17270 - SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Pierluigi Musarò
  • Crediti formativi: 10
  • SSD: SPS/08
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Pierluigi Musarò (Modulo 1) Stefano Spillare (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Forli
  • Corso: Laurea in Sociologia (cod. 8495)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso è incentrato sulle principali dimensioni sociologiche del concetto di cultura e comunicazione, con particolare riferimento al processo di convergenza tecnologica che ridefinisce i confini tra i diversi media nella società globale. Al termine del corso, lo studente sa applicare i principali strumenti teorici e metodologici della sociologia della cultura e della comunicazione alla tematica dell'identità globale e dei conflitti di potere nella società in rete (network society).

Contenuti

L'insegnamento di Sociologia dei processi culturali e comunicativi ha come finalità quella di fornire allo studente le conoscenze di base circa i cambiamenti strutturali della società sotto l'aspetto dei mutamenti nei valori e modelli di vita da un lato e nelle pratiche comunicative dall'altra.

Nel suo insieme, il corso si propone di fornire allo studente i principali strumenti teorici e metodologici utili alla ricerca nell'ambito della sociologia della cultura e della comunicazione, avendo come filo conduttore l'esposizione critica delle principali teorie sociologiche classiche e contemporanee.

Il primo modulo presenta una introduzione alla sociologia dei processi culturali e comunicativi, sotto il profilo teorico, a partire dai classici. Si prenderà in considerazione il rapporto tra cose, norme, valori, credenze e simboli per esplorare il concetto di cultura e la natura dei suoi legami con il mondo sociale, in una prospettiva globale.

Sulla base di questo apparato teorico, il primo modulo mira ad affrontare il diritto alla mobilità, con particolare riferimento alle rappresentazioni che di esso ci offrono i media e al rapporto in essere tra economia, politica ed etica.

Attraverso schemi analitici propri della ricerca sociologica, il modulo esplora i meccanismi per cui il diritto di migrare, per quanto teorizzato fin dal XVIII secolo da filosofi e giuristi internazionali come fattore essenziale dello sviluppo umano e presupposto per una cittadinanza mondiale, rimane ancora privilegio di quanti sono in cima alla gerarchia sociale.

Muovendo dal gap tra realtà statistica e realtà percepita relativamente al fenomeno migratorio, il modulo analizza sia il rapporto tra politiche e pratiche che segnano un confine, fisico, simbolico ed etico al contempo, sia come i media contribuiscono a demarcare i confini presenti nella società contemporanea e a definire lo statuto di quanti li attraversano.

La seconda parte del corso si focalizzerà sull’innovazione sociale e la responsabilità.
L’innovazione sociale può essere definita un processo socioculturale di apprendimento che coinvolge conoscenze e attori eterogenei. Questo tipo di innovazione nasce con lo scopo di rispondere ad un problema sociale emergente o non risolto (per es.: diseguaglianze sociali, disparità di genere, emergenza abitativa o climatica, integrazione sociale, ecc.) e si trasforma in un’azione collettiva promossa dagli attori locali, sostenendo processi di empowerment e la formazione di nuove relazioni sociali.

Tali iniziative si sviluppano, nella maggior parte dei casi, all’interno di un contesto economico, sociale e politico di mutamento, utilizzano risorse endogene ed esogene e, talvolta, si presentano come forme di appropriazione di spazi fisici e simbolici che danno vita a pratiche collaborative. Possono essere considerati innovazione sociale, ad esempio, i progetti di rigenerazione urbana che nascono dal basso e che sostengono la filiera corta e l’inclusione sociale, così come i progetti artistici che promuovono nuove forme di cittadinanza per i richiedenti asilo, oppure le reti di turismo responsabile che lavorano a livello di sviluppo locale sostenibile.

Incrociando le dinamiche dei processi culturali - in particolare le tensioni tra dimensione globale e locale - il secondo modulo si focalizzerà sull'emergere di comunità responsabili.

La ricomposizione dei legami di fiducia contribuisce, infatti, alla riproposizione di forme innovative di collaborazione per lo più finalizzate a ripensare lo sviluppo locale in termini maggiormente responsabili e sostenibili sia dal punto di vista ambientale che sociale. In particolare, saranno prese in considerazione le comunità raccolte intorno alle culture responsabili del turismo e del cibo, due ambiti considerati sensibili proprio perché legati direttamente tanto alla dimensione globale quanto a quella locale, in un’ottica di influenza reciproca. Concluderà il modulo una riflessione sul ruolo delle tecnologie digitali all'interno di questi processi innovativi.

Testi/Bibliografia

Il corso si basa sullo studio dei seguenti testi, che costituiranno materia d'esame:

Griswold W., Sociologia della cultura, il Mulino, Bologna, 2005 

Musarò P., Confine liquido, in Giordana E. (a cura di), Sconfinate. Terre di Confine e Storie di Frontiera, Rosenberg & Sellier, Torino, 2018, pp. 147 - 157

Musarò P., Taxi o ambulanze del mare? Politiche dell’immagine nella crisi dei migranti nel Mediterraneo, con Paola Parmiggiani, in Fausto Colombo e Maria Francesca Murru (a cura di), Iconismo e potere. Politiche dell’immagine nell’era digitale, Problemi dell'Informazione – 1/2018, pp. 87-113

Moralli M., Innovazione sociale. Pratiche e processi per ripensare le comunità. Franco Angeli, Milano, 2019

Spillare S., Cultura della responsabilità e sviluppo locale. La società globale e le culture responsabili del turismo e del cibo. Franco Angeli, Milano, 2019

Un libro a scelta tra i seguenti:

Bauman Z., Stranieri alle porte, Laterza, Bari, 2016

D'Eramo M., Il selfie del mondo. Indagine sull'età del turismo, Feltrinelli, Milano, 2017

Wihtol de Wenden C., Il diritto di migrare, Ediesse, Roma 2015

Ulteriori indicazioni bibliografiche integrative verranno fornite a lezione.

Solo per chi non avesse una buona base di sociologia, consiglio come lettura propedeutica e/o da farsi durante l’attività formativa: 

 Jedlowski Paolo, Il mondo in questione, Carocci, Roma, 2009, Cap. 1-7, 10-14.

 Giddens A., Sutton P.W., Fondamenti di sociologia, il Mulino, Bologna, 2014, cap. 1-8, 10 e 13.

 


Metodi didattici

Il corso privilegia un approccio basato sulla didattica partecipativa e attiva. La didattica è svolta con lezioni ex cathedra con utilizzo di supporti tecnologici, seminari di approfondimento, incontri di discussione su casi empirici, esercitazioni pratiche, visione e analisi di spezzoni di film, documentari e spot pubblicitari sui temi del corso. La lezione frontale sarà integrata da approfondimenti e da confronti diretti con i problemi e con sperimentazioni innovative. Agli studenti sarà richiesto un ruolo molto attivo, attraverso discussioni in classe, analisi di case studies, lavori di gruppo cooperativi da elaborare fuori dagli orari di lezione e presentare poi in classe.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

I metodi per valutare il livello di preparazione dello studente consistono in un colloquio orale sui testi indicati nella bibliografia del corso volto a testare le capacità dello studente circa l'analisi, la critica e il controllo complessivo della disciplina.

Per gli STUDENTI FREQUENTANTI - che hanno realizzato e presentato il lavoro di gruppo assegnato in classe - la verifica dell'apprendimento consiste in: 2 prove intermedie (una a metà e una a fine corso), discussioni periodiche in classe, esercitazioni e lavori di gruppo che avranno carattere valutativo e serviranno come strumento di controllo dell'apprendimento individuale rispetto al percorso compiuto in aula. Il programma di esame è indicativamente simile a quello dei non frequentanti.

I frequentanti che abbiano raggiunto la sufficienza alle prove intermedie possono registrare il voto (iscrivendosi all'appello e senza necessaria presenza fisica durante la registrazione) oppure decidere di sostenere l'orale su tutto il programma. Chi ha raggiunto la sufficienza in una delle due prove intermedie può sostenere l'orale sulla parte risultata insufficiente o non sostenuta per assenza. Non è possibile rifiutare solo parte del voto.

Particolarmente valutate saranno le capacità dello studente di sapersi muovere all'interno delle fonti e del materiale bibliografico al fine di saper individuare in essi le informazioni utili che gli permettano di illustrare gli aspetti ed ambiti culturali propri della disciplina. Nello specifico, i criteri adottati per la valutazione dell'apprendimento sono: conoscenza del programma di esame; capacità di sviluppo autonomo delle argomentazioni; capacità di descrivere e illustrare fenomeni, processi istituzionali, dinamiche micro e macro studiate dalla sociologia dei processi culturali e comunicativi; capacità di collocazione empirica delle generalizzazioni teoriche; capacità di affrontare una riflessione di tipo sociologico su aspetti e processi di trasformazione della società contemporanea.

Nello specifico, verrà valutata:

partecipazione attiva in classe: 10%

esercitazioni e lavori di gruppo 20%

verifiche scritte al termine di ogni parte fondamentale del programma 70%

Si considera superato l'esame solo nel momento in cui tutti i requisiti sono stati soddisfatti.

 

Strumenti a supporto della didattica

Gli strumenti didattici sono di carattere orale e tecnologico e lavoro di gruppo.
Per la preparazione dell'esame, allo studente è richiesta la preparazione dei testiindicati.
Verrà fornita un'ampia bibliografia per coloro che intendono approfondire la materia.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Pierluigi Musarò

Consulta il sito web di Stefano Spillare

SDGs

Sconfiggere la fame Ridurre le disuguaglianze Consumo e produzione responsabili

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.