30578 - ICONOGRAFIA TEATRALE (1) (LM)

Anno Accademico 2020/2021

  • Docente: Silvia Mei
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Lo studente al termine del corso conosce l'iconografia teatrale come metodologia e i principali interventi critici sulla disciplina; ha familiarità con le più importanti immagini del teatro; è consapevole della loro qualità di testo culturale e dunque della loro "parzialità" e dei loro limiti, ma anche della loro straordinaria e insostituibile funzione nella storiografia del teatro. Lo studente sa riconoscere, descrivere e commentare le più importanti e significative immagini di teatro in rapporto ai più importanti movimenti storici e culturali; sa contestualizzarle e "demistificarle" in rapporto al loro autore; sa anche organizzarle in un percorso orientato.

Contenuti

IL LABORTORIO DEI CORPI: SOCIETÀ E SPETTACOLO NELLA PARIGI FIN DE SIÈCLE

Il corso si propone di trattare, secondo una prospettiva culturale, le pratiche artistiche del café-concert parigino nella dorata stagione della Belle Époque (1870-1914).

L’evoluzione dei costumi, la moda, le arti visive e le scienze moderne contribuiranno a una comprensione globale dei fenomeni di questo genere “minore”, utili a istituire legami tra arti performative, nuove patologie e trasformazioni sociali negli ultimi vent’anni del XIX secolo.

In tal senso la spettacolarità del caf’ conc’ sarà interrogata attraverso le rappresentazioni iconografiche e la produzione letteraria del tempo, con particolare attenzione ai suoi protagonisti – Aristide Bruant, Yvette Guilbert, Jane Avril, La Goulue, Loïe Fuller, Polaire, Chocolat, tra gli altri – di cui verrà tracciato un profilo artistico e la cui performatività sarà indagata incrociando differenti fonti: visive (manifesti, vignette, cartelloni pubblicitari, caricature, opere pittoriche, fotografie), letterarie (memorie autobiografie, interventi giornalistici, testimonianze, testi delle canzoni), musicali (incisioni, registrazioni audio), cinematografiche, sia coeve che successive al periodo in questione.

Emblematici di una società degenerata e malata, molti di questi celebri artisti erano legati a esponenti della medicina e delle scienze sociali fine secolo (da Jean Charcot a Sigmund Freud a Max Nordau della scuola lombrosiana) mentre le loro performance erano oggetto di articoli entusiastici per la loro modernità seppur spesso sottoposte a interventi censori. Queste esibizioni verranno affrontate anche in relazione alle iniziative coeve di teatralizzazione della malattia (tra le altre, la scena dell’isteria nella clinica della Sâlpetrière) e di spettacolarizzazione di bizzarrie (ipnosi, mesmerizzazioni, sonnambulismo etc.), cosa che permette di riconoscere nel café-concert lo specchio di una società in trasformazione ma anche il laboratorio di una nuova estetica e sensibilità che apre la strada al Novecento e alle Avanguardie.

 

Inizio corso: lunedì 1 febbario 2021, ore 15-17.

Testi/Bibliografia

Per sostenere l’esame è richiesto lo studio dei seguenti testi:

1. Silvia Mei, Drammaturgie dello sguardo. Studi di iconografia dello spettacolo, Edizioni di Pagina, Bari, 2020.

2. dispensa a cura della docente (il dossier sarà reso disponibile alla fine del corso e scaricabile in formato pdf dalla piattaforma Insegnamenti online).

3. appunti delle lezioni.

Gli studenti non frequentati (coloro che non abbiano seguito il 70% delle lezioni) sostituiranno il punto 3 col seguente volume:

- Silvia Mei, Essere artista. Eleonora Duse e Yvette Guilbert: storia di un’amicizia, Editoria & Spettacolo, Spoleto 2018.

Metodi didattici

Lezioni frontali perlopiù basate sull'analisi di documenti iconografici proiettati durante il corso.

Approfondimenti e letture critiche sarano caricate e indicate sulla piattaforma IOL dell'insegnamento.

Le lezioni saranno integrate da alcuni appuntamenti (in corso di definizione), sul tema dell'immaginario nevrosico nella cultura del XIX secolo. Le giornate di studio saranno comunicate all'inizio del corso nella sezione Avvisi del sito web della docente e attraverso le liste di distribuzione.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova finale consiste in un colloquio orale sugli argomenti trattati a lezione e sulla bibliografia d’esame.

Il colloquio orale è teso a verificare l’acquisizione di nozioni storiche relative agli argomenti del corso e la capacità di sapersi orientare all'interno delle fonti e del materiale bibliografico d'esame, al fine di trarre le informazioni utili che permetteranno al candidato di illustrare temi e problemi e di saperli collegare tra loro.

Particolarmente valutate saranno le capacità del candidato: 1) di sapersi orientare all’interno del periodo storico affrontato durante il corso; 2) di collegare i vari contributi raccolti nella dispensa e di valutarne l’impostazione metodologica; 3) di riconoscere, analizzare e commentare con pertinenza i documenti iconografici proposti a lezione; 4) di acquisire un linguaggio specialistico, legato alla metodologia di investigazione iconografica; 5) di saper approntare autonomamente un discorso di contestualizzazione e analisi di un’immagine riferibile al teatro.

Gli studenti non frequentanti sosterranno un esame orale che consiste: - nell’accertamento della conoscenza critica del materiale bibliografico, e che include l’analisi delle differenti metodologie applicate; - nell’acquisizione del linguaggio specifico; - nella verifica della capacità di orientarsi all’interno del periodo storico di riferimento.

Strumenti a supporto della didattica

Presentazioni in Power Point; documenti audiovisivi; archivi digitali; piattaforme e siti web.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Silvia Mei

SDGs

Parità di genere

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.