01621 - DIRITTO FINANZIARIO

Anno Accademico 2018/2019

  • Docente: Andrea Mondini
  • Crediti formativi: 9
  • SSD: IUS/12
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Contenuti

Obiettivo del corso è quello di far acquisire allo studente la conoscenza delle nozioni fondamentali in materia di struttura e funzionamento del sistema fiscale di finanziamento delle spese pubbliche, dei principi, struttura e funzioni del bilancio dello Stato e degli istituti giuridici essenziali che caratterizzano il sistema di contabilità di Stato e di finanza pubblica. In coerenza con tale obiettivo, il programma analizzerà la finanza pubblica italiana nella sua dimensione giuridica, dedicando una parte significativa della trattazione alle interazioni con i livelli di governo sovranazionali (Unione Europea) e infranazionali (Finanza pubblica regionale e locale).

Il Programma delle lezioni si articolerà tendenzialmente in 5 parti fondamentali.

Parte 1

Le entrate pubbliche, le entrate tributarie

Introduzione ai concetti fondamentali del diritto finanziario. L’attività finanziaria dello Stato: significato, forme e funzioni.

Il finanziamento delle spese pubbliche come condizione per realizzare le funzioni e i servizi pubblici e garantire l’effettività dei diritti civili politici e sociali.

La relazione tra entrate e spese pubbliche nella prospettiva del bilancio di tipo finanziario.

La classificazione delle entrate nel bilancio dello Stato (entrate correnti tributarie ed extratributarie, entrate straordinarie da alienazione di beni patrimoniali, accensione di prestiti).

Le entrate tributarie e la funzione fiscale.

La nozione di tributo nella normativa e nell’elaborazione di giurisprudenza e dottrina.

I principi costituzionali in materia tributaria.

La sovranità tributaria, la riserva di legge e la sua crisi, la dialettica tra gli organi costituzionali in materia fiscale (art. 23 e art. 75 Cost.).

Il principio di capacità contributiva (art 53.1 Cost.) come fondamento e limite del potere impositivo.

Tipologie giuridiche di tributi (imposta, tassa, contributo speciale, monopolio, tributi ambientali). Le differenze rispetto alle altre entrate pubbliche. Le differenti tipologie di tributi in funzione dei differenti criteri di ripartizione della spesa pubblica tra i consociati: sacrificio, beneficio, capacità contributiva.

Principio di progressività ed effetti redistributivi del finanziamento fiscale (art. 53.2 Cost.).

L’interesse fiscale e le diverse declinazioni dell’uguaglianza e della giustizia tributarie nel bilanciamento delle norme costituzionali.

Struttura e tipologie delle principali imposte vigenti nell’ordinamento italiano (cenni).

Dal tributo al sistema tributario: tra poli-sitematicità e a-sistematicità.

La “parafiscalità”: il finanziamento del sistema di sicurezza sociale tra modello assicurativo e modello fiscale. Esempi di finanziamento di diritti pretensivi a prestazioni pubbliche.

I principali effetti economici delle imposte. Funzione fiscale ed extrafiscale nelle forme di imposizione. Agevolazioni tributarie e spesa fiscale.

Fiscalità, economia pubblica e mercato: nella dimensione costituzionale e dell’Unione europea. Limitazioni e condizionamenti della sovranità tributaria derivanti dal diritto UE. Armonizzazione fiscale e integrazione fiscale nell’UE. La concorrenza fiscale tra Stati (cenni).

La fiscalità dello Stato e delle autonomie territoriali: decentramento, federalismo fiscale e sussidiarietà verticale nel disegno dell’art. 119 Cost. (cenni – rinvio a parte n. 5)

Parte 2

La spesa pubblica

Le spese pubbliche: tipologie e classificazioni di natura giuridica, economica, amministrativo-contabile. Analisi della composizione della spesa pubblica. Oneri inderogabili. Spese da fattori legislativi. Spese di adeguamento al fabbisogno.

La spesa pubblica nell’art. 81 Cost e nella legge generale 196/2009 di contabilità e finanza pubblica. L’obbligo costituzionale di copertura finanziaria e i mezzi di copertura. I criteri di quantificazione delle spese pubbliche.

Le leggi di spesa. Leggi di spesa pluriennale e permanente. Il “costo dei diritti” e le spese derivanti dalle sentenze della Corte costituzionale. Leggi di spesa e bilancio di previsione dello Stato. La rimodulazione delle spese nel bilancio.

La c.d. spesa fiscale (tax expenditure) e il rapporto annuale ex art. 21 co 11 bis della legge generale di contabilità e finanza pubblica 196/2009.

Monitoraggio e controllo della spesa pubblica di tipo politico, amministrativo, contabile; oggetto e procedimenti di correzione degli scostamenti di spesa. Spending review. La clausola di salvaguardia.

L’evoluzione della spesa pubblica e i limiti nazionali ed europei alla sua crescita.

Spese e costi nel bilancio finanziario e nel budget.

Parte 3

Il Bilancio dello Stato e la manovra finanziaria

Analisi dell’art. 81 Cost.: la disciplina costituzionale della finanza pubblica, sua evoluzione e attualità.

Tipologia, struttura e funzioni dei bilanci degli enti pubblici territoriali. Bilancio finanziario ed economico. Bilancio di previsione e consuntivo. Il bilancio come strumento di programmazione, di politica economica, di gestione amministrativo-contabile

Il bilancio dello Stato nell’art. 81 della Cost. Il bilancio di previsione e l’indirizzo politico in materia finanziaria e di bilancio. La dialettica costituzionale tra Parlamento e governo. Riserva di legge. Confronto con l’art. 23 Cost: consenso parlamentare all’imposizione e diritto parlamentare al bilancio. Il Bilancio e la forma di legge. Significato dell’efficacia autorizzatoria del bilancio. L’esercizio provvisorio del bilancio.

I principi generali di contabilità pubblica e del bilancio.

Il principio di equilibrio finanziario nell’art. 81 Cost. e la sostenibilità del debito pubblico dello Stato e delle entrate da indebitamento. La decisione sull’indebitamento. Previsioni di bilancio e ciclo economico. Obiettivo di medio termine e saldo strutturale corretto per il ciclo economico. Gli scostamenti dai saldi-obiettivo programmatici e la ripartizione della responsabilità politico-istituzionale tra Governo e Parlamento.

La tutela dell’interesse finanziario e di equilibrio di bilancio nella giurisprudenza costituzionale.

I saldi generali di finanza pubblica: il loro significato, i vincoli europei al deficit e all’indebitamento degli Stati derivanti dal c.d. Patto europeo di stabilità e crescita.

Bilancio dello Stato e manovra finanziaria. Evoluzione storica della disciplina della manovra finanziaria e dell’attuazione dell’art. 81: dalla legge 468/1978 alla legge 196/2009. Il dualismo tra legge di bilancio e legge finanziaria o di stabilità e il suo superamento con la la legge cost. 1/2012 di riforma dell’art. 81, la l. 243/2012 e gli altri d.lgs. attuativi.

Gli strumenti giuridici del ciclo del bilancio nazionale: Documento di Economia e Finanza, Nota di aggiornamento del DEF, Documento programmatico di bilancio, disegno di Legge di bilancio, leggi collegate.

La struttura della Legge di bilancio. Stato di previsione dell’entrata e stati di previsione delle spese. Previsioni di competenza e di cassa. Classificazione funzionale in Missioni e programmi.

I fondi speciali.

Il procedimento di formazione della legge di bilancio e di approvazione della manovra finanziaria: ruolo e poteri di Governo e Parlamento.

La gestione amministrativo-contabile del bilancio. Le fasi e le procedure di gestione delle entrate e delle spese. Il fenomeno dei residui attivi e passivi. Il cronoprogramma per la gestione delle spese e il rafforzamento del bilancio di cassa.

Le variazioni del bilancio. Il bilancio di assestamento.

Bilancio consuntivo e Rendiconto.

I controlli (cenni): controlli interni ed esterni, controllo di gestione e sulla gestione. Il ruolo della Corte dei Conti. Indirizzo politico e rispetto dei vincoli europei. L’Ufficio Parlamentare di Bilancio.

Parte 4

Unione europea e politiche di bilancio

La progressiva “europeizzazione” della disciplina giuridica delle procedure di bilancio. L’elaborazione della manovra finanziaria tra Unione Europea, Governo e Parlamento. Dal “semestre europeo” al Regolamento

Il coordinamento delle politiche economiche europee nel TFUE e l’obiettivo delle finanze pubbliche nazionali sane e sostenibili nel mercato unico europeo.

Il Patto di stabilità e crescita, la sorveglianza multilaterale e la procedura contro i disavanzi eccessivi (Regolamenti europei 1466/97 e 1467/97)

Dal controllo del deficit al monitoraggio del debito pubblico nella crisi finanziaria (2010-2013). Il “Six Pack” del 2011 e il Meccanismo europeo di stabilità.

Trattato sulla stabilità coordinamento e governanceeconomica e monetaria, cd. Fiscal Compact, e la riforma dell’art. 81 Cost.

Il rafforzamento della sorveglianza europea: procedure contro gli squilibri macroeconomici, calendario comune di bilancio e valutazione dei documenti programmatici di bilancio (Regolamenti UE 472/2013 e 473/2013)

Il governo della moneta unica e le ricadute sulle finanze pubbliche nazionali.

Il bilancio come garanzia dell'equilibrio finanziario europeo e la responsabilizzazione degli Enti territoriali substatali e di tutte le Pubbliche amministrazioni. L’equilibro finanziario nell’art. 97 Cost. Armonizzazione contabile e consolidamento dei conti pubblici.

Parte 5

La finanza pubblica multi-livello.

Autonomia tributaria e finanziaria degli enti territoriali sub-statali negli art. 117-120 Cost.

Il c.d. federalismo fiscale: i tributi propri, le compartecipazioni e il principio del divieto dei trasferimenti finanziari statali.

Le spese di Regioni e Comuni e la loro sostenibilità. I livelli essenziali delle prestazioni e i costi standard. La perequazione finanziaria. I limiti costituzionali alla spesa e al debito degli Enti sub-statali.

Il coordinamento della finanza pubblica nazionale. Dal patto di stabilità interno alle regole sul pareggio di bilancio e l’indebitamento per le Regioni ed Enti locali (l. 243/2012).

I bilanci delle Regioni e degli Enti locali (cenni).

Testi/Bibliografia

I testi indicati di seguito sono obbligatori ai fini della preparazione dell’esame.

- Pietro BORIA, Diritto tributario-Estratto (capitoli 1-9), 2018, Torino, Giappichelli. NB: il capitolo 1 (“Il potere tributario”), i paragrafi 4.4. e 4.5. del capitolo 5 (“L’ordinamento europeo dei tributi”), i paragrafi 7 e 8 del capitolo 9 (“Il tributo”) sono soltanto da leggere.

- Giusppe VEGAS, Il bilancio pubblico, 2014, Bologna, il Mulino, l'intero testo.

Il testo precedente deve essere aggiornato alle ultime modifiche normative e integrato con i seguenti testi obbligatori, tuttidisponibili per il download (previa autenticazione) sul sito Unibo dei materiali didattici online:

- C. BERGONZINI, La riforma della legge di contabilità pubblica (l. n. 163/2016): le principali novità (e alcuni profili critici)in Federalsimi.it, 3-5-2017

- G. CONTALDI, Politica Economica e monetaria (diritto dell'Unione europea), Voce degli Annali VII dell'Enciclopedia giuridica, Giuffré, Milano, 2014 (in particolare per lo studio della parte 4 del programma)

 

Letture di approfondimento suggerite (facoltative),tutte disponibili per il download (previa autenticazione) sul sito Unibo dei materiali didattici online:

- A. DI PIETRO,Il consenso all’imposizione e la sua legge, in Rassegna tributaria n.1/2012, p. 11 ss.

- A. BRANCASI, Bilancio (equilibrio di), Voce degli Annali VII dell'Enciclopedia giuridica, Giuffré, Milano, 2014

- R. PEREZ, La riforma del bilancio: il ritorno del bilancio, in Giornale di Diritto amministrativo n. 6/2016, p. 758 e G. LO CONTE, La riforma del bilancio: la riforma della contabilità pubblica, in Giornale di Diritto amministrativo n. 6/2016, p. 7

Saranno inoltre rese disponibili sul sito dei materiali didattici, durante lo svolgimento del corso, slides relative ad alcune parti del programma e altri materiali didattici di supporto (raccolte di sentenze commentate a lezione, altre letture informative non obbligatorie).

E' richiesta la consultazione dei principali testi normativi di riferimento: Costituzione, l. 196/2009 e l. 243/2012.

Metodi didattici

Lezioni frontali. Le lezioni saranno tenute dal Prof. A. Mondini. Eventuali incontri di approfondimento su particolari tematiche del programma potranno essere organizzati con la collaborazione della dott.ssa Piera Santin.

Le lezioni tratteranno gli argomenti in ordine non necessariamente corrispondente allo sviluppo degli stessi seguito nei manuali di studio adottati e cercheranno anche di trarre spunto da temi e problemi dell’attualità politico-giuridica e istituzionale, dedicandovi appositi approfondimenti.

Pertanto gli studenti che frequenteranno in presenza il corso sono invitati a integrare lo studio dei testi suggeriti con gli appunti di lezione.

Lo studio dei manuali, nelle parti indicate nell’apposita sezione “Testi/Bibliografia”, corrisponde in ogni caso al programma di esame.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame di profitto si svolge in forma orale e discorsiva. Durante il colloquio la Commissione esaminatrice pone ai candidati quesiti (di norma 3-4), basati sulle nozioni e le conoscenze apprese dagli studenti attraverso la frequenza delle lezioni e la lettura critica dei manuali di studio e degli altri materiali didattici.

Le domande del colloquio orale verteranno sulle tematiche indicate nella sezione “Programma e contenuti”. Per la preparazione dell’esame è richiesto lo studio dei testi obbligatori indicati nella sezione “Testi/Bibliografia”.

I quesiti mirano a verificare, tra l'altro, se lo studente ha appreso le nozioni relative agli istituti giuridici studiati, se è in grado di esporre attraverso un corretto ragionamento giuridico le principali problematiche concernenti i temi di studio, se ha acquisito la capacità di argomentazione necessaria per l'interpretazione delle norme e per l'analisi e la soluzione dei problemi giuridici, e se è in grado di applicare in modo critico le conoscenze acquisite, facendo altresì riferimento al contenuto delle norme, della giurisprudenza e della dottrina.

In particolare, la valutazione della prova verrà effettuata tenendo in considerazione:

  • la conoscenza dei profili istituzionali;
  • la capacità di effettuare collegamenti tra le diverse parti del programma;
  • l'articolazione, l'accuratezza e la completezza dell'esposizione;
  • il grado di apprendimento e la capacità d'uso delle nozioni e della terminologia tecnica caratterizzanti la materia;
  • la capacità di inquadrare in modo sistematico, tenendo conto anche degli orientamenti giurisprudenziali e dottrinali, gli istituti, gli argomenti e i problemi proposti;
  • la capacità di sviluppare adeguate analisi delle questioni proposte e argomentazioni critiche.

Gli studenti che maturano per la prima volta la frequenza al corso nell'a.a. 2018/2019 potranno sostenere l'esame a partire dalla 1° sessione di esami di gennaio 2019.

Per l'iscrizione all'esame gli studenti dovranno utilizzare la piattaforma Almaesami di Unibo.

L'esame potrà essere organizzato in più turni consecutivi giornalieri, in base la numero degli iscritti. Gli studenti iscritti alla prova dovranno presentarsi tutti il primo giorno dell'appello. Qualora il numero dei presenti effettivi ecceda il limite massimo di studenti esaminabili dalla Commissione nell'arco della prima giornata, gli studenti in eccedenza saranno esaminati, secondo l'ordine di iscrizione nella lista di esame, nei giorni successivi che saranno comunicati ai presenti dal docente titolare del corso.

Per l'attribuzione della tesi è necessario avere già sostenuto con esito positivo l'esame di profitto. L'eventuale tesi è attribuita dal docente titolare del corso, previo necessario colloquio con lo studente.

Strumenti a supporto della didattica

Slides, case-studies basati su sentenze della Corte costituzionale in materia di finanza pubblica potranno essere resi disponibili agli studenti attraverso il sito internet Unibo dedicato ai materiali didattici on-line

Attraverso il medesimo sito web Unibo potranno essere messi a disposizione degli studenti degli strumenti di verifica dell’apprendimento su determinati argomenti o parti del programma (test di autovalutazione), del tutto facoltativi.

Gli studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al Docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Andrea Mondini