padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di buoni (29-27).

Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete (26-24).

Lacune formative e/o linguaggio poco preciso – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti sufficienti (23-21).

Lacune formative e/o linguaggio impreciso – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti appena sufficienti (20-18).

Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici saranno valutati negativamente (<18).

Strumenti a supporto della didattica

Materiali audiovisivi, archivi digitali, piattaforme e siti web.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Enrico Pitozzi