30649 - LETTERATURA INGLESE 2 (LM)

Anno Accademico 2018/2019

  • Docente: Gino Scatasta
  • Crediti formativi: 9
  • SSD: L-LIN/10
  • Lingua di insegnamento: Inglese
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Letterature moderne, comparate e postcoloniali (cod. 0981)

Conoscenze e abilità da conseguire

Lo studente possiede conoscenze approfondite sulla storia della letteratura inglese moderna, con particolare attenzione al rapporto tra i testi letterari e il contesto storico, artistico e linguistico. Possiede elevate capacità di comprensione e di analisi critica delle specificità culturali dell'area studiata. Conosce e sa utilizzare le metodologie pratiche per l’analisi e l'interpretazione del testo letterario. E' in grado di elaborare analisi complesse e di formulare riflessioni autonome su tematiche di ricerca specifiche

Contenuti

Il mito di Londra: il sogno di una città

Come si costruisce una città attraverso la letteratura? In che rapporto sta la città reale con quella letteraria? E in particolare come si è costruito il mito di Londra, se un tale mito esiste davvero, attraverso le narrazioni che nel Novecento sono state scritti su di essa, in essa, attraverso di essa? E come è legata la Londra letteraria alla città reale? E ancora, in che rapporto sta il mito della città novecentesca rispetto alle rappresentazioni della stessa città in passato?

Si cercherà di rispondere a queste domande analizzando alcuni romanzi di scrittrici e scrittori del Novecento nei quali la città di Londra, o parti di essa, diventano personaggi o addirittura protagonisti delle narrazioni.

Testi/Bibliografia

Testi primari:

Soho: Joseph Conrad, The Secret Agent (1907)

West End: Virginia Woolf, Mrs Dalloway (1925)

Mayfair: Evelyn Waugh, Vile Bodies (1930)

Kensington: Pamela L. Travers, Mary Poppins (1934) 

Jean Rhys, Voyage in the Dark (1934)

NW10: Colin MacInnes, Absolute Beginners (1959)

Fitzrovia: Julian MacLaren-Ross, Memoirs of the Forties (1965) 

East End: Nell Dunn, Poor Cow (1967)

Sobborghi: Julian Barnes, Metroland (1980)

East End: Peter Ackroyd, Dan Leno and the Limehouse Golem (1994)

Underground: Neil Gaiman, Neverwhere (1996)

Zadie Smith, White Teeth (2000)

Chelsea: James Ballard, Millennium People (2003)

Sobborghi: James Ballard, Kingdom Come (2006)

 

Testi critici:

P. Ackroyd, “Introduction”, in T. Wright, ed. by, A Traveller’s Companion to London, London, Robinson, 2004, pp. xxxvii-li

S. Albertazzi, In questo mondo, Roma, Meltemi, 2006, pp. 17-52 e 89-107

M. Coverley, “Introduction”, in London Writing, Harpenden, Pocket Essentials, 2005, pp. 9-27

S. Johnson, “Complessità urbana e intreccio romanzesco”, in F. Moretti, a cura di, La cultura del romanzo, Torino, Einaudi, 2001, pp. 727-745

B. Pike, The Image of the City in Modern Literature, Princeton, Princeton University Press, 1981, pp. 3-26, 33-37

G. Scatasta, “Fitzrovia” e “Julian MacLaren-Ross, il re di Fitzrovia”, in Fitzrovia, o la Bohème a Londra, Bologna, Il Mulino, 2018, pp. 69-132 e 192-202

 

 

 

Gli studenti dovranno leggere cinque romanzi e i testi critici indicati.

Metodi didattici

Lezioni frontali

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame consiste in un colloquio orale. Il colloquio orale intende valutare le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente, il quale sarà invitato a confrontarsi con i testi affrontati durante il corso. Particolarmente valutate saranno le capacità dello studente di sapersi muovere all'interno delle fonti e del materiale bibliografico al fine di saper individuare in essi le informazioni utili che gli permettano di illustrare gli aspetti ed ambiti culturali propri della disciplina. Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiunta alla loro utilizzazione critica, la dimostrazione del possesso di una padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza. La conoscenza per lo più meccanica e/o mnemonica della materia, capacità di sintesi e di analisi non articolate e/o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete; lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame - condurranno a voti che non supereranno la sufficienza. Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso non potranno che essere valutati negativamente.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Gino Scatasta