10059 - FILOSOFIA MORALE (1)

Anno Accademico 2017/2018

  • Docente: Andrea Cavalletti
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-FIL/03
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Lettere (cod. 8850)

    Valido anche per Laurea in Filosofia (cod. 0957)

Conoscenze e abilità da conseguire

L'obiettivo principale del corso è quello di approfondire temi e testi di filosofia morale applicata. Al termine del corso lo studente conosce i principali temi del dibattito attuale in questo campo; comprende la distinzione tra etica pubblica ed etica individuale e le relazioni tra diversi approcci alla riflessione morale ed etico-sociale (etica normativa, della cura, della virtù); ha compreso come il pensiero morale interagisce con altri aspetti della cultura, della politica, della scienza e delle discipline umanistiche; ha approfondito almeno un nodo tematico nel quale il pensiero morale si trova a confronto con tali aspetti; è in grado di orientarsi nella letteratura relativa e di utilizzare i termini tecnici del settore in modo appropriato.

Contenuti

Che cos'è la vertigine? Nel saggio del 1961 Appropriazione e alienazione, il filosofo e storico delle idee Robert Klein ha offerto una risposta originale: la vertigine è una coscienza strappata a se stessa, è una perdita del centro o del “qui” dell'ego che cade “laggiù”, ed è perciò tentazione di raggiungerlo e insieme paura di cedere a questa tentazione. Klein ha così illustrato la vertigine come un'afflizione che mette in causa l'identità concreta del soggetto, il suo habitus, e, insieme, tocca il problema dell'intersoggettività.

Seguendo questa indicazione, ricostruendo e sviluppando la strategia ermeneutica di Klein, il corso intende rileggere alcuni concetti fondamentali della fenomenologia husserliana e dell'ontologia heideggeriana. Verranno commentate pagine salienti delle Meditazioni cartesiane e di Essere e tempo; saranno discussi i temi della ipseità e della finitezza, dell'empatia, della spazialità, dell'alterità e dell'essere-in-comune.

Testi/Bibliografia

Letture obbligatorie:

M. Heidegger, Essere e tempo (i numeri di pagina sono indicativi, cioè riferiti alla traduzione canonica di P. Chiodi, Milano 1976): § 9 (pp. 64-68), §§ 23-24 (pp. 137-47), §26 (pp. 152-62), §§ 46-48 (289-301), §50 (pp.304-07), §§52-53 (pp. 311-24), §§ 60-62 (pp. 358-75), §§ 64-65 (pp.382-97), §68 (403-18), §70 (pp. 440-43).

E. Husserl, Meditazioni Cartesiane (i numeri di pagina sono riferiti all'ed. a cura di F. Costa, Milano 2009): §§ 30-33 (pp. 91-94); § 42-56 (pp.113-149) § 62 (pp.164-166).

R. Klein, Pensiero, confessione, finzione. A proposito della “Saison en enfer”; Appropriazione e alienazione; I limiti della morale trascendentale, saggi contenuti in La forma e l'intelligibile, Torino 1975, (sezione “Etica”), pp. 498-536.

Gli studenti non frequentanti dovranno integrare la bibliografia sopra indicata con il seguente testo:

G. Brand, Mondo, io e tempo nei manoscritti inediti di Husserl, Milano 1960.

Letture opzionali di approfondimento:

R. Bernet, I. Kern, E. Marbach, Edmund Husserl, Bologna 1999, cap. 7, pp. 253-277.

G. Brand, Mondo io e tempo nei manoscritti inediti di Husserl, Milano 1960, § 4; §§ 20-26, pp. 54-61; 181-237.

E. Husserl, Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica, II, Torino 2001, §§ 22-29, pp. 102-124.

R. Klein, Il tema del pazzo e l'ironia umanistica, in La forma e l'intelligibile cit., pp. 477-97.

E. Melandri, Logica ed esperienza in Husserl, Bologna 1960, cap. VI, pp. 180-213.

M. Merleau-Ponty, Sulla fenomenologia del linguaggio, in Segni, Milano 1967 (2015), pp. 117-134.

J.-P. Sartre, L'essere e il nulla, Milano 1965 (2014): Parte I, Cap. I, § 5, L'origine del nulla, pp. 56-81.

Metodi didattici

Lezioni frontali. Durante le lezioni il docente leggerà, commenterà i testi, illustrerà e discuterà i luoghi problematici fondamentali. La partecipazione degli studenti alle discussioni sarà vivamente incoraggiata.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame è orale, prevede il commento diretto dei testi e consiste nella verifica delle specifiche conoscenze e del livello di assimilazione ed elaborazione critico-concettuale dei contenuti.

Gli studenti che hanno frequentato il corso possono concordare prove personalizzate orali o scritte.

 

Criteri di verifica e soglie di valutazione:

30 e lode - prova eccellente: pienamente acquisite e ottima articolazione critica ed espressiva.

30 - prova ottima: conoscenze complete, ben articolate ed espresse correttamente, non prive spunti critici.

27-29 -prova buona: conoscenze esaurienti e adeguatamente contestualizzate, esposizione corretta.

24-26 - prova discreta, conoscenze essenziali acquisite, ma non esaurienti e non sempre articolate in maniera corretta.

21-23 - prova sufficiente, conoscenze presenti anche se superficiali ed ellittiche; esposizione e articolazione lacunose e spesso non appropriate.

18-21- prova appena sufficiente, conoscenze presenti ma superficiali e decontestualizzate. L'esposizione presenta lacune anche rilevanti.

Esame non superato - Lo studente è invitato a presentarsi a un successivo appello quando le conoscenze essenziali non risultano acquisite e manca la comprensione del contesto storico-filosofico entro il quale sono collocate.

Strumenti a supporto della didattica

Lezioni frontali.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Andrea Cavalletti