29942 - STORIA DELLA LINGUA GRECA (1) (LM)

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Stefano Caciagli
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-FIL-LET/02
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente conosce in modo approfondito le tappe essenziali della lingua greca nella sua diacronia, dall'età arcaica alla formazione di quella "lingua comune" che porterà al greco moderno. Conosce i concetti fondamentali per collocare storicamente un testo o un documento greco. Possiede le competenze metodologiche per analizzare un testo o un documento greco dal punto di vista storico-linguistico.

Contenuti

1) Il lessico della reciprocità nel mondo antico: il campo semantico di φιλία. Si affronterà uno studio diacronico di questo termine attraverso la lettura di diversi passi tratti dall'epica arcaica, dalla poesia detta 'lirica', dalla tragedia, dalla commedia, dalla prosa e dalla κοινή.

2) Complementi di storia della lingua greca: la lingua omerica, dei lirici, della tragedia, della commedia, della prosa ionico-attica e della κοινή.

Testi/Bibliografia

a) Riguardo alla reciprocità, oltre agli appunti delle lezioni e ai materiali che saranno di volta in volta forniti, si richiede la lettura di E. Benveniste, Il vocabolario delle istituzioni indoeuropee, trad. it. Torino 1976 (ed. fr. 1969), 47-90, 246-277 e J. Taillardat, Φιλότης, πίστις et foedus, «REG» XCV (1982) 1-14. Si segnalano inoltre A.W.H. Adkin, Friendship and sefl-sufficientty in Homer and Aristote, CQ XIII (1963) 33-45, H.J. Kakridis, La notion de l’amitié et de l’hospitalité chez Homère, Thessaloniki 1963, M. Mauss, Saggio sul dono, trad. it. Torino 1965 [ed. fr. «Année Sociologique» n.s. I (1923/1924) 30-186], E. Scheid-Tissinier, Les usages du don chez Homère, Nancy 1994, R. Seaford, Reciprocity and Ritual. Homer and Tragedy in the Developing City-State, Oxford 1994, D. Konstan, Friendship in the Classical World, Cambridge 1997, Ch. Gill-N. Postlethwaite-R. Seaford (edd.), Reciprocity in Ancient Greece, Oxford 1998 e G. Pironti, Entre ciel et terre. Figures d'Aphrodite en Grèce ancienne, Liège 2007.

b) Riguardo alla storia delle lingue letterarie, oltre agli appunti delle lezioni e ai materiali che saranno di volta in volta forniti, si richiede la lettura di A. Meillet, Lineamenti di storia della lingua greca, trad. it. Torino 20033 per quanto concerne le lingue letterarie. Si segnalano inoltre O. Hoffmann-A. Debrunner-A. Scherer, Storia della lingua greca, trad. it. Napoli 1969, L.R. Palmer, Greek Language, London 1980 e A.C. Cassio (ed.), Storia delle lingue letterarie greche, Firenze 20162. Per la morfologia, si faccia riferimento a P. Chantraine, Morphologie historique de la langue grecque, Paris 19612 e, L. Heilmann, Grammatica storica della lingua greca, Torino 1963.

Metodi didattici

Le lezioni saranno principalemente di tipo frontale, in particolar modo riguardo alla parte istituzionale del corso relativa alle principali caratteristiche delle lingue letterarie della Grecia antica. Più seminariale sarà la sezione che prevederà la lettura commentata di passi relativi alla φιλία.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova di esame consisterà in un colloquio in cui, da una parte, verrà accertata la capacità di tradurre e commentare i passi affrontati a lezione e, dall’altra, saranno verificate le conoscenze relative alle caratteristiche delle lingue letterarie della Grecia antica.

Il massimo dei voti prevede risposte precise e complete: la valutazione per conoscenze teoriche e capacità di traduzione ed esegesi dei testi eccellenti sarà 30L; ottime 30-29; molto buone 28-27; buone 26-25 ; discrete 24-22; più che sufficienti 21-20; sufficienti 19-18.

Strumenti a supporto della didattica

PC, fotocopie, IOL, Power point

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Stefano Caciagli