Valorizzare le neurodiversità | Develop-Players, la startup che sviluppa serious game per individuare e trattare i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)

Videogiochi educativi per il riconoscimento e il trattamento delle neurodiversità.

Attraverso la creazione di reti di autoconsumo collettivo, il progetto promuove un utilizzo più sostenibile ed efficiente delle risorse, favorendo al contempo l’inclusione sociale e la valorizzazione dei territori.

A chi si rivolge?

Il progetto nasce con l’obiettivo di rispondere a una sfida cruciale del sistema educativo: il riconoscimento tempestivo e l’intervento efficace sulle difficoltà di apprendimento. In Italia, la percentuale di studenti e studentesse con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) riconosciuta è ben al di sotto della media europea, a causa di diagnosi tardive, mancanza di formazione e limitato accesso a strumenti adeguati.

Develop-Players (DP) è uno spin-off dell’Università di Bologna specializzato nello sviluppo di videogiochi educativi per il riconoscimento e il trattamento delle neurodiversità. Dal 2021 ha raggiunto oltre 110 scuole e 6.000 studenti e studentesse, formando più di 1.200 insegnanti, genitori e professionisti/e della salute e migliorando la qualità dell’intervento sui DSA.

A chi si rivolge

Il progetto connette scuola, ricerca e famiglia per migliorare il supporto agli studenti e alle studentesse con difficoltà di apprendimento:

Scuole primarie e secondarie, per fornire strumenti innovativi di screening e formazione ai docenti.

Genitori e famiglie, per supportarli nel percorso di riconoscimento e gestione delle neurodiversità.

Professionisti/e della salute, per integrare strumenti digitali nel trattamento e nella diagnosi.

Università e centri di ricerca, per sviluppare soluzioni basate su evidenze scientifiche.

Cosa rende speciale il progetto

  • Un nuovo approccio alla diagnosi

Grazie a strumenti digitali innovativi, DP ha sviluppato videogiochi educativi e software di screening che aiutano scuole e famiglie a individuare precocemente segnali di DSA.

  • Un impatto concreto sulla formazione

La formazione di insegnanti, genitori e operatori sanitari è al centro del progetto, per aumentare la consapevolezza e migliorare le strategie di intervento.

  • Un ponte tra ricerca, tecnologia e inclusione

DP unisce psicologia, neuroscienze e intelligenza artificiale per sviluppare strumenti digitali che rendono l’apprendimento più accessibile e inclusivo.

  • Modelli innovativi di trattamento

I videogiochi sviluppati non sono solo strumenti di screening, ma offrono anche percorsi di potenziamento personalizzati per migliorare le abilità cognitive degli studenti e delle studentesse.

Cosa abbiamo fatto

Tecnologie per il riconoscimento e l’intervento

  • Proffilo: software di screening per il riconoscimento precoce dei DSA, adottato da 110 scuole.
  • Eye Riders & FollowMe: videogiochi per il potenziamento delle abilità attentive e della memoria visiva.
  • 4 giochi sviluppati, di cui uno in modalità multilingue (italiano e inglese).

Formazione e sensibilizzazione

  • 1.220 docenti e 110 genitori formati su neurodiversità e uso delle tecnologie.
  • 40 webinar e 2 conferenze nazionali con associazioni di riferimento (AID, AIDAI).
  • Collaborazioni con AUSL, CTS e Uffici Scolastici Regionali per sviluppare percorsi di formazione e supporto.

Rilevanza scientifica e validazione dei prodotti

  • 9 pubblicazioni scientifiche sulla validazione degli strumenti digitali.
  • Collaborazione con il Dipartimento di Informatica per lo sviluppo di algoritmi di AI per l’analisi dei dati.

Impatto sociale e inclusione

  • Oltre 6.000 studenti e studentesse coinvolti/e, con 1.096 casi a rischio riconosciuti.
  • Tasso di riconoscimento del 18%, in linea con le stime internazionali e ben oltre la media italiana.
  • Progetti di co-design con le scuole per lo sviluppo di nuove soluzioni educative personalizzate.

Sviluppo e sostenibilità futura

  • Investimento di 600.000 euro da fondi di venture capital e incubatori come Social Fare e Opes Italia.
  • 30 partnership attive con scuole e istituzioni sanitarie in sei regioni italiane.
  • Tavolo di lavoro con Comuni e Fondazioni per garantire continuità e scalabilità del progetto.

Dalla ricerca alla società

Develop-Players ha dimostrato come la tecnologia possa rivoluzionare l’educazione e il supporto alle neurodiversità, migliorando la qualità della didattica e dei servizi di assistenza.

Approfondisci su www.develop-players.com

 

 

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