27110 - STORIA DELLA REGIA

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Giacomo Pedini
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-ART/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 0956)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: - conosce la storia delle teorie e delle poetiche che hanno attraversato lo spettacolo nel Novecento, con particolare attenzione agli elementi che concorrono a definire la nozione di regia e ai suoi protagonisti; - possiede competenze sugli strumenti di conoscenza storici e teorici per leggere e analizzare uno spettacolo nell'insieme delle sue componenti sceniche.

Contenuti

Figlia postrema dell'età moderna, il cui emergere o nascere è oggetto aperto di dibattito, parzialmente risolto via via a seconda delle differenti maniere in cui essa stessa può essere letta – che variano dall'arte della fabbrica all'affermazione del primato della scena sulla pagina (non senza però essere prima passata dalla strenua difesa del volere drammaturgico di contro al predominio grandattorico) –, la regia elabora la sua storia nell'arco dello sfaccettato e folgorante XX secolo, consegnandosi a noi ancora come una viva nebulosa di pratiche sceniche così come di rilevanti accelerate teoriche. Difficile è dunque scindere la storia della regia da quella teatrale tout court, almeno degli ultimi centocinquanta anni. Chiamati qui a navigare in un procelloso mare magnum, segniamo dunque la rotta per l'insegnamento di quest'anno verso i lidi della stagione italiana del secondo dopoguerra: intitolato Istoria e strutture a dialogo con la regia critica, il corso prenderà le mosse dal contesto produttivo e poetico che ha portato in Italia all'affermazione di quella che Meldolesi ha inquadrato come regia critica, per allargare l'indagine poi a due rilevanti esperienze limitrofe che, tra ermeneutica strutturalista e socio-politica, hanno condotto nell'arco del secondo Novecento allo sviluppo e al consolidamento di un modus operandi registico proprio della nostra penisola.

Primo modulo: nell'arco delle prime trenta ore saranno affrontate le principali esperienze nell'ambito, con analisi di singole messe in scena e riflessioni di ordine teorico e stilistico, dalle proto-regie ottocentesche all'affermazione nell'arco del primo Novecento del linguaggio della regia.

Secondo modulo: nelle seconde trenta ore sarà invece affrontato più nello specifico il caso della regia critica, dei suoi sviluppi in senso strutturalista e di ermeneutica politica, con riferimenti pure al panorama odierno, per valutare eredità e rotture.

Durante lo svolgimento del corso è prevista la possibilità di partecipare a spettacoli e dimostrazioni esterne.

Gli studenti non frequentanti sono tenuti a concordare un programma con il docente (si considerano non frequentanti gli studenti presenti a meno dell'80% delle lezioni).

 

L'inizio delle lezioni è fissato a mercoledì 25 settembre.
Le lezioni si svolgeranno il mercoledì (ore 17-19), giovedì (ore 17-19) e venerdì (ore 13-15) nel corso del primo semestre.

Testi/Bibliografia

A) Testi obbligatori per frequentani e non frequentanti (si intendono frequentati gli studenti presenti almeno all'80% delle lezioni):

  • L. Mango, Il Novecento del teatro. Una storia, Roma, Carocci, 2019.

  • M. Schino, La nascita della regia teatrale, Roma-Bari, Laterza, 2003.

  • C. Meldolesi, Fondamenti del teatro italiano. La generazione dei registi [1984], Roma Bulzoni, 2008, pp. 3-54 e 145-298.

  • L. Ronconi e G. Capitta, Teatro della conoscenza, Roma-Bari, Laterza, 2012.

  • B. Brecht, Opera da tre soldi, a cura di C. Vigliero, Torino, Einaudi, 2002.

  • Euripide, Le Baccanti, in E. Sanguineti, Teatro antico. Traduzioni e ricordi, a cura di F. Condello e C. Longhi, Milano, BUR, 2006.

  • Ruzante, Moschetta, a cura di L. D'Onghia, Venezia, Marsilio, 2010.

  • P. Calderon de la Barca, La vita è sogno, a cura di L. Orioli, Milano, Adelphi, 1990.

  • C. Goldoni, Le smanie per la villeggiatura, in Id., Trilogia della villeggiatura, a cura di F. Fido, Venezia, Marsilio, 2005.

 

 

B) Testi obbligatori per i non frequentanti (si intendono frequentati gli studenti presenti almeno all'80% delle lezioni):

Solo per gli studenti non frequentanti si richiede la preparazione di un ulteriore volume a scelta tra:

  • R. Alonge, Il teatro dei registi. Scopritori di enigmi e poeti della scena, Roma-Bari, Laterza, 2006.

  • Il teatro di regia. Genesi ed evoluzione 1870-1950 [2004], a cura di U. Artioli, Roma, Carocci, 2018.

  • F. Perrelli, La seconda creazione. Fondamenti della regia teatrale, Torino, Utet, 2005.

  • L. Squarzina, Il romanzo della regia. Duecento anni di trionfi e sconfitte, Ospedaletto di Pisa (PI), Pacini, 2005.

 

 

N.B.: Ogni eventuale modifica a questo programma dovrà essere concordata con il docente.

 

Alcuni eventuali scritti di approfondimento saranno disponibili in allegato su queste pagine dopo l'avvio delle lezioni.

Metodi didattici

Il corso sarà condotto perlopiù attraverso una serie di lezioni frontali. Tali lezioni saranno accompagnate da discussioni con gli studenti e da relazioni presentate dai frequentanti su temi concordati. È anche prevista la possibilità di partecipare alla visione di spettacoli teatrali programmati nel periodo di svolgimento delle lezioni. Infine, laddove possibile, saranno invitati alcuni registi/drammaturghi/attori presenti nei cartelloni di Bologna e limitrofi per brevi interventi di testimonianza e confronto con gli studenti.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova finale consisterà:

1) in un colloquio orale che verterà sugli argomenti trattati a lezione e sui volumi indicati in bibliografia;

2) nella presentazione di una tesina di approfondimento che parta da uno degli argomenti affrontati a lezione, di lunghezza pari a circa 10.000 caratteri (spazi inclusi) da consegnarsi al docente per posta elettronica almeno due giorni prima della verifica finale. Sia per gli studenti frequentanti che per i non frequentanti il soggetto della tesina va concordato preventivamente con il docente.

Il colloquio orale serve a valutare le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente, che sarà invitato a confrontarsi con i testi affrontati durante l'insegnamento. Particolarmente valutate saranno le capacità del candidato: 1) di sapersi muovere con sicurezza all'interno dei vari contributi indicati in bibliografia, 2) di interpretare con pertinenza le diverse fasi di sviluppo del linguaggio registico colto nel suo dispiegarsi nel tempo, 3) di analizzare coerentemente uno spettacolo.

La valutazione della tesina è volta a verificare le capacità dello studente di elaborare un'autonoma indagine nell'ambito della storia della regia, fissandone efficacemente gli esiti per iscritto.

Il colloquio orale e la tesina saranno valutati congiuntamente perché espressione di modi e competenze diverse di una stessa conoscenza della storia della regia.

 

N.B.: l'accertamento del fatto che uno qualsiasi dei testi inseriti in bibliografia non sia stato oggetto di studio da parte dello studente (senza preventivo accordo con il docente) determina l'immediato annullamento della prova.

Strumenti a supporto della didattica

Materiali iconografici e video saranno proiettati durante lo svolgimento delle lezioni. Ulteriori materiali testuali saranno letti sempre durante lo svolgimento delle lezioni. Spettacoli e altre uscite saranno proposte agli studenti, così come il relativo calendario e le modalità di partecipazione, durante il periodo di lezione.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Giacomo Pedini

SDGs

Istruzione di qualità Città e comunità sostenibili

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.