30443 - ARCHEOLOGIA MUSICALE

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Donatella Restani
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea Magistrale in Beni archeologici, artistici e del paesaggio: storia, tutela e valorizzazione (cod. 9218)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso introduce alla conoscenza dei principali eventi e questioni riguardanti le culture musicali del mondo antico, con particolare attenzione al Mediterraneo. Al termine del corso lo studente acquisisce i fondamenti metodologici della disciplina e li sa applicare criticamente alla contestualizzazione di testi, immagini, strumenti musicali e altri oggetti sonori .

Contenuti

Prima parte

I contenuti generali riguardano: la storia della disciplina, le tipologie di fonti, i modi della trasmissione del sapere musicale, il concetto di evento sonoro, gli aspetti della cultura musicale materiale rispetto alle rappresentazioni verbali e visuali degli eventi sonori, le metodologie e i principali strumenti bibliografici.

Si analizzeranno alcuni saggi metodologici, scelti come esemplari delle  differenti prospettive in cui l'archeologia musicale è considerata da archeologi, filologi, musicologi, etnomusicologi e antropologi e biologi.

Infine particolare attenzione sarà dedicata ai fenomeni di circolazione, contaminazione e ibridazione degli strumenti musicali e delle pratiche musicali delle differenti culture musicali del Mediterraneo antico. Si rifletterà infine sul fenomeno della globalizzazione del mondo antico in prospettiva musicologica.

Seconda parte

Musica, statue e memoria nelle culture del Mediterraneo antico.

Gli studenti saranno guidati a riconoscere e ad approfondire il significato della presenza di eventi sonori e di iconografia musicale,  riguardanti le descrizioni delle statue nei seguenti testi greci e latini: 

Plinio il Vecchio, Storia naturale, libri 34-37;

Pausania, Guida alla Grecia, passim;

Anthologia Palatina, passim;

Cassiodoro, Varie, VII, 13.

Per gli studenti partecipanti alle lezioni, l'esercitazione individuale verterà sulla presentazione di una statua con caratteristiche sonore o con iconografia musicale. Da tale argomento inizierà l'esame orale. 

                                

Testi/Bibliografia

Bibliografia:

Prima parte

E. Rocconi (a cura di), I suoni perduti. Musica ed eventi sonori in Grecia e a Roma, Milano, 2013.

D. Castaldo, Introduzione all'archeologia musicale, "Il Saggiatore musicale", 22, 2015, pp. 97-109.

E. Hickmann, s.v. «Archaeomusicology», in Grove Dictionary of Music and Musicians, I, 2001, pp. 848-854.

D. Restani, La musica del mondo antico, «La Nuova Secondaria», 9, 2018, pp. 71-73.

Un testo a scelta tra i seguenti:

E. Poehlmann, Excavation, Dating and Content of Two Tombs in Daphne, Odos Olgas 53, Athens,"Greek and Roman Musical Studies", 1, 2013, pp. 7-24; 

S. Psaroudakes, The Daphnē Aulos, "Greek and Roman Musical Studies", 1, 2013, pp. 93-121

C. Terzes, The Daphnē Harp, "Greek and Roman Musical Studies", 1, 2013, pp. 123-149.

E. Lygouri-Tolia,Two Burials of 430 B.C. in Daphne, Athens: Their Topography, and the Profession of the So-Called ‘Poet’ in Tomb 2, "Greek and Roman Musical Studies", 2, 2014, pp. 3-22:

D. Restani, D. Castaldo, A. Rodà, P. Dessì, Che suono avevano gli strumenti musicali degli antichi? Un progetto di ricerca e valorizzazione per lo strumento a fiato di età romana del Museo civico di Belriguardo, in: Taxidia: scritti dal mondo per Fede Berti, (“MOUSAI: Laboratorio di archeologia e storia delle arti”), Pisa, ETS, pp. 327-336.

L. Beccacece, P. Abondio, E. Cilli, D. Restani, L. Donati, Human Genomics and the Biocultural Origin of Music, «International Journal of Molecular Sciences», vol. 22 (10), pp. 1-17. DOI:10.3390/ijms22105397- ISSN:1422-0067 [https://cris.unibo.it/preview-item/599717?queryId=mysubmissions&]

Seconda parte

Un testo a scelta tra i  seguenti:

D. Restani, «Ho udito Memnon»: una pagina (ritrovata) di storia della musica dei Greci, «Musica e Storia», IX, pp. 377-401.

D. Restani, I miti della musica nella Grecia antica, in J.-J. Nattiez, M. Bent, R. Dalmonte, M. Baroni ed., Musica e culture, Enciclopedia della musica, III, Torino, Einaudi, pp. 148-166.

D. Restani, Musica per governare. Alessandro, Adriano, Teoderico, Ravenna, Longo, 2004, capp. 2-3.

Alla fine del corso, tutti i materiali del corso saranno a disposizione sulla piattaforma Virtuale, dove si trovano anche le modalità specifiche di preparazione dell'esame, per gli studenti sia frequentanti sia non frequentanti.

Gli studenti frequentanti riceveranno specifiche indicazioni di lettura durante il corso e saranno seguiti nell'esercitazione individuale.

Gli studenti non frequentanti leggeranno la bibliografia relativa alla prima parte del corso e la integreranno con i video seguenti: 

Rediscovering Ancient Greek Music (Oxford, 2017)

Patrimonio musicale dei popoli del mondo antico, I parte
Patrimonio musicale dei popoli del mondo antico, II parte
Patrimonio musicale dei popoli del mondo antico, III parte

Agli studenti stranieri non frequentanti si consiglia di prendere contatto con la docente almeno un mese prima dell'esame.

 

Metodi didattici

Lettura e analisi di testi e di immagini. Visite guidate tematiche ad alcuni Musei archeologici e ad eventuali esibizioni temporanee significative per la disciplina. Partecipazione a giornate di studi e conferenze.

Gli studenti frequentanti potranno essere seguiti in esercitazioni individuali.

Per iniziare a raccogliere la sfida dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS) si favoriranno metodi che stimolino le competenze attraverso l’apprendimento attivo. Pertanto lo studente sarà messo a contatto con differenti strategie di ricerca che implicano conoscenze interdisciplinari.

Gli studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al Docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.

Servizio per gli studenti con disabilità e con DSA

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame consiste in un colloquio orale per valutare le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente. L'esame verterà su entrambe le parti: "Prima Parte" e "Seconda Parte". Per gli studenti frequentanti è prevista l'esposizione della ricerca individuale come prima parte dell'esame. Nella valutazione della prova si terrà conto, in particolare, della capacità dello studente di sapersi orientare all'interno delle fonti e del materiale bibliografico d'esame al fine di trarre le informazioni utili che gli permetteranno di illustrare temi e problemi e di saperli collegare tra loro.

Si valuteranno quindi: la padronanza dei contenuti, la capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti, la capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata. Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica, una buona padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza.

Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete.

Lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti che non supereranno la sufficienza.

Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso saranno valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

Uso di pc con videoproiettore, strumenti di riproduzione del suono, video.

Durante l'anno è prevista la possibilità di incontri, lezioni seminariali con docenti di università straniere e visite guidate a musei o raccolte archeologiche con strumenti e iconografie musicali nell'ambito dei progetti "Vedere i suoni" e "RIMAnt".

Inoltre gli studenti frequentanti potranno essere seguiti in esercitazioni individuali.

Gli studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al Docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.

Servizio per gli studenti con disabilità e con DSA

Tutti gli studenti potranno acquisire ulteriori 2 CFU nell'ambito del LABORATORIO DIDATTICO DI ARCHEOLOGIA MUSICALE (MusicArcheoLab).

Docente responsabile: prof.ssa Donatella Restani; in collaborazione con: prof.ssa Daniela Castaldo (Università del Salento), PhD Paolo Bonora, PhD Giovanna Casali, Dott.ssa Alessia Zangrando (Università di Bologna).

Obiettivi: Il progetto didattico del Laboratorio di Archeologia musicale si propone la realizzazione di progetti scientifici, a carattere didattico e divulgativo, per la valorizzazione e la fruizione dei beni musicali di età antica, in prevalenza conservati nei musei di vario tipo: archeologici, degli strumenti musicali o generalisti.

Programma: Le attività di quest’anno riguarderanno l’implementazione del database “Repertorium Instrumentorum Musicorum Antiquorum (RIMAnt) / Repertorio degli strumenti musicali antichi”, sulla piattaforma Heurist, “a free, open-source database platform”, allestita presso il CNRS di Strarsbourg, attraverso la scheda RIMAnt. 

Gli obiettivi annuali del Laboratorio saranno i seguenti:

Le attività di quest’anno riguarderanno l’implementazione del database “Repertorium Instrumentorum Musicorum Antiquorum (RIMAnt) / Repertorio degli strumenti musicali antichi”,sulla piattaforma Heurist, “a free, open-sourcedatabaseplatform”, allestita presso il CNRS di Strarsbourg, attraverso la scheda RIMAnt.

Gli obiettivi annuali del Laboratorio saranno i seguenti:

- riflessione sulla necessità di prendere in considerazione un patrimonio musicale sinora misconosciuto per la musicologia e l’archeologia, ma anche per gli altri studi sui beni culturali;

- riflessione sulle problematiche collegate alla terminologia degli strumenti e alla loro classificazione;

- riflessione sui campi della scheda RIMAnt per la catalogazione degli strumenti;

- conoscenza di Zotero e (eventuale) ripulitura della bibliografia tematica raccolta;

- utilizzo del catalogo basato su Heurist, immissione dati e verifica funzionale;

- immissione di dati nel database e relativa verifica di funzionamento.

Numero max di studenti: 10, di cui 5 per la LM5

Periodo di svolgimento: 31 gennaio, 7 e 14 febbraio, 13 marzo 2024, dalle 14 alle 16

Didattica laboratoriale: sono previsti almeno 3 incontri (uno al mese) di 2 ore ciascuno e un seminario finale, per un totale 8/10 ore. 

Modalità di accesso: invio di una mail alla docente responsabile donatella.restani@unibo.it

Luogo di svolgimento: in presenza e online.

Bibliografia di base:

E. Rocconi (a cura di), I suoni perduti. Musica ed eventi sonori in Grecia e a Roma, Milano, 2013.

D. Castaldo, Introduzione all'archeologia musicale, "Il Saggiatore musicale", 22, 2015, pp. 97-109.

E. Hickmann,s.v.«Archaeomusicology», in Grove Dictionary of Music and Musicians, I, 2001, pp. 848-854.

D. Restani,La musica del mondo antico, «La Nuova Secondaria», 9, 2018, pp. 71-73.


Link ad altre eventuali informazioni

http://moisasociety.org

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Donatella Restani

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