13734 - STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO

Anno Accademico 2023/2024

  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 5903)

Conoscenze e abilità da conseguire

Studenti e studentesse acquisiranno la conoscenza dei principali eventi e delle linee di sviluppo della storia giuridica italiana ed europea in un arco di tempo che va dal V al XVII secolo, concentrandosi sulle fonti del diritto, sulla scienza giuridica e su alcuni istituti fondamentali. Al tempo stesso, svilupperanno la capacità di leggere il fenomeno giuridico in modo critico. Ciò comporterà un’abilità di porlo in relazione con i mutamenti storici tanto della società, quanto del modo di leggere la realtà.

Contenuti

Il corso ha per oggetto la storia della cultura giuridica, con particolare riferimento alla storia dei poteri e doveri nell'interno della famiglia. Lo scopo è mettere in grado lo studente di comprendere il disegno della storia giuridica europea, sviluppando un approccio critico. Il diritto in quanto tassello della cultura del suo tempo sarà contestualizzato nella storia europea. Il corso avrà ad oggetto l'età compresa fra l'XI e il XVII secolo, rinviando - per il suo completamento - al corso di storia del diritto moderno e contemporaneo.

Aree fondamentali del corso sono: 

Irnerio e la scientificizzazione del diritto; La scuola dei glossatori e le sue modalità di produzione scientifica; La nascità dell'Università; La nascita della scienza del diritto canonico; I diritti particolari prodotti da Stati e città nell'Europa occidentale; Il sistema del diritto comune; Il diritto comune come diritto di giuristi da Accursio alla scuola dei commentatori; L'Umanesimo giuridico e le sue modalità di produzione scientifica; La scuola elegante olandese e l'Usus modernus pandectarum tedesco; Dalla Scuola di Salamanca a Ugo Grozio; Il concetto di legge fra medioevo ed età moderna; L'ideologia antigiurisprudenziale; I responsi del giurista/giudice; I grandi tribunali e le sentenze del giudice/giurista; Tribunali e giurisdizioni nelle città di antico regime; La cultura giuridica del Seicento in Italia; Il neo-umanesimo fra '600 e '700; I "difetti della giurisprudenza" secondo i giuristi riformisti fra '600 e '700; La nascita della scienza del diritto criminale; La scienza normativa del ceto nobiliare

Testi/Bibliografia

L’esame verterà sui seguenti testi:

1) AA.VV., Tempi del diritto, III edizione, Torino, Giappichelli, 2022:

capitoli da I a IV (compreso, con l'esclusione dei soli paragrafi 6 e 7)

1)Marco Cavina, Ai confini del problema criminale, II edizione, Bologna, BUP, 2022:

i capitoli seguenti:

  1. La bilancia e la spada. Ippolito Marsili e le origini bolognesi dell’insegnamento criminalistico
  2. Garantismo e tortura. Intorno alle dinamiche della cultura d’Antico regime
  3. Crimini imposti. Il mandatum superioris fra teologi e giuristi (sec. XVI-XVIII)
  4. Funzioni della pena bassomedievale
  5. La scienza dell’onore, il duello e la vendetta. Il disagio della trattatistica
  6. De legibus et moribus amantium. Antropologia giudiziaria dell’amore aristocratico fra André le Chapelain e Benoît Court (sec. XII-XVI)
  7. De praeda militari. La variabile geometria della illiceità del saccheggio nella cultura giuridica fra Medioevo ed età moderna
  8. Mito e realtà della caccia alle streghe nell’Europa moderna
  9. Una fama diabolica. Profili del problema probatorio nel processo di stregoneria
  10. La prova mistica dell’acqua fredda. Diritto tradizionale, diritto dotto e stregoneria (secc. XVI-XVII)

Per gli studenti frequentanti è previsto l'uso di appunti e slides come completamento del materiale didattico, nonché decurtazioni sul programma di parte speciale da concordare a lezione.

Nell'A.A. 2023/2024, chi ha già acquistato i libri di testo indicati dal precedente titolare di cattedra prof. Ugo Bruschi può comunque sostenere l'esame utilizzando gli stessi.

Metodi didattici

Le lezioni saranno tendenzialmente condotte col metodo della didattica frontale. Durante il corso si procederà però anche all’analisi di fonti normative e scritti dottrinali: in queste occasioni sarà possibile (ed auspicabile) una maggiore interazione tra docente e studenti.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L’esame consisterà di norma in un colloquio orale, in un’unica soluzione, su tutti gli argomenti del corso, come trattati nella bibliografia adottata, e/o, per gli studenti frequentanti, in sede di lezione, ivi comprese le fonti analizzate in tali occasioni. Poiché il corso si terrà nel secondo semestre di lezione, coloro che matureranno la frequenza nell’A.A. 2023/24 potranno sostenere l’esame solo a partire dal mese di maggio 2024. L’iscrizione alla prova finale dovrà essere effettuata mediante l’applicativo Almaesami.

In sede d'esame, verranno valutate in primo luogo le capacità critiche sviluppate dallo studente, tanto sotto il profilo di cogliere lo sviluppo storico dell’esperienza giuridica dal Tardo Antico sino all’Età Moderna, quanto dell’aver fatto proprie le nozioni fondamentali che segnano le tappe di questa evoluzione. Il colloquio intenderà verificare la consapevolezza di tale percorso, così come l’acquisizione dei contenuti fondamentali. Non sarà inseguito un nozionismo fine a se stesso, ma sarà comunque indispensabile ancorare la comprensione dell’evoluzione del diritto nell’arco temporale interessato dal corso a conoscenze specifiche e concrete, quali fatti, persone ed anche momento storico, indicato con ragionevole precisione. L’esito dell’esame varierà di conseguenza: lo studente che mostrerà capacità critiche, chiarezza di visione, padronanza non solo delle nozioni essenziali, ma anche di quelle utili ad arricchire il discorso, nonché sicurezza nell’uso di un linguaggio appropriato otterrà i risultati migliori (con voto finale compreso tra 27 e 30; per conseguire una votazione di 30 e lode sarà necessario dimostrare una particolare capacità di muoversi tra i contenuti del corso e di rielaborarli in modo personale). Chi saprà ricostruire con precisione gli argomenti del corso ed esprimersi con chiarezza, ma si limiterà a padroneggiare le nozioni fondamentali e mancherà di profondità così come di ampiezza di visione, avrà risultati discreti (voto finale compreso tra 22 e 26). La conoscenza per lo più meccanica della materia, un linguaggio esitante, lacune nelle nozioni fondamentali potranno portare ad una valutazione sufficiente (tra 18 e 21) solo se lo studente dimostrerà una conoscenza minima dei contenuti del corso. L’esame avrà inevitabilmente esito negativo per chi mostrerà serie lacune, la mancanza del senso della storia (quale, ad esempio, una collocazione cronologica di un fenomeno in un’epoca completamente diversa) o l’incapacità di cogliere lo specifico giuridico e/o istituzionale degli argomenti affrontati.

Strumenti a supporto della didattica

Fonti normative e dottrinali e materiali integrativi discussi in sede di lezione saranno messi a disposizione degli studenti su supporto informatico sulla piattaforma Virtuale.
Si consiglia fortemente l’iscrizione alla lista di distribuzione telematica del corso che può essere effettuata dal sito: www.dsa.unibo.it. Tramite la lista potranno essere inviati avvisi sullo svolgimento delle lezioni, nonché altre comunicazioni. La lista è efficace solo per ricevere messaggi, ma non va mai usata per inviarne, e nemmeno per rispondere alle comunicazioni ricevute. Per contattare il docente, è necessario scrivere direttamente alla sua mail istituzionale: gustavo.nobilemattei@unibo.it.

Gli studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Gustavo Adolfo Nobile Mattei

SDGs

Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.