13724 - STORIA DELL'ITALIA CONTEMPORANEA (1)

Anno Accademico 2020/2021

  • Docente: Guido Panvini
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Storia (cod. 0962)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente dimostra conoscenze generali sulla storia dell'Italia contemporanea e le sue principali interpretazioni storiografiche. Sa comunicare le conoscenze acquisite usando la terminologia specifica della disciplina e in accordo col suo statuto scientifico, orientandosi nel dibattito storiografico. Riconosce le metodologie e le tendenze della ricerca sulle classi sociali, comprende la cultura di massa e i processi di consumo. Possiede consapevolezza delle fonti e scelte metodologiche rispetto ai risultati finali. Possiede spirito di autocritica e capacità di imparare dal confronto con altri ed è in grado di scegliere gli strumenti di apprendimento più adeguati rispetto alle proprie capacità ed inclinazioni.

Contenuti

Violenza politica e storia d’Italia, dall’Unità al tempo presente: tra mito e realtà. Il corso intende affrontare l’Italia contemporanea a partire dal tema della violenza politica e dal suo impatto sulla storia nazionale, valutandone la reale incidenza, mettendo in discussione, al contempo, stereotipi e immagini presenti nel dibattito storiografico italiano e internazionale. Nel corso saranno in particolare sviluppati i seguenti temi:

1) L’analisi critica della categoria di guerra civile, la sua rimozione e il suo abuso nel dibattito scientifico come in quello pubblico

2) Il peso della violenza nel processo di unificazione e nella costruzione dell’Italia liberale, con particolare attenzione alla guerra per il Mezzogiorno e alle dinamiche del conflitto sociale nell’Italia post-unitaria

3) Violenza e fascismo, con un approfondimento sull’eredità delle prime guerre coloniali e della Grande Guerra nella nascita dello squadrismo e nella formazione della violenza organizzata del regime fascista

4) Guerra fascista e guerra civile: dalla guerra in Etiopia all’intervento in Spagna, dalle diverse campagne militari d’aggressione, nel corso del secondo conflitto mondiale, alla guerra civile del ’43-’45.

5) L’Italia repubblicana, l’eredità del fascismo e l’impatto della guerra fredda sul sistema politico e sulle dinamiche del conflitto sociale

6) I terrorismi degli anni Settanta e Ottanta, la loro ricaduta sulla società civile e sulla tenuta democratica della nazione

7) La violenza politica nell’Italia del tempo presente, con riferimento alla violenza della criminalità organizzata, alla dinamica del conflitto sociale all’indomani della conclusione della guerra fredda e agli effetti della globalizzazione

Testi/Bibliografia

La bibliografia sarà completata dallo studio di saggi e documenti di volta in volta messi a disposizione nel corso dei seminari. Lo studente dovrà preparare le letture generali obbligatorie e uno dei volumi tra le letture di approfondimento.

Studenti non-frequentanti: il programma è il medesimo, ma i testi di approfondimento a scelta necessari per superare l’esame sono due.

Letture generali obbligatorie:

1. Aurelio Lepre, Claudia Petraccone, Storia d’Italia dall’Unità a oggi, il Mulino, Bologna 2012.

2. Claudio Pavone, Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità nella Resistenza, Bollati Boringhieri, Torino 2008 (capitoli: 1, 2, 4, 5, 6, 7)

Erasmus students: a) Anna Cento Bull, Modern Italy: A Very Short Introduction, Oxford University Press, 2016; b) Claudio Pavone, A Civil War. A History of the Italian Resistance, Verso, 2013 (chapters: 1, 2, 4, 5, 6, 7)

Una lettura a scelta tra i seguenti testi di approfondimento:

Gabriele Ranzato (a cura di), Guerre fratricide. Le guerre civili in età contemporanea, Bollati Boringhieri, Torino 1994 (pp. IX-LVI); Salvatore Lupo, La guerra civile immaginata. Un dilemma dell’Italia repubblicana e Tommaso Baris, Resistenza, antifascismo e guerra civile. Un dibattito tra storia e politica, «Meridiana», 76, 2013, pp. 9-30; 105-127 [i tre saggi sono da considerarsi come un’unica lettura]

Salvatore Lupo, L’Unificazione italiana. Mezzogiorno, rivoluzione, guerra civile, Donzelli, Roma 2011.

Carmine Pinto, La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti, 1860-1870, Laterza, Roma-Bari 2019.

Emilio Gentile, La Grande Italia. Il mito della nazione nel XX secolo, Laterza, Roma-Bari 2011.

Fabio Fabbri, Le origini della guerra civile. L’Italia dalla Grande Guerra al fascismo, 1918-1921, Utet, Milano 2009.

Giulia Albanese, La marcia su Roma, Laterza, Roma-Bari 2014.

Emilio Gentile, Fascismo. Storia e interpretazione, Laterza, Roma-Bari 2002.

Paolo Borruso, Debre Libanos 1937. Il più grave crimine di guerra dell’Italia, Laterza, Roma-Bari 2020.

Valeria Galimi, Sotto gli occhi di tutti. La società italiana e le persecuzioni contro gli ebrei, Le Monnier/Mondadori Università, 2018.

Davide Rodogno, Il nuovo ordine mediterraneo. Le politiche di occupazione dell’Italia fascista in Europa (1940-1943), Bollati Boringhieri, Torino 2003 (pp. 19-230)

Marco Maria Aterrano, Karine Varley (eds.), A Fascist Decade of War. 1935-1945 in International Perspective, Routledge, 2020.

Santo Peli, La Resistenza in Italia. Storia e critica, Einaudi, Torino 2004.

Toni Rovatti, Leoni vegetariani. La violenza fascista durante la RSI, Clueb, Bologna 2011.

Simon Levi Sullam, I carnefici italiani. Scene dal genocidio degli ebrei, 1943-1945, Feltrinelli, Milano 2016.

Matteo Stefanori, La Resistenza di fronte alla persecuzione degli ebrei in Italia (1943-1945), Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, 2015.

Giovanni De Luna, Il corpo del nemico ucciso. Violenza e morte nella guerra contemporanea, Einaudi, Torino 2006.

Mirco Dondi, La lunga liberazione. Giustizia e violenza nel dopoguerra italiano, Editori Riuniti, Roma 2004.

Filippo Focardi, Il cattivo tedesco e il bravo italiano. La rimozione delle colpe della seconda guerra mondiale, Laterza, Roma-Bari 2016.

Enrico Acciai, Guido Panvini, Camilla Poesio, Toni Rovatti (a cura di), Oltre il 1945. Violenza, conflitto sociale, ordine pubblico nel dopoguerra europeo, Viella, Roma 2017.

Giovanni Orsina, Guido Panvini (a cura di), La delegittimazione politica nell’età contemporanea. 1. Nemici e avversari politici nell’Italia repubblicana, Viella, Roma 2016.

Guido Formigoni, Storia d’Italia nella guerra fredda (1943-1978), il Mulino, Bologna 2016.

Giovanni De Luna, La Repubblica del dolore. Le memorie di un'Italia divisa, Feltrinelli, Milano 2015

Guido Panvini, I terrorismi italiani, il Mulino, Bologna 2021.

Donatella della Porta, Herbert Reiter, Polizia e protesta. L’ordine pubblico dalla Liberazione ai «no global», il Mulino, Bologna 2003.

Marc Lazar, L'Italia sul filo del rasoio. La democrazia nel paese di Berlusconi, Rizzoli, Milano 2009.

Metodi didattici

Le lezioni frontali si alternano a seminari incentrati sulla discussione critica di testi, materiali audiovisivi e documenti d’archivio – caricati sull’apposito sito on-line – riguardanti i principali temi storiografici affrontati nel corso.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

È considerato frequentante lo studente che partecipa almeno al 75% delle lezioni.

L’esame si svolgerà in due distinti momenti: una prova scritta e un successivo colloquio orale:

1) la parte scritta, uguale sia per i frequentanti che per i non-frequentanti, consiste in una verifica sulla storia istituzionale e sul tema monografico del corso: la prova prevede 6 domande aperte per una durata complessiva di 90’. Lo studente dovrà rispondere in maniera sintetica e puntuale. La prova scritta si considera superata con un punteggio minimo di almeno 18/30.

2) Il colloquio orale si concentra sulle letture generali obbligatorie, sul testo a scelta di approfondimento e sui temi affrontati nel corso. I non-frequentanti dovranno esporre due dei volumi a scelta compresi nella bibliografia d’esame.

Tanto la prova scritta che il colloquio orale hanno lo scopo di accertare:

- La conoscenza delle principali vicende della storia d’Italia contemporanea;

- L’acquisizione delle principali interpretazioni a carattere storiografico;

- La conoscenza approfondita delle principali temi affrontati nel corso monografico;

- La capacità di esposizione, sia in forma orale che in forma scritta, così come la capacità di argomentazione critica.

 

Nella valutazione della prova si terrà conto, in particolare, della capacità dello studente di sapersi orientare all'interno delle fonti e del materiale bibliografico d'esame al fine di trarre le informazioni utili che gli permetteranno di illustrare temi e problemi e di saperli collegare tra loro. Si valuteranno quindi:

- La padronanza dei contenuti
- La capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti
- La capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata.

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica, una buona padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza.

Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete.

Lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti che non supereranno la sufficienza.

Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso saranno valutati negativamente

 

La media tra la valutazione della prova scritta e del colloquio orale concorre alla formulazione del voto finale. Per gli studenti frequentanti si terrà conto della frequenza e dell’attiva partecipazione al corso.

Strumenti a supporto della didattica

Videoproiettore, Pc

Materiale audiovisivo, film, documentari e altre fonti saranno utilizzati per lo svolgimento di alcuni seminari

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Guido Panvini

SDGs

Istruzione di qualità

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.