05896 - ORDINAMENTO GIUDIZIARIO

Anno Accademico 2020/2021

  • Docente: Daniela Cavallini
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: IUS/15
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Politica, amministrazione e organizzazione (cod. 9085)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso intende fornire allo studente le conoscenze relative al ruolo del potere giudiziario nell'ambito dello stato moderno di tradizione liberal-democratica. Al termine del corso, lo studente conosce l'assetto dell'amministrazione della giustizia ordinaria in Italia; l'organizzazione e alle competenze degli uffici giudiziari; le anomalie che il nostro Paese presenta rispetto agli altri regimi democratici, e in particolare rispetto a quelli europei, nonostante le più recenti riforme ordinamentali e costituzionali introdotte.

Contenuti

Il corso adotta una modalità di organizzazione della didattica che prevede una parte in remoto (20 ore in modalità remota su MS TEAMS) e un’altra in presenza (20 ore) per un numero di studenti corrispondente alla capienza dell’aula definita nel rispetto delle indicazioni dei protocolli di sicurezza. Nel caso la domanda di presenza superi la capienza dell’aula, si organizzeranno dei turni di presenza. A prescindere dalle condizioni sanitarie e dalle specifiche modalità di organizzazione del corso, gli studenti potranno seguire le lezioni dell’intero corso in modalità remota su MS TEAMS.

Il corso si propone di approfondire le seguenti tematiche:

PARTE I

1. Il ruolo del giudice nei regimi democratici. La dilatazione quantitativa e qualitativa della funzione giudiziaria. Il problema della legittimazione democratica del potere del giudice. La difficoltà di conciliare l'indipendenza e la responsabilità del giudice. Le soluzioni straniere. Il caso italiano.

2. Il ruolo del pubblico ministero nei regimi democratici. Le caratteristiche della funzione inquirente e requirente. I valori imprescindibili dell'autonomia e della responsabilità. L'assetto istituzionale della pubblica accusa nell'esperienza comparata. Il caso italiano.

3. La magistratura ordinaria in Italia. Il modello di derivazione francese. Formazione ed evoluzione nel periodo liberale e fascista. La Costituzione e le trasformazioni del periodo repubblicano.

4. Il Consiglio superiore della magistratura. I consigli giudiziari. I dirigenti degli uffici giudiziari. Il Ministro della giustizia.

5. Gli organi giudicanti e gli organi requirenti del sistema giudiziario italiano.

6. Le ultime riforme sulla giustizia: obbiettivi, ambiti di intervento, risultati conseguiti e attesi

 

PARTE II

1. Il giudice italiano come giudice "europeo" inserito in una pluralità di ordinamenti giuridici con caratteristiche peculiari (diritto dell'Unione europea e Convenzione europea dei diritti dell'uomo). Le interazioni tra gli ordinamenti statali e sovranazionali; il rapporto con le Corti sovranazionali.

2. Il magistrato nello spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia: le nuove frontiere della cooperazione giudiziaria in materia penale e civile.

 

Gli argomenti del corso saranno contestualizzati in una prospettiva storica e comparata al fine di evidenziare sia le linee evolutive comuni alle principali democrazie occidentali sia le peculiarità e le specificità del nostro sistema giudiziario. Nella trattazione delle diverse tematiche si terrà conto delle connessioni e delle interrelazioni della disciplina dell'ordinamento giudiziario con il diritto costituzionale, il diritto processuale civile, il diritto processuale penale e il diritto dell'Unione europea. Particolare attenzione sarà anche rivolta alle interpretazioni delle norme in materia di ordinamento giudiziario che nel corso degli anni sono state fornite dal Consiglio superiore della magistratura e dalla giurisprudenza (costituzionale, ordinaria, amministrativa, disciplinare). Ampio spazio verrà infine dedicato all'attualità, alle riforme più recenti e ai risultati delle ricerche empiriche condotte in Italia e all'estero sulle principali problematiche di assetto e di funzionamento dell'organizzazione giudiziaria. Per tali approfondimenti si farà ampio uso del materiale raccolto presso il Centro Studi e Ricerche sull'Ordinamento Giudiziario (Ce.S.R.O.G.), Bologna.

Testi/Bibliografia

Testo obbligatorio:

G. DI FEDERICO (a cura di), Ordinamento Giudiziario. Uffici giudiziari, CSM e governo della magistratura, BUP, 2019

 

Il testo obbligatorio va integrato con uno dei seguenti percorsi di approfondimento, a scelta dello studente:

 

1. Percorso dedicato all'organizzazione giudiziaria. Letture previste:

- F. CONTINI, La qualità della giustizia: dal conflitto al dialogo, in D. Cavallini (a cura di), Argomenti di ordinamento giudiziario, Bup, Bologna, 2014, cap. 6;

- S. ZAN, Il sistema organizzativo della giustizia civile in Italia: caratteristiche e prospettive, in Quaderni di Giustizia e organizzazione, Comiug, n. 1;

 

2. Percorso dedicato alla tutela penale e ai diritti della difesa. Letture previste:

- G. DI FEDERICO, Il pubblico ministero: indipendenza, responsabilità, carriera separata da quella del giudice, in G. Di Federico (a cura di), Manuale di Ordinamento Giudiziario, Cedam, Padova, 2004, pp. 415-452;

- G. DI FEDERICO, I diritti della difesa nella fase delle indagini, in G. Di Federico e M. Sapignoli, I diritti della difesa nel processo penale e la riforma della giustizia. Le esperienze di 1265 avvocati penalisti, Cedam, Padova, 2014, cap. II (pp. 21-78);

 

Per i programmi degli anni precedenti è necessario consultare la Guida web dello Studente del relativo anno di riferimento.

Gli studenti di Giurisprudenza che desiderano frequentare il corso e sostenere l'esame devono rivolgersi al docente per avere informazioni sul programma.

Metodi didattici

Lezioni frontali seguite eventualmente da seminari su temi specifici condotti con la collaborazione di magistrati e studiosi che, per la loro esperienza e le loro ricerche, sono particolarmente adatti a fornire un contributo di approfondimento e di riflessione.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Il corso presuppone le conoscenze di base dell'organizzazione istituzionale dello Stato e del sistema delle fonti del diritto che sono state oggetto di studio nell'ambito del corso di Istituzioni di diritto pubblico.

Agli studenti frequentanti è data la possibilità di sostituire l'esame orale con la redazione di un paper. Il paper è concepito come una elaborazione personale e originale degli argomenti trattati a lezione (e comunque indicati nel programma pubblicato sulla pagina web del corso) e deve avere una lunghezza non inferiore a 10 pagine. Deve dimostrare che lo studente ha studiato il programma previsto e lo ha interiorizzato e può comunque spaziare anche verso argomenti diversi e ulteriori, ma pur sempre collegati a quelli del corso. Il paper viene poi discusso oralmente con la docente in occasione degli appelli d'esame (deve quindi essere inviato alla docente qualche giorno prima della data dell'appello di riferimento). Se il voto ottenuto dopo la discussione non soddisfa lo studente vi è la possibilità di sostenere l'esame orale (su tutto il programma) per migliorare il voto finale.

L'esame orale è previsto per tutti gli studenti e le studentesse frequentanti e non frequentanti e si svolgerà in modo tradizionale, mediante 2/3 domande poste dalla docente sul programma dell'insegnamento. Sarà preferibilmente in presenza, se le condizioni sanitarie lo consentiranno, ma consentirà sempre a chi ha difficoltà di poterlo svolgere da remoto.

Strumenti a supporto della didattica

Per la trattazione di determinati argomenti saranno utilizzate a lezione slides e materiali integrativi, che saranno resi disponibili sulla piattaforma IOL. Il materiale integrativo potrà includere testi legislativi, circolari e verbali del CSM, articoli di attualità dei principali quotidiani, rapporti di ricerca.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Daniela Cavallini

SDGs

Città e comunità sostenibili Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.