14028 - GEOGRAFIA CULTURALE (1)

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Lorenzo Pezzani
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-GGR/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Scienze della comunicazione (cod. 8885)

Conoscenze e abilità da conseguire

Lo/a studente/ssa, alla fine del corso, ha acquisito una conoscenza storica e critica dei temi più rilevanti della nuova geografia culturale, con particolare riguardo a concetti come la costruzione dell’identità europea, l'alterità, il territorio, il colonialismo, la rappresentazione, il paesaggio.

Contenuti

Che cos’è un confine, dove si trova e come funziona? Il corso affronta queste questioni di base offrendo il concetto di “ambiente ostile” come lente analitica privilegiata per cogliere alcune delle trasformazioni più salienti dei confini su scala globale. Con il termine “ambiente ostile” (hostile environment) si intende descrivere due fenomeni interconnessi: da una parte, tutte le politiche e le pratiche che negli ultimi anni hanno tentato di sottrarre l’accesso alle persone migranti ad ogni forma di protezione sociale, con lo scopo ultimo di escluderli dai paesi del nord globale; dall’altra, si riferisce alla maniera in cui pratiche e tecnologie di sorveglianza dei confini sempre più militarizzate hanno di fatto costretto migliaia di persone ad attraversare luoghi sempre più impervi e pericolosi (mari, fiumi, catene montuose, ecc.) per cercare protezione internazionale.

Il programma del corso si articola in due parti. Una prima parte intende fornire gli strumenti concettuali e analitici per (ri-)pensare il concetto di “ambiente ostile”. Lungi dall’essere riducibili a linee e punti discreti e facilmente individuabili, come spesso vengono concepiti e rappresentati, gli apparati di confine contemporaneo sembrano piuttosto operare sempre più come atmosfere diffuse che permeano ogni spazio di (non-)socialità. In questo senso, il concetto di ambiente, inteso non semplicemente come ciò che è intorno e fuori di noi (environ-ment in inglese), ma piuttosto come uno spazio dinamico e socio-naturale, ci permette di catturare questa natura pervasiva dei confini contemporanei. Una seconda parte monografica si concentrerà, anche grazie a contributi da parte di ospiti esterni, sulla trasformazione dell’arco alpino in confine avvenuta nell’ultimo decennio, da quando cioè, per contenere l’arrivo in Europa di alcune migliaia di persone migranti, gli stati europei hanno reintrodotto i controlli di confine lungo tutto l’arco alpino.

Testi/Bibliografia

La lista aggiornata dei testi per i frequentanti e i non-frequentanti sarà disponibile prima dell’inzio del cors.

 

Boyce, Geoffrey A. ‘The Rugged Border: Surveillance, Policing and the Dynamic Materiality of the US/Mexico Frontier’, Environment and Planning D: Society and Space 34, no. 2 (April 2016)

Cuttitta, Paolo, Punti e linee. Topografia dei confini dello spazio globale. Conflitti Globali, I (2), 16-29, 2015.

Del Biaggio, Cristina, Leila Giannetto, and Camille Noûs. ‘Rifugiat* e Montagna: Prefazione’. Revue de Géographie Alpine, no. 108–2 (16 August 2020).

Del Biaggio, Cristina. ‘Oplopoiesi del confine alpino. Come le politiche migratorie trasformano la montagna in uno spazio ostile e letale’. GEA paesaggi territori geografie, 2020, Geografia e migrazioni, 42, pp.10-17.

De Leon, Jason. The Land of Open Graves: Living and Dying on the Migrant Trail. Oakland, California: University of California Press, 2015.

Elden S., 2010. “Land, terrain, territory”. Progress in Human Geography 34(6), 799–817.

Keenan, Sarah. ‘A Border in Every Street: Grenfell and the Hostile Environment’. In After Grenfell: Violence, Resistance and Response, edited by Dan Bulley, Jenny Edkins, and Nadine El-Enany. London: Pluto Press, 2019.

Jackman, Anna, Rachael Squire, Johanne Bruun, and Pip Thornton. ‘Unearthing Feminist Territories and Terrains’. Political Geography 80 (June 2020): 102180.

Hamilton, Carrie, and Yasmin Gunaratnam. 2018. ‘Environment’. Feminist Review 118 (1): 1–6.

Navone, Lorenzo (a cura di), Confini, mobilità e migrazioni. Una cartografia dello spazio europeo, Milano: Agenzia X, 2020.

Pezzani, Lorenzo. 'Ambienti ostili', in: Selve in città, a cura di Bertagna A. e Giberti M., collana Sylva, Milano: Mimesis Edizioni, 2022.

Tazzioli, Martina. ‘Verso Una Storia Dei Fuggitivi in Montagna. “Migranti” e Genealogie Del Soccorso Alpino’. Revue de Géographie Alpine, no. 108–2 (16 August 2020).

Welander, Marta, and Leonie Ansems de Vries. 2016. ‘Refugees, Displacement, and the European “Politics of Exhaustion”’. OpenDemocracy, 30 September 2016. https://www.opendemocracy.net/en/mediterranean-journeys-in-hope/refugees-displacement-and- europ/.

Metodi didattici

Lezioni espositive (anche da parte di ospiti invitati) e partecipative, presentazioni da parte delle studentesse e degli studenti, attività laboratoriali su temi specifici con materiali forniti dal docente.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Per i frequentanti

Il voto finale sarà determinato:

  • Per il 40% da una presentazione di gruppo e dalla partecipazione in classe alle discussioni e alle attività laboratoriali;
  • Per il 60% da un elaborato scritto di 1000-1500 parole che, partendo da un fatto di attualità e facendo riferimento ai concetti e ai testi discussi in classe, analizzi la maniera in cui il caso studio scelto riveli un aspetto del concetto di ambiente ostile analizzato in classe.

Per i non-frequentanti

Il voto finale sarà determinato da un elaborato scritto di 2500-3000 parole che verrà discusso dal/dalla candidato/a durante un esame orale, nel quale si verificherà anche la conoscenza dei testi in bibliografia.

Strumenti a supporto della didattica

Condivisione online di materiali didattici (slide, testi, materiali audio-video, sitografia e filmografia)

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Lorenzo Pezzani