30443 - ARCHEOLOGIA MUSICALE

Anno Accademico 2018/2019

  • Docente: Donatella Restani
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea Magistrale in Beni archeologici, artistici e del paesaggio: storia, tutela e valorizzazione (cod. 9218)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso introduce alla conoscenza dei principali eventi e questioni riguardanti le culture musicali del mondo antico, con particolare attenzione al Mediterraneo. Al termine del corso lo studente acquisisce i fondamenti metodologici della disciplina e li sa applicare criticamente alla contestualizzazione di testi, immagini, strumenti musicali e altri oggetti sonori .

Contenuti

Prima parte

Cenni di storia della disciplina,

le tipologie di fonti,

i modi della trasmissione del sapere musicale,

il concetto di evento sonoro,

le metodologie, i principali strumenti bibliografici.

Analisi di alcuni saggi metodologici sulle differenti prospettive in cui l'archeologia musicale è considerata da archeologi, filologi, musicologi, etnomusicologi e antropologi.

Seconda parte

Musica e materialità: come il mondo materiale può fornire informazioni sugli usi musicali dei Greci e dei Romani. L'iconografia, i contesti archeologici e gli strumenti musicali da essi provenienti, i testi saranno considerati i mezzi attraverso cui si ottengono informazioni sugli aspetti materiali della musica.

Si cercheranno risposte ai quesiti seguenti:

  • Quali sono i rapporti tra arti visive e rappresentazione dei musicisti?
  • Quali sono i diversi materiali su cui è rappresentata la musica?
  • In quali contesti si trovano rappresentazioni di strumenti musicali o di musicisti?
  • Come erano fabbricati gli strumenti musicali?
  • In che modo i testi si rapportano alla presenza materiale della musica e dei musicisti?
  • Quali differenze ci sono tra la rappresentazione visuale e quella testuale della musica e dei musicisti?
  • Quali sono i limiti dell'uso dell'evidenza iconografica e archeologica?

 

Periodo del corso: I semestre - Inizio corso: Lunedì 12 novembre 2018, ore 13.

Sede d'insegnamento: Ravenna, palazzo Corradini, via Mariani, 5 – aula 2

tel.: 0544 936911 http://www.cbc.unibo.it/Beni+Culturali/default.htm

Testi/Bibliografia

D. Restani, La musica del mondo antico, «La Nuova Secondaria», 9, 2018, pp. 71-73.

D. Castaldo, Musiche dell'Italia antica. Introduzione all'archeologia musicale, Bologna, Ante Quem, 2012.

Musica, in La Grande Storia: L'Antichità, Grecia, 8, a cura di U. Eco, Encyclomedia - Corriere della Sera, 2011, pp. 360-543; Roma, 13, pp. 278-383.

Etnomusicologia storica del mondo antico. Per Roberto Leydi, a cura di D. Restani , Ravenna, Longo, 2006, pp. 1-62.

Agli studenti italiani non frequentanti è richiesto di integrare la lettura dei testi indicati in bibliografia con il volume seguente:

M.L. West, La musica greca antica (1992), trad. it., Milella, Lecce, 2007.

Agli studenti stranieri saranno eventualmente proposti testi in lingua inglese, es.: M.L. West, Ancient Greek Music, Oxford, 1992, pp. 1-128, 277-fine, e articoli.

Agli studenti stranieri non frequentanti si consiglia di prendere contatto con il docente almeno un mese prima dell'esame.

 

Metodi didattici

Lettura e analisi di testi e di immagini. Visite guidate tematiche ad alcuni Musei archeologici e ad eventuali esibizioni temporanee significative per la disciplina. Partecipazione a giornate di studi e conferenze.

Gli studenti frequentanti potranno essere seguiti in esercitazioni individuali.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame consiste in un colloquio orale per valutare le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente. L'esame verterà su entrambe le parti: "Parte introduttiva" e "Parte speciale". Per gli studenti frequentanti è previsto un lavoro individuale da esporre in forma seminariale durante le ultime lezioni del corso: a ogni studente sarà assegnata una fonte (testo o immagine) da analizzare alla luce delle indicazioni metodologiche fornite durante le lezioni. Nella valutazione della prova si terrà conto, in particolare, della capacità dello studente di sapersi orientare all'interno delle fonti e del materiale bibliografico d'esame al fine di trarre le informazioni utili che gli permetteranno di illustrare temi e problemi e di saperli collegare tra loro.

Si valuteranno quindi: la padronanza dei contenuti, la capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti, la capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata. Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica, una buona padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza. Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete. Lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti che non supereranno la sufficienza. Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso saranno valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

Uso di pc con videoproiettore, strumenti di riproduzione del suono, video.

Durante l'anno è prevista la possibilità di incontri, lezioni seminariali con docenti di università straniere e visite guidate a musei o raccolte archeologiche con strumenti e iconografie musicali nell'ambito del progetto "Vedere i suoni". Inoltre gli studenti frequentanti potranno essere seguiti in esercitazioni individuali.

Tutti gli studenti potranno acquisire ulteriori 2 CFU nell'ambito del Laboratorio didattico di Archeologia musicale (MusicArcheoLab).

Responsabile: prof.ssa Donatella Restani

Altri addetti: prof.ssa Daniela Castaldo (Università del Salento), dott. Paolo Bonora e dott.ssa Giovanna Casali (Università di Bologna)

In collaborazione con: Laboratorio di Beni Musicali, Dipartimento di Beni Culturali, Università di Bologna e Dipartimento di Beni Culturali, Università del Salento

Il progetto didattico del Laboratorio di Archeologia musicale si propone la realizzazione di progetti scientifici, a carattere didattico, per la valorizzazione e la fruizione dei beni musicali di età antica, in prevalenza conservati nei musei archeologici o nelle sezioni dedicate di musei generalisti.

Nell’a.a. 2018-19 l’attività del Laboratorio riguarderà la messa a punto del Repertorio digitale degli strumenti musicali antichi /Repertorium electronicum Instrumentorum Musicorum Antiquorum (RIMANT).

Esso si pone i seguenti obiettivi:

- Completamento del censimento delle testimonianze archeologiche relative agli strumenti musicali dell’antichità greca e romana presenti nei musei italiani (VI sec. a.C.-III d.C.);

- raccolta e studio delle fonti e della documentazione bibliografica relativa;

- messa a punto del database.

Avviato da circa un lustro, il primo censimento degli strumenti musicali di età antica presenti nei musei italiani, ha riguardato soprattutto i musei delle regioni centrali, meridionali e della Sicilia. Esso ha permesso di individuare circa 50 reperti archeologici, in particolare casse di risonanza di antiche lyrai costituite da carapaci di tartaruga, frammenti di aulos in bronzo, legno, osso e avorio, campanelli e cimbali di bronzo, sonagli di terracotta e osso. I risultati sono provvisori e si pensa che un’indagine più approfondita possa permettere di risalire ad altri reperti.

Link ad altre eventuali informazioni

http://moisasociety.org

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Donatella Restani