84604 - DIRITTO FINANZIARIO

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Andrea Mondini
  • Crediti formativi: 9
  • SSD: IUS/12
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea in Giurista per le imprese e per la pubblica amministrazione (cod. 9242)

    Valido anche per Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 9233)

Conoscenze e abilità da conseguire

L'insegnamento si propone di offrire un quadro attuale dell'ordinamento finanziario. Combina l’analisi giuridica, strutturale e costituzionale, delle forme d'imposizione, con le scelte di finanziamento delle funzioni e dei servizi compiute nei bilanci dello Stato, delle Regioni e degli enti locali. Questi garantiscono l'equilibrio finanziario, nel rispetto del precetto costituzionale e dei vincoli europei e la sostenibilità dii quei diritti sociali che la Costituzione tutela ai diversi livelli di governo territoriale della finanza pubblica. I bilanci pubblici integrano così le scelte nazionali ed europee di previsione finanziaria con l'efficienza amministrativa nella gestione delle risorse finanziarie, secondo procedure contabili in continua evoluzione . Quindi il diritto finanziario valorizza, subito, la formazione acquisita con il diritto costituzionale e, successivamente, aiuta a meglio comprendere il diritto tributario, quello amministrativo, quello europeo e quello regionale, contribuendo così a completare in termini attuali la formazione giuridica della laurea magistrale.

Contenuti

Obiettivo del corso è quello di far acquisire allo studente la conoscenza delle nozioni fondamentali in materia di: struttura e funzionamento del sistema fiscale di finanziamento delle spese pubbliche; principi, struttura e funzioni del bilancio dello Stato; istituti giuridici essenziali che caratterizzano il sistema di contabilità di Stato e di finanza pubblica. In coerenza con tale obiettivo, il programma analizzerà la finanza pubblica italiana nella sua dimensione giuridica, dedicando una parte significativa della trattazione alle interazioni con i livelli di governo sovranazionali (Unione Europea) ed infra-nazionali (finanza pubblica regionale e locale).

Il Programma dell’insegnamento si articolerà tendenzialmente in 6 parti.

Il programma di esame coincide con i temi trattati a lezione e con gli argomenti trattati nel manuale suggerito per la preparazione della prova di esame (gli studenti che hanno maturato la frequenza in un anno accademico precedente e intendono sostenere l'esame nell'a.a. 2021/2022 sono invitati ad aggiornare lo studio in base ai testi di studio dell'a.a. 2021/2022). Su virtuale.unibo.it saranno pubblicati materiali integrativi (normativa, giurisprudenza) la cui consultazione è necessaria per la preparazione dell’esame, nonché eventuali integrazioni e aggiornamenti ai testi di studio.

parte I. Principi e funzioni del diritto della finanza pubblica

1. Introduzione al corso. Inquadramento dei temi giuridici della finanza pubblica.

2. Dimensione interdisciplinare della finanza pubblica: economia, diritto, politica.

3. Evoluzione, struttura e configurazione dell’ordinamento finanziario. Le sue partizioni fondamentali.

4. Le fonti giuridiche dell’ordinamento finanziario e le loro peculiarità. Sviluppo storico-sistematico.

5. Il prodotto interno lordo e altri indicatori per il ciclo economico. Leggi dell’economia e leggi per l’economia. Finanza pubblica neutrale e funzionale.

6. Le funzioni fondamentali dei sistemi statali di finanza pubblica nell’economia di mercato: funzione allocativa, redistributiva e di stabilizzazione e sviluppo dell’economia. Il loro coordinamento.

7. I caratteri del bilancio pubblico e dell’attività finanziaria dello Stato e degli altri enti territoriali. La contabilità finanziaria ed economico-patrimoniale. Bilanci di previsione e rendiconti.

8. Le funzioni del bilancio pubblico: funzione amministrativo-gestionale, informativa, di programmazione politico-economica.

9. I saldi di bilancio e i saldi generali di finanza pubblica: tipologia e significato.

10. I principi generali del bilancio e della contabilità pubblica.

11. L’armonizzazione dei bilanci, il piano dei conti integrato e il sistema europeo dei conti pubblici

12. Il principio democratico e il bilancio: la legge di bilancio nella dialettica tra Governo e Parlamento.

parte II. Le entrate pubbliche e le diverse modalità di finanziamento del bilancio

1. Classificazione e tassonomia delle entrate nel bilancio dello Stato.

2. Entrate tributarie e funzione fiscale. La nozione di tributo nella normativa e nell’elaborazione di giurisprudenza e dottrina.

3. Tipologie giuridiche di tributi (imposta, tassa, contributo speciale, monopolio, tributi ambientali). I criteri economici e politici di riparto della spesa pubblica tra i consociati (sacrificio e beneficio).

4. Il finanziamento tributario nella Costituzione: sovranità tributaria e riserva di legge (23 e 75 Cost.)

5. Il finanziamento tributario nella Costituzione: la capacità contributiva come fondamento e limite giuridico del potere impositivo (53.1 Cost.).

6. Il finanziamento tributario nella Costituzione: progressività fiscale ed effetti redistributivi del finanziamento fiscale (53.2 Cost.).

7. Il sistema delle imposte. I principi del sistema tributario. Ascesa e crisi della legge tributaria.

8. La fiscalità multilivello: decentramento, federalismo fiscale e sussidiarietà verticale. Il c.d. federalismo fiscale.

9. Le spese di Regioni e Comuni, i livelli essenziali delle prestazioni e la loro sostenibilità. Responsabilità finanziaria, coordinamento fiscale e perequazione.

10. Struttura e tipologie delle principali imposte vigenti nell’ordinamento italiano. Imposte dirette e indirette, personali e reali, imposte generali e speciali su reddito, patrimonio, sugli scambi e sui consumi

11. I principali effetti delle imposte: traslazione, rimozione, evasione ed elusione fiscale.

12. L’extrafiscalità delle imposte: la fiscalità delle esternalità negative; le agevolazioni tributarie.

13. Le entrate extratributarie coattive e corrispettive. La scelta tra finanziamento pubblicistico o privatistico delle spese. Le tariffe pubbliche.

14. Entrate da alienazione di beni patrimoniali. I riflessi finanziari della gestione del demanio e del patrimonio dello Stato.

15. La “parafiscalità”: il finanziamento del sistema di sicurezza sociale tra modello assicurativo e modello fiscale.

16. L’accensione dei prestiti (rinvio).

parte III. Debito pubblico ed equilibrio di bilancio

1. Caratteri generali, struttura e tipologie del debito pubblico

2. Rapporti tra indebitamento pubblico e deficit di bilancio

3. Disciplina giuridica dei titoli di Stato

4. Gli effetti del debito pubblico

5. L’esigenza di una governance europea sulle politiche nazionali di indebitamento. L’europeizzazione del debito.

6. Linee di tendenza del debito pubblico italiano a partire dagli anni ’80 del ventesimo secolo

7. i principi di equilibrio di bilancio e sostenibilità del debito pubblico

8. equilibrio finanziario del conto consolidato di tutte le pubbliche amministrazioni e l’obiettivo di medio termine.

9. Le regole fiscali europee dell’equilibrio: regola del saldo netto e strutturale, regola del debito e regola della spesa

10. Deviazioni e scostamenti dall’equilibrio finanziario o dal percorso di avvicinamento

11. Regole di equilibrio e vincoli all’indebitamento del bilancio dello Stato

12. Regole di equilibrio e vincoli all’indebitamento di Regioni ed Enti locali

13. Regole di equilibrio e vincoli all’indebitamento delle amministrazioni non territoriali

14. L’equilibrio finanziario come parametro di costituzionalità delle leggi

parte IV. La spesa pubblica e la copertura finanziaria

1. La spesa pubblica: caratteri generali. Andamento e composizione quantitativa e qualitativa della spesa pubblica in Italia

2. Le cause dell’aumento della spesa pubblica

3. Il governo della spesa pubblica: classificazione, programmazione, monitoraggio, efficientamento e revisione

4. La classificazione delle spese: amministrativa, economica, funzionale

5. Flessibilità e rigidità della spesa nella fase di programmazione: discrezionalità dell’amministrazione e rimodulazione delle spese.

6. Le spese fiscali

7. Le leggi di spesa e il rapporto con la Legge di bilancio.

8. L’obbligo costituzionale di copertura finanziaria delle leggi di spesa.

9. I principali mezzi di copertura.

10. Criteri di quantificazione nelle leggi di spesa e nella legge di bilancio.

11. Monitoraggio e controllo della spesa pubblica di tipo politico, amministrativo, contabile; oggetto e procedimenti di correzione degli scostamenti di spesa. Spending review. La clausola di salvaguardia.

12. I “diritti che costano” e la spesa pubblica come garanzia della loro effettività

13. La spesa pubblica e l’equilibrio finanziario come “valore” nella giurisprudenza della Corte costituzionale

parte V. Il bilancio dello Stato: programmazione, decisione ed attuazione

1. Evoluzione storica della disciplina dell’art. 81 Cost. e della c.d. manovra finanziaria (dalla L. 468/1978 alla L. 196/2009 alla L. 243/2012). Dalla legge finanziaria/di stabilità alla legge di bilancio unificata.

2. Ciclo e processo di bilancio in Italia

3. Gli strumenti giuridici di programmazione e di indirizzo politico del ciclo del bilancio italiano. Dal semestre europeo al calendario europeo di bilancio: Documento di Economia e Finanza e Nota di aggiornamento del DEF; Documento programmatico di bilancio.

4. La Legge di approvazione del bilancio di previsione dello Stato. Struttura e contenuti.

5. La procedura di formazione del disegno di Legge di bilancio

6. La procedura di approvazione della Legge di bilancio: la sessione parlamentare di bilancio

7. L’eventuale legge di autorizzazione dell’esercizio provvisorio del bilancio

8. Le Leggi collegate alla manovra finanziaria

9. La Legge di assestamento del bilancio, le manovre correttive e le variazioni amministrative del bilancio

10. Il Rendiconto generale dello Stato

11. Il giudizio di parificazione

12. La gestione del bilancio. I fondi di riserva

13. Il servizio della Tesoreria

14. I procedimenti amministrativo-contabili di gestione delle entrate: accertamento, riscossione e versamento

15. I procedimenti amministrativo-contabili di gestione delle spese: impegno, liquidazione ordinazione e pagamento.

16. I residui attivi e passivi.

17. Il cronoprogramma per la gestione delle spese e il rafforzamento del bilancio di cassa.

18. La responsabilità amministrativa e contabile connessa al maneggio di denaro pubblico.

19. I controlli interni ed esterni sugli atti e sulle attività di finanza pubblica.

parte VI. Il governo sovranazionale delle finanze pubbliche

1. Il coordinamento europeo delle politiche economiche e di bilancio nazionali.

2. Integrazione economica europea e sistemi fiscali nazionali.

3. Il Patto di Stabilità e crescita.

4. Il “meccanismo di allerta” e la procedura contro gli squilibri macroeconomici eccessivi.

5. Gli strumenti europei di gestione delle crisi economiche e finanziarie: il Meccanismo Europeo di Stabilità e di assistenza finanziaria, le procedure di sorveglianza rafforzata, il Recovery Fund e il ricorso all’indebitamento comune europeo.

6. Politica monetaria europea e finanza pubblica nazionale.

7. La moneta.

8. Gli strumenti della politica monetaria.

9. Le interrelazioni tra politica fiscale e politica monetaria.

10. Le recenti misure di politica monetaria non convenzionale della Banca Centrale Europea e la giurisprudenza della Corte di Giustizia.

 

Il programma per gli studenti ERASMUS è lo stesso previsto per gli studenti italiani.

Testi/Bibliografia

Per la preparazione dell’esame di profitto si suggerisce lo studio del seguente testo:

A. Mondini, Corso di diritto della finanza pubblica, Cedam-Wolters Kluwer, Milano, 2021 (all’inizio delle lezioni e sul sito https://virtuale.unibo.it saranno indicate le parti da studiare e quelle soltanto da leggere).

Durante lo svolgimento delle lezioni sul sito web https://virtuale.unibo.it saranno messi a disposizione materiali didattici integrativi da consultare (testi normativi, documenti di finanza pubblica e di contabilità pubblica, sentenze, schemi, appunti e approfondimenti di argomenti specifici trattati a lezione. Percorsi guidati di lettura delle eventuali novità legislative in materia di finanza pubblica, non trattate nelle dispense e nei testi di studio, potranno essere messi a disposizione sul sito dei materiali didattici online.

NB: è richiesta in ogni caso la consultazione dei principali testi normativi di riferimento nella versione vigente: Costituzione italiana, Trattato di funzionamento dell'Unione Europea, Reg. UE 1466 e 1467 del 1997, legge 196/2009, legge 243/2012.

Il programma per gli studenti erasmus è lo stesso previsto per gli studenti italiani.

Metodi didattici

Il corso si articola in lezioni frontali da settembre a dicembre. Il primo modulo (40 ore) sarà tenuto dal Prof. Andrea Mondini, il secondo modulo (20 ore) sarà tenuto dal Prof. G. D'Angelo.

La frequenza alle lezioni non è obbligatoria e viene maturata d'ufficio dagli studenti. È tuttavia vivamente consigliata, sia per meglio apprendere le nozioni e la terminologia tecnica che caratterizza la materia sia per poter essere meglio aggiornati in merito alla legislazione fiscale vigente.

Le lezioni si svolgeranno in modalità presenziale. Ove si rendesse necessario in relazione alle condizioni epidemiologiche, le lezioni si svolgeranno in modalità mista con presenza in aula e con modalità a distanza (su piattaforma MS Teams di Unibo), secondo il calendario e le turnazioni che saranno successivamente comunicate prima dell'inizio delle lezioni, e salve comunque diverse comunicazioni e/o disposizioni dell'autorità (modalità solo online). Le lezioni svolte in aula potranno comunque essere resefruibili anche in modalità on-line (streaming).

Lo studio del manuale e degli altri materiali didattici indicati nell’apposita sezione “Testi/Bibliografia”, corrisponde al programma di esame.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Iscrizione agli esami. Gli studenti dovranno utilizzare unicamente la piattaforma web di Almaesami. Le iscrizioni chiudono tassativamente quattro giorni prima della data di appello. Gli studenti già iscritti che non intendono più sostenere l’esame devono obbligatoriamente cancellarsi entro lo stesso termine. Lo studente iscritto che non voglia più sostenere l’esame, ma non si sia cancellato in tempo utile, deve presentarsi il giorno dell’appello per verbalizzare il ritiro. Lo studente il quale, a causa di un impedimento sopravvenuto dopo il decorso del termine per cancellarsi dalla lista, non può presentarsi a sostenere l’esame, è tenuto a informare il docente entro l’orario di inizio dell’esame (anche per e-mail).

Svolgimento degli esami di profitto. L’esame si svolgerà principalmente in forma orale e discorsiva. Potrà comunque essere previsto un preliminare test scritto per ogni appello, in forma di domande a risposta multipla o vero/falso. L’esame sarà erogato attraverso gli appositi applicativi EOL. Il test non sarà attributivo di voto, ma solo gli studenti che lo avranno superato positivamente, rispondendo in modo corretto a un numero minimo di domande, potranno accedere alla prova orale, nella stessa giornata o nella giornata successiva.

La prova orale potrà comunque essere organizzata in più turni consecutivi giornalieri, in base al numero degli iscritti. Gli studenti iscritti alla prova dovranno presentarsi tutti il primo giorno dell'appello. Qualora il numero dei presenti effettivi ecceda il limite massimo di studenti esaminabili dalla Commissione nell'arco della prima giornata, gli studenti in eccedenza saranno esaminati, secondo l'ordine di iscrizione nella lista di esame, in giornate successive che saranno comunicate ai presenti dalla Commissione.

Svolgimento del colloquio. Durante il colloquio la Commissione esaminatrice porrà ai candidati quesiti (di norma 3-4), di tipo sia teorico sia pratico, basati sulle nozioni e le conoscenze apprese attraverso la frequenza delle lezioni e la lettura critica dei testi di studio e dei materiali didattici. Le domande del colloquio orale vertono sulle tematiche indicate nella sezione “Programma e contenuti”. Per la preparazione dell’esame è richiesto lo studio dei testi e delle letture indicati nella sezione “Testi/Bibliografia” e la consultazione della principale normativa richiamata nei testi e durante le lezioni. I quesiti mirano a verificare, tra l'altro, se lo studente ha appreso le nozioni relative agli istituti giuridici studiati, se è in grado di esporre attraverso un corretto ragionamento giuridico le principali problematiche concernenti i temi di studio, se ha acquisito la capacità di argomentazione necessaria per l'interpretazione delle norme e per l'analisi e la soluzione dei problemi giuridici, e se è in grado di applicare in modo critico le conoscenze acquisite, facendo altresì riferimento al contenuto delle norme, della giurisprudenza e della dottrina.

Valutazione della prova. In particolare, la valutazione della prova verrà effettuata tenendo in considerazione:

  • la conoscenza dei profili istituzionali;
  • la capacità di effettuare collegamenti tra le diverse parti del programma;
  • l'articolazione, l'accuratezza e la completezza dell'esposizione;
  • il grado di apprendimento e la capacità d'uso delle nozioni e della terminologia tecnica caratterizzanti la materia;
  • la capacità di inquadrare in modo sistematico, tenendo conto anche degli orientamenti giurisprudenziali e dottrinali, gli istituti, gli argomenti e i problemi proposti;
  • la capacità di sviluppare adeguate analisi delle questioni proposte e argomentazioni critiche.

A titolo meramente semplificativo, l’attribuzione del voto finale sarà ispirata ai seguenti criteri:

  • preparazione sufficiente o poco più che sufficiente sugli argomenti affrontati, scarsa capacità critica, difficoltà di utilizzo del linguaggio tecnico-giuridico → 18-21;
  • preparazione discreta sugli argomenti affrontati, discreta capacità critica, accettabile utilizzo del linguaggio tecnico-giuridico → 22-24;
  • preparazione discreta o abbastanza buona sugli argomenti affrontati, discreta capacità critica, buon utilizzo del linguaggio tecnico-giuridico → 24-26;
  • preparazione buona o più che buona sugli argomenti affrontati, buona capacità critica, padronanza del linguaggio tecnico-giuridico → 27-29;
  • preparazione sostanzialmente esaustiva sugli argomenti affrontati, ottima capacità critica, piena e consapevole padronanza del linguaggio tecnico-giuridico → 30-30L.

Gli studenti che maturano per la prima volta la frequenza al corso nell'a.a. 2021/2022 potranno sostenere l'esame a partire dalla prima sessione di esami di gennaio 2022.

Per l'attribuzione della tesi è necessario avere già sostenuto con esito positivo l'esame di profitto. L'eventuale tesi è attribuita dal docente titolare del corso, necessariamente previa presentazione da parte dello studente di un breve abstract del progetto di tesi e previo sostenimento di un colloquio con il docente.

Strumenti a supporto della didattica

Attraverso la piattaforma virtuale.unibo.it potranno essere messi a disposizione degli studenti:

eventuali letture, approfondimenti, appunti delle lezioni, slides, documenti presentati e discussi in aula durante le lezioni, come materiali didattici a supporto della preparazione dell’esame;

strumenti facoltativi di supporto alla verifica dell’apprendimento su determinati argomenti o parti del programma (questionari di autovalutazione; test di verifica sulla comprensione dei concetti chiave).

Gli studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al Docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Andrea Mondini

SDGs

Sconfiggere la povertà Lavoro dignitoso e crescita economica Ridurre le disuguaglianze Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.