Linee guida per la ricerca attiva di lavoro
In questa pagina puoi trovare riflessioni ed indicazioni utili per realizzare il tuo progetto di carriera in maniera efficace e sfruttando al massimo le opportunità che ti vengono offerte. Scopri come valorizzare le tue competenze, scrivendo un Curriculum Vitae e una lettera motivazionale accattivanti e orientati al mercato del lavoro e come prepararti ad affrontare i processi di selezione!
Curriculum Vitae
Il Curriculum vitae è il nostro biglietto da visita per presentarci alle Aziende e deve rispondere ad alcuni importanti requisiti:
- Deve essere orientato al nostro obiettivo professionale e all’Azienda
- Dobbiamo scegliere un formato efficace e gradevole
- Deve essere sintetico ma esaustivo
- Ordinato
- Completo
- Senza refusi
Formato
- Libero: ad esempio puoi avvalerti di modelli che puoi trovare su siti professionali come www.canva.com oppure se hai buone competenze informatiche ne puoi costruire uno personalizzato, utilizzando il programma che preferisci (word, power point, …)
- Europass-cv: attualmente è possibile scegliere tra tre modelli diversi; questo formato è adatto soprattutto in ambito istituzionale (Amministrazioni pubbliche, Ong, Programmi finanziati UE, …) ma ha il limite di offrire pochi margini di personalizzazione.
Per favorire e colpire l’attenzione del nostro selezionatore possiamo:
- Diversificare la dimensione carattere ma con armonia
- Utilizzare i loghi per i contatti personali o altre informazioni (lingue, competenze digitali, …)
- Utilizzare grassetto, sottolineato, corsivo ed elenchi verticali
- La lunghezza preferibile per un profilo junior 1 pagina o al massimo 2
Contenuti
- Dati personali
- Profilo/obiettivo professionale
- Formazione
- Lavoro/associazionismo/volontariato
- Lingue
- Competenze digitali
- Soft skills
- Interessi
- Privacy
- Data e firma
L’ordine dei paragrafi non è rigido ma è personalizzato e dipende da che cosa vogliamo valorizzare relativamente al nostro percorso (Formativo, lavorativo e personale) e in linea con l’obiettivo che vogliamo raggiungere.
In dettaglio:
Dati personali
- Foto (non è obbligatoria; in via generale formato tessera e sorridente con sfondo neutro
- Nome/cognome (Grassetto + maiuscolo+16 dimensione carattere)
- Non è necessario l’indirizzo, ma CAP Città (Provincia)
- Cellulare
- Skype
- Età (data di nascita e il luogo quando è conveniente)
- Patente B (automunito)
Profilo/obiettivo professionale
con lo scopo di rendere chiaro dove ci si sta dirigendo e per colpire l’attenzione del selezionatore descrivendo il nostro obiettivo professionale ed evidenziando i nostri punti di forza in termini di competenze. Per definire il proprio obiettivo professionale può essere utile esplorare i diversi ruoli professionali per avere una maggiore comprensione delle attività e delle competenze necessarie per avviarsi a quel determinato percorso di carriera.
Alcune risorse utili:
https://atlantelavoro.inapp.org/
https://www.orientamento.ch/dyn/show/1893
http://web.tiscali.it/ecolavoro/frameset_orient.htm (settore ambientale)
https://www.occupationalinfo.org/ (USA)
https://www.onetonline.org/ (USA)
https://www.ilo.org/data-and-statistics (Commissione Europea)
Formazione
In questo paragrafo va inserita la FORMAZIONE ISTITUZIONALE (Master, Laurea magistrale, laurea e Diploma); può essere utile per valorizzare la formazione all’estero (Erasmus, Overseas, Tesi all’estero, Programmi di scambio, …) creare due sotto paragrafi: Italia ed estero.
Inoltre, può essere efficace valorizzare, quando in linea con il nostro obiettivo, il progetto di tesi, evidenziando: Tesi sperimentale in……; titolo; caso studiato; breve abstract 3 o 4 righe massime, … oppure evidenziare alcuni insegnamenti significativi.
Esperienze professionali
Dobbiamo descrivere le esperienze di lavoro più significative (possono essere anche di tirocinio) evidenziando: periodo, ruolo, datore di lavoro, luogo, settore, attività svolte o progetti o risultati
raggiunti, responsabilità assunte, … descritte come elenco verticale.
Anche i “lavoretti” svolti durante l’università possono essere inseriti, magari raccolti insieme in un unico arco temporale sottolineando la competenza chiave sviluppata (ad esempio la capacità relazionale orientata al cliente, se si sono svolti lavori stagionali o temporanei in ruoli a contatto con il pubblico).
Si ricorda che possono essere considerate esperienze professionali anche attività come sport a livello agonistico, arbitro, volontariato/associazionismo, …: esperienze attraverso le quali abbiamo imparato a sviluppare competenze strategiche, sia professionali che soft skills, come la capacità di lavorare su progetti, il gioco di squadra, prendersi responsabilità e interagire
con interlocutori diversi, scrivere comunicati stampa, trovare sponsor e organizzare eventi di raccolta fondi, ….
Competenze linguistiche
Si possono valorizzare in diversi modi:
- Inserendole in una tabella
- Come elenco verticale
- Istogramma
La questione importante è specificare il livello che, oltre alla classificazione europea (A1/A2, B1/B2, C1/C2), può essere più semplicemente: di base, buono, molto buono, ottimo, madrelingua (magari con il livello europeo tra parentesi). Non tutti conoscono quella europea! Può essere utile aggiungere: certificazioni, specificando data ed Ente certificatore; le modalità con cui si mantiene fluente una competenza linguistica: lettura e visione di film, soggiorni studio all’estero, corsi di lingua.
Competenze digitali
Oltre ad inserire il pacchetto office, si possono valorizzare i programmi più interessanti tipo Excel (utile per gli economisti e non solo), power point, programmi di grafica, social network.
Privacy
Autorizzo il trattamento dei dati personali in base al D. Lgs. 196/2003 e al GDPR UE 2016/679.
Data e firma
Se non abbiamo la firma digitale, va bene anche la firma autografa
Altri paragrafi
- Soft skills
- Interessi/su di me.
Inserire le passioni che ci caratterizzano profondamente e attraverso le quali abbiamo consolidato competenze che parlano di noi, anche in armonia con il nostro.
- Obiettivo professionale. Evitare interessi che possono però intaccare la nostra affidabilità come ad esempio gli sport estremi.
- Volontariato.
Può essere utile valorizzare in un paragrafo ad hoc l’esperienza di volontariato ed associazionismo soprattutto per chi desidera lavorare nel settore non profit o istituzionale.
In Sintesi:
- Nei dati personali inserire i dati contatto
- La foto non è obbligatoria ma fortemente consigliabile soprattutto per ruoli a contatto con le persone
- Nella descrizione delle esperienze di Formazione: Titolo, Ente di formazione, periodo o data conseguimento titolo, Insegnamenti rilevanti, progetto di tesi
- Nella descrizione delle esperienze di Lavoro/Volontariato: Ruolo, Azienda/Organizzazione, periodo, attività, competenze chiave, risultati
- Nelle lingue non bleffare (livello e certificazioni)
- Evidenziare nelle competenze digitali programmi di cui si ha un buon utilizzo
- Interessi in linea con l’obiettivo professionale
- Ricordarsi l’autorizzazione ai dati personali
Dai un’occhiata al video Career Day 2018 e scopri il punto di vista delle Aziende.
Lettera motivazionale
La lettera motivazionale è l’anima della nostra candidatura, in via generale è organizzata in tre paragrafi e ha diverse finalità. In sintesi, deve emergere che:
- Conosciamo l’azienda: quel particolare progetto, i suoi valori, la politica commerciale, i suoi prodotti, ….
- Conosciamo il ruolo per cui ci presentiamo: mansioni, competenze necessarie, sappiamo immaginarci le situazioni di lavoro, …
- La nostra motivazione è talmente elevata per cui possiamo raccontarci individuando punti di forza interessanti per l’Azienda e in armonia con il ruolo.
- Sappiamo scrivere correttamente in italiano
Quando usarla? Sempre tranne nei casi in cui per candidarsi ci viene richiesto solo ed esclusivamente la compilazione di un format.
Per quanto concerne la struttura della lettera motivazionale:
- Nel I paragrafo emerge il motivo per cui ci presentiamo (tirocinio, lavoro, tesi, …)
- Nel II paragrafo, il cuore della lettera, saranno evidenziati i motivi della nostra candidatura e perché l’Azienda dovrebbe chiamarci a colloquio.
- Nell III paragrafo, le conclusioni: ringraziamento, richiesta di colloquio e saluti.
Gli Errori da Evitare
- Inviare il curriculum senza allegare una lettera di presentazione
- Non indirizzare la lettera a una persona specifica
- Omettere quale potrebbe essere il proprio contributo per l’azienda
- Non mostrare un approccio proattivo
- Utilizzare formule scontate e impersonali
- Commettere errori di ortografia o grammatica
- Ripetere le informazioni contenute nel curriculum vitae
- Non personalizzare la lettera in base all’annuncio di lavoro
- Essere prolisso e ripercorrere l’intera carriera (ci sono però delle eccezioni, ad esempio viene spesso richiesta una lettera di questo tipo – ripercorrere l’intera carriera – per la candidatura di Master all’estero, …).
Processo di selezione
LE FASI:
I Job Analysis – Job Description: vengono descritti Ruolo, Competenze e Responsabilità
II Reclutamento: i recruiter utilizzano sia canali interni che esterni (data base CV, Alma laurea, Agenzie, social, segnalazioni, ...)
III Selezione e valutazione: possono essere utilizzati numerosi strumenti [Screening Curricula, colloqui individuali e di gruppo, assessment center, somministrazione di test, questionari psico-attitudinali e prove pratiche]
IV Inserimento
Un buon annuncio di lavoro
Un annuncio di lavoro ha come obiettivo principale quello di scremare in maniera ottimale i profili e deve avere le seguenti caratteristiche:
- Deve essere breve, incisivo e chiaro;
- evidenzia la posizione richiesta;
- descrive brevemente l’azienda facendo intuire la cultura dell’impresa, senza eccedere nei dettagli;
- contiene una descrizione precisa dei requisiti del candidato ideale (titolo di studio, esperienze pregresse, soft skills e capacità linguistiche);
- contiene informazioni chiare su inquadramento e benefit.
Tecniche di selezione:
L’Assessment Center è un metodo di valutazione che, attraverso la somministrazione di test psicologici, prove individuali e di gruppo, valuta le competenze e il potenziale di una persona; può durare una giornata o più giorni e utilizza una molteplicità di strumenti di selezione e valutazione. Ha l’obiettivo di cogliere informazioni riguardanti:
– le competenze tecniche;
– le capacità comunicative e relazionali;
– la gestione dello stress;
– le dinamiche di gruppo;
– la gestione degli imprevisti;
– la leadership;
– il decision making;
– la capacità di analisi e problem solving;
– le potenzialità di apprendimento e sviluppo competenze.
Le persone coinvolte sono i candidati e gli osservatori (selezionatori o assessor); questi ultimi hanno il compito di elaborare le prove di selezione e di osservare i comportamenti dei candidati durante lo svolgimento delle stesse.
In particolare, l’Assessment Center ha i seguenti vantaggi:
– Valutazioni oggettive e standardizzate che permettono di evitare errori di selezione;
– Approccio e prove su misura in base al contesto e alle esigenze aziendali;
– Reputazione aziendale (employer branding) perché una selezione metodica e strutturata fa apparire il datore di lavoro serio e professionale, quindi si attirano i talenti.
Esistono diverse tipologie di prove e strumenti:
– Prove individuali: test psicoattitudinali e di personalità, colloqui strutturati, in basket, role playing, situation judgement test, presentazione, test tecnici individuali;
– Prove collettive: leaderless group discussion, business game, casi di negoziazione e obiettivi di gruppo, prove tecniche di gruppo.
In particolare:
• Colloqui Strutturati: prevedono una traccia di domande prestabilite, identiche per tutti i candidati.
• Prove in Basket: al candidato viene chiesto di prendere delle decisioni, definire le priorità e risolvere dei problemi. Questi problemi vengono comunicati attraverso mail, memo o messaggi telefonici. Le prove in basket consentono di indagare le capacità di analisi, problem solving, organizzazione e time management.
• Role Playing è una simulazione di un’attività o una situazione lavorativa (ad esempio, la simulazione di una chiamata a freddo per vendere un software).
• Presentazione: Il candidato prepara una presentazione su un argomento specifico seguendo le istruzioni date e la espone davanti agli osservatori (ad esempio, fare una presentazione di se stessi e dei propri obiettivi professionali). Strumento utile per indagare le capacità comunicative, la gestione dello stress e la persuasione.
• Leaderless Group Discussion: prova di gruppo in cui i candidati devono risolvere un problema, prendere delle decisioni, ma senza essere guidati da un leader prestabilito (ad esempio, si dice al gruppo di candidati: “immaginate di essere ad una riunione, dovete decidere quale regalo di natale fare ai clienti.”). Attraverso questa discussione di gruppo gli osservatori rilevano la leadership, le capacità comunicative e relazionali, la persuasività.
• Business Game: Prova simile alla Leaderless Group Discussion, ma il tema della discussione è prevalentemente gestionale, commerciale e imprenditoriale (ad esempio elaborare un piano di marketing per l’Azienda X).
• Casi di negoziazione: discussione di gruppo in cui ogni candidato ricopre un ruolo ben preciso e nel corso della prova deve negoziare con gli altri candidati per raggiungere il proprio obiettivo.
• Situational Judgment Test: consiste nella lettura di un testo, o nella visione di un filmato, relativo ad un’ipotetica problematica lavorativa. A seguire, la domanda: “Tu cosa faresti”? Le situazioni possono riguardare difficoltà con i clienti, conflitti con i colleghi e superiori, dilemmi etici. Per ogni situazione problematica presentata, di solito ci sono anche delle opzioni di risposta da scegliere.
Per quanto concerne il colloquio e i test ne esistono diverse tipologie:
• Colloquio individuale (conoscitivo e motivazionale)
• Colloquio situazionale: si tratta di un’intervista in cui viene chiesto al candidato di descrivere come si comporterebbe in determinate situazioni o circostanze e svolgendo una certa mansione.
• Test pratici e di personalità: il recruiter somministra al candidato prove pratiche relative alle mansioni che dovrà svolgere o alle sue conoscenze. Anche i test di personalità sono molto importanti, in quanto utili per capire cosa ci si potrebbe aspettare dal candidato in ambito lavorativo, sul piano relazionale e caratteriale.
• Colloqui di gruppo: questa tecnica consente ai recruiter di capire come i candidati si relazionano con gli altri e gestiscono i rapporti interpersonali.
Colloquio one to one
Chi lo tiene?
▪ un recruiter delle Risorse Umane - Colloquio motivazionale
▪ un manager responsabile d’Area - Colloquio tecnico
▪ Titolare/collaboratore stretto
Quanto dura? normalmente dai 20 ai 45 minuti
Le finalità:
- Per il recruiter
▪ Il colloquio consente di formulare una valutazione "globale" del candidato: personalità, motivazioni, intelligenza e capacità
▪ Permette una comunicazione tra intervistatore e intervistato
▪Consente di diffondere all’esterno l’immagine dell’organizzazione
- Per il candidato: un momento indispensabile per conoscere e valutare:
▪ Gli eventuali futuri compiti lavorativi
▪ Il clima e la cultura aziendale
▪ Il loro modo di operare
Alcune indicazioni per affrontare in maniera efficace un colloquio di lavoro:
Prima del colloquio
- Rileggi l’annuncio
- Studia l’Azienda (dimensione, settore, business, progetti, ...)
- Rileggi il curriculum e la lettera motivazionale con cui ti eri candidato
- Puntualità: 10 minuti prima!
- Abbigliamento adeguato, senza eccessi
Durante il colloquio:
- Atteggiamento
- Atteggiamento sereno e positivo
- Atteggiamento professionale: Idee chiare + flessibilità
- Rispondere alle domande insidiose con coerenza
- Mostrare flessibilità e apertura
- Ascoltare il recruiter e rispondere in maniera chiara e con esempi
- Mostrarsi curiosi e prepararsi delle domande (No retribuzione)
- inviare un email di follow-up al termine dell’incontro, per ringraziare della possibilità.
- il linguaggio del corpo: comportamenti da evitare
- Evitare lo sguardo diretto dei selezionatori
- Muoversi troppo sulla sedia
- Cattiva postura
- Incrociare le braccia: denota chiusura
- Giocherellare con qualche oggetto
- Gesticolare troppo
- Toccarsi i capelli o il viso
- Non sorridere mai
Dopo il colloquio:
- Ci si prende una mezzora di tempo per riflettere sulle domande del recruiter e sull’efficacia delle nostre risposte in modo da farne tesoro per i colloqui futuri.
- inviare un email di follow-up al termine dell’incontro, per ringraziare della possibilità ed eventualmente per sottolineare qualche informazione di interesse non emersa durante il colloquio.
Il Digital Recruiting: il colloquio on line
Alcune indicazioni
- Dal punto di vista del lato tecnico, bisogna assicurarsi una buona risoluzione video ꟾ un audio discreto ꟾ sfondo neutro alle spalle (che non distragga, ma che non sia troppo tedioso).
- garantirsi un’ora di silenzio in casa
- collegarsi all’incontro qualche minuto prima che inizi
- mantenere alta la concentrazione [Ad esempio, non distogliere lo sguardo o muoversi mentre il recruiter rivolge le domande]
- il colloquio è finito solo a camera spenta
- si saluta con un bel sorriso
- inviare un email di follow-up al termine dell’incontro, per ringraziare della possibilità.
Una domanda ricorrente: Mi parli di lei
Dal punto di vista del selezionatore
- Rompere il ghiaccio
- Raccogliere una sintesi della nostra storia
- Controllare la coerenza tra I contenuti del nostro Cv e ciò che stiamo raccontando.
Dal nostro punto di vista:
- Dare una buona impressione di noi! Cosa possiamo fare per l’Azienda, le nostre principali qualità, l’attitudine ad affrontare le situazioni, …
Come rispondere:
- Assumere un corretto atteggiamento mentale
▪ Focalizzati sull’obiettivo la posizione per cui ci candidiamo
▪ Essere concreti Esperienze e competenze
- Utilizzare un Metodo fondato sul racconto cronologico della nostra storia rilevante dal punto di vista professionale: Formazione, Esperienze e Competenze
Tipologie di domande
- Sulla PERSONA
- Si descriva con tre aggettivi? ꟾ Si piace? ꟾ È collaborativo? ꟾ Qual è il suo maggior pregio e quale il suo peggior difetto? ꟾ Qual è stato il suo maggior successo e quale il suo peggior fallimento? ....
- Sulla FORMAZIONE e LAVORO
- Perché ha scelto questo Corso di laurea? ꟾ Sceglierebbe lo stesso corso di studi ora? ꟾ Come ha fatto a trovare il suo primo impiego? ꟾ Mi dica per ogni lavoro svolto cosa le è piaciuto di più e cosa meno ꟾ Qual è stato il suo miglior datore di lavoro? …
2. Sul LAVORO PROPOSTO
- Che cosa pensa di avere in più rispetto agli altri candidati? ꟾ Perché ha inviato il curriculum vitae? ꟾ Ritiene di avere la dovuta esperienza per questo lavoro? ꟾ Conosce la nostra azienda?
La domanda finale: C’è qualche domanda che vuole farmi?
Le domande per il recruiter
A. Sulla posizione da ricoprire
Quali opportunità di sviluppo e di crescita ci sono per coloro che ricoprono questo incarico? ꟾ Quali saranno le modalità con le quali verrà valutato il mio lavoro e la mia performance? ꟾ Cosa dovrei monitorare per essere certo di riuscire con successo nell’incarico?
B. Sull’Azienda
Quali sono gli sviluppi previsti per l’azienda nei prossimi anni e in che modo potrei contribuire positivamente. ꟾ Quante persone avete assunto negli ultimi 5 anni e quante nell’ultimo anno? ꟾ Sono previsti incentivi e strumenti per motivare i dipendenti?
C. Sul Team di lavoro
Qual è il principale obiettivo di lavoro della squadra attuale? ꟾ Quali sono stati i principali successi di questo gruppo di lavoro? ꟾ Esistono dei sistemi di valutazione qualità sul lavoro del gruppo?
D. Sul processo di selezione
Quali altri step selettivi sono previsti? ꟾ Quali sono i passi successi al colloquio di oggi per coloro che andranno avanti? ꟾ Con chi posso mantenere i contatti nel frattempo? ꟾ Ci sono argomenti che dovrei approfondire per un eventuale secondo incontro? ꟾ Entro quali tempi sarò informato sul risultato di questo colloquio?
Ringraziare sempre, salutare e poi, se entro 15 giorni al massimo non abbiamo avuto un riscontro, possiamo anche fare una telefonata o mail di interessamento all’Azienda!
Soft skills
Nel mondo del lavoro ciò che fa la differenza tra un candidato e l’altro, a parità di requisiti tecnico-professionali, sono le competenze trasversali, chiamate anche soft skills, per cui è importante conoscere la differenza tra soft skills (competenze trasversali) e hard skills (competenze tecniche).
Le hard Skills sono le capacità specifiche per un determinato settore lavorativo o ruolo che non sempre possono essere trasferibili in un altro contesto.
Ad esempio, contabilità, ingegneria meccanica, fund raising, marketing, social media management, interpretariato, ...
Invece, le soft skills sono quelle capacità che si rivelano utili in ogni contesto lavorativo per cui sono trasferibili. Secondo il World Economic Forum “le soft skill sono le competenze che permetteranno di rimanere competitivi davanti alle continue evoluzioni tecnologiche″.
Le competenze trasversali sono quindi le capacità che hanno a che fare con il carattere, la personalità e anche l’esperienza, ma non intesa come “accumulo” di anni passati in un ruolo piuttosto che in un altro, ma come possibilità di migliorare alcune doti innate o di allenarle per fortificarle.
Potremmo concludere affermando che se da una parte le hard skills sono le competenze tecniche necessarie per ricoprire quel determinato ruolo: conoscere le lingue straniere, saper utilizzare determinati software, saper progettare e saper scrivere un testo in ottica SEO, saper preparare una presentazione e così via sono tutte competenze che contano e che hanno a che fare con il nostro percorso di studio, l’aggiornarsi continuamente e ovviamente con l’esperienza professionale; dall’altra, le soft skills però danno quel valore aggiunto e fanno sì che ad un lavoro tecnico si aggiungano per esempio la capacità di ascolto o l’atteggiamento positivo che lo rendono migliore.
Le soft skill si possono suddividere in tre macrocategorie:
- Competenze comunicative
Le competenze comunicative e interpersonali entrano in gioco quando ci viene chiesto di presentare informazioni ad un pubblico; inoltre, si è capaci di relazionarsi sapendo quando parlare e quando no, cosa dire e in che modo, avendo rispetto ed empatia. Sono quelle competenze che ci permetto di lavorare in maniera efficace in gruppo, anche in contesti multiculturali. Una sintesi:
- Public speaking: la capacità di saper parlare con scioltezza in pubblico, utilizzando adeguatamente sia il linguaggio verbale che quello non verbale; parlare “a braccio” oltre che con il supporto di una presentazione (casi concreti: convegni, seminari, eventi, etc.)
- Scrittura: saper scrivere testi di vario tipo (verbali di riunione, relazioni, mail articolate, etc.) in maniera chiara, veloce e con l’utilizzo di un linguaggio appropriato dal punto di vista grammaticale e lessicale; saper strutturare e personalizzare i testi in funzione del target.
- Linguaggio non verbale: saper utilizzare con consapevolezza il tono della voce, i gesti, la postura e gli altri movimenti del corpo per favorire l’ascolto.
- Padronanza lessicale: possedere una vasta conoscenza in termini di vocaboli in linea generale e/o rispetto al linguaggio tecnico di un determinato settore professionale e se si utilizzano applicando le forme grammaticali e i vocaboli più opportuni.
- Propensione all'utilizzo di un linguaggio positivo e assertivo: naturalezza nell’utilizzare parole e frasi che hanno un’intonazione positiva e che tendono ad esprimere valutazioni non giudicanti.
- Storytelling: la competenza di saper strutturare il dialogo con gli altri sotto forma di storie ed esempi reali con cui si riesce a catturare l’attenzione dell’interlocutore.
- Capacità di ascolto: la competenza di riuscire a concentrarsi su quello che gli altri stanno dicendo percependo sia il contenuto sia il tenore emotivo.
- Intelligenza emotiva: la capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni, e quelle delle altre persone con cui si sta comunicando, e riuscire ad utilizzare questa conoscenza per favorire una comunicazione chiara, sincera e rispettosa delle emozioni che sono presenti in quel dato momento.
- Orientamento a condividere informazioni: l’attitudine a condividere con altri informazioni utili e disponibilità a fornirle spontaneamente anche se non vengono espressamente richieste
- Capacità di sintesi: la competenza di decodificare o tradurre le informazioni e le comunicazioni di cui si è destinatari facendo una sintesi dei concetti essenziali e riportando tale sintesi sotto forma di scritto o di discorso orale.
- Competenze organizzative e gestionali
Le competenze organizzative e gestionali comprendono tutte quelle attività di identificazione dei compiti, gestione delle risorse e orientamento agli obiettivi. Possediamo queste competenze se sappiamo organizzare i nostri compiti, gestire il tempo a disposizione, stabilire le priorità tra le attività e ottenere risultati migliori con uno sforzo minore. Una sintesi:
- Adattabilità: la capacità di modificare il proprio comportamento in base a contesti o situazioni esterne.
- Flessibilità: la caratteristica di non irrigidirsi su posizioni, abitudini e schemi consolidati.
La flessibilità, ad esempio, ci consente di variare i nostri orari o le mansioni senza fatica, fornendoci maggiori opportunità di accrescimento ed evoluzione personale.
- Gestione del Tempo - Time Management: la capacità di organizzare e gestire al meglio il tempo svolgendo ogni attività nel minor tempo possibile e ottenendo il miglior risultato.
- Definizione degli Obiettivi - Goal Setting: la capacità di definire obiettivi reali e raggiungibili, in relazione alle proprie capacità.
- Pianificazione – Planning: essere in grado di redigere un piano dettagliato delle attività da svolgere giorno per giorno e coordinarlo con quello dei colleghi nel rispetto delle scadenze e degli obiettivi.
- Capacità di Concentrazione – Focus: la capacità di concentrarsi su compiti precisi senza distrazioni o essere tentato a procrastinare.
- Capacità Decisionali - Decision Making: la capacità di prendere decisioni analizzando accuratamente il contesto e le varie soluzioni possibili.
- Organizzazione: Essere organizzati significa gestire al meglio i propri spazi e tempi, prendere nota di impegni e appuntamenti e incastrarli tra loro per riuscire a portarli tutti a termine.
Altre capacità organizzative e gestionali sono:
- Autonomia
- Rispetto delle Scadenze
- Precisione
- Orientamento al risultato
- Pazienza
- Competenze Personali
Le personal skills sono quelle competenze che riguardano direttamente la persona.
Possono essere attitudini, comportamenti, modi di essere o di affrontare la vita e le situazioni.
Una sintesi:
- Creatività: la capacità di immaginare, creare oggetti e risolvere problemi in maniera non convenzionale.
- Dinamicità: la capacità di essere attivi in ambiente lavorativo (prendere iniziative, proporre innovazioni e avere spirito di adattamento nella realizzazione degli obiettivi).
Una persona dinamica emana positività e forza ed è il collega ideale con cui collaborare in un team.
- Resilienza: la capacità di sopportare situazioni negative e reagire con positività. Una persona resiliente riesce a trovare opportunità e soluzioni anche nelle situazioni più difficili e complesse che sembrano essere vicoli ciechi.
- Calma: uno stato d'animo che contribuisce a mantenere il corpo e la mente attivi e reattivi.
Questo permette di gestire le situazioni con razionalità.
- Apertura alla Sperimentazione: essere aperti a sperimentare nuove situazioni, metodi e processi lavorativi senza aver paura di sbagliare, anzi, imparando dagli errori.
- Puntualità: la caratteristica personale che ti permette di svolgere e portare al termine i compiti entro i tempi previsti, arrivare in orario al lavoro, chiudere una presentazione nei tempi richiesti, completare un progetto entro la data limite.
- Resistenza allo Stress: la capacità di affrontare compiti, anche complessi, con lucidità mentale e razionalità.
- Attenzione ai Dettagli: la capacità di prestare attenzione ai dettagli permette di concentrarsi e analizzare aspetti che non tutti considerano importanti o fondamentali. Una persona orientata ai dettagli ha anche grandi capacità di osservazione e di analisi.
- Multitasking: la capacità di svolgere più funzioni compiti (task) contemporaneamente ottenendo ottimi risultati da ognuno di essi.
- Fiducia in Sé Stessi - Self Confidence: in un contesto lavorativo, avere fiducia in sé stessi significa essere consapevoli del proprio valore e delle proprie capacità ma anche dei propri limiti.
- Ottimismo: la condizione mentale per cui si tende a vedere il lato positivo in ogni situazione, anche la più sfidante.
Altre competenze personali:
- Apertura Mentale
- Memoria
- Ambizione
- Acutezza
- Serietà
- Entusiasmo
- Intraprendenza
- Discrezione
Strategia di ricerca
Prima di mettersi in gioco sul mercato del lavoro è fondamentale conoscerne e capirne i bisogni e le dinamiche, individuare la strada migliore per accedervi, definire una strategia:
Individuare il proprio target azienda І informarsi sulle aziende a cui proporsi І preparare curriculum e lettere motivazionali adeguate al target І riflettere su di sé e allenarsi per affrontare i colloqui di lavoro, etc.
Questi sono alcuni dei momenti chiave del processo necessario per una ricerca che coniughi le competenze professionali, la personalità e le aspettative con i profili richiesti dal mercato del lavoro.
Per cui è fondamentale una ricerca attiva del lavoro fondata su una strategia connotata dalla qualità e dalla diversificazione: per raggiungere i propri obiettivi professionali non è quindi sufficiente presentare candidature ad annunci on line e la registrazione a portali di lavoro, ma è basilare utilizzare altri strumenti come ad esempio:
– Networking: sviluppare la propria rete di contatti per venire a conoscenza anche di occasioni di lavoro non rese pubbliche;
– Focalizzare il target Aziende: porre la propria attenzione su un numero ristretto di aziende, selezionate e rispondenti al proprio profilo e alle proprie aspettative.
Step da seguire per definire una strategia efficace
- Processo di autoanalisi: per individuare il proprio obiettivo professionale
[Ruoli/Aree aziendali, Settore, Competenze, Area geografica, Motivazione, Tempi di raggiungimento, disponibilità (tirocini post laurea, trasferte, trasferimenti, …), ect.]
è necessario partire da sé e porsi delle domande che mettano a luce le nostre aspettative e bisogni:
Cosa voglio fare nel mio futuro professionale? І Quale è la posizione lavorativa giusta per me? Qual è il mio settore d’interesse? І Quali sono le mie preferenze, le mie priorità, le mie motivazioni? І Quali attività, compiti, responsabilità o mete mi piacerebbe raggiungere? І Dove voglio arrivare e quali impegni sono disposto ad accettare per raggiungere il mio obiettivo? І Quali sono le competenze tecnico-professionali richieste per ricoprire il ruolo individuato, le possiedo? Quali sono le caratteristiche personali richieste, le possiedo? Quali sono i miei punti di forza e di debolezza in riferimento a tale ruolo? Quali competenze tecnico-professionali e trasversali mi mancano? …
- Mappatura dei contatti: Riflettere sulle persone che si sono incontrate nei diversi contesti (personali, di studio, lavoro, volontariato, …) e che ci possono aiutare per capire meglio il mercato del lavoro e raggiungere i nostri obiettivi.
- Focus Aziende: esplorare le Aziende dei settori che ci interessano, studiarle e capire con quali canali raggiungerle. Una risorsa gratuita on line: EUROPAGES
- Focus Canali: individuare un insieme di strumenti efficaci per raggiungere il target azienda e trovare offerte di lavoro.
- Una breve sintesi:
- Centri per l’impiego
- Agenzie per il lavoro e Società di ricerca e selezione
- Social network come LinkedIn
- Siti Aziendali
- Siti di ricerca lavoro
- Career Day e Recruiting Day
- Networking
- Passaparola
- …
- Pianificare le azioni: ogni giorno dedicare tempo (due ore sono adeguate!) per esplorare le offerte, studiare le Aziende, scrivere curriculum e lettere motivazionali orientati, curare la propria immagine professionale sui social, creare un file dove tenere monitorate le candidature, ad ogni colloquio scrivere una breve sintesi delle domande a cui si è risposto, evidenziando gli aspetti di criticità e miglioramento, …
Siti di ricerca lavoro
In primo luogo, è importante seguire tre indicazioni per valutare l’efficacia dei siti di ricerca lavoro:
- prestare attenzione al calibro delle aziende che adoperano quel determinato sito (se ad esempio utilizzato dai brand più famosi);
- maggiore è il numero di offerte recenti, maggiore è l’affidabilità;
- fare attenzione alla data di pubblicazione degli annunci.
Alcuni Link:
[sito ministeriale per le offerte di lavoro]
[Bacheca delle offerte di lavoro del Job placement, servizio dedicato ai laureati Unibo per favorirne l'occupabilità e per supportare l'ingresso nel mondo del lavoro; è possibile esplorare le offerte utilizzando filtri e trovare opportunità in linea con il proprio percorso di studi, area geografica, settore e ruolo aziendale]
[applicativo tirocini Unibo in cui si possono visionare le offerte di tirocinio curriculare e post laurea e il data base Aziende convenzionate]
[social network dove è possibile sviluppare contatti professionali e pubblicare contenuti specifici al mercato del lavoro. Dopo aver aperto un account è fondamentale completare il proprio profilo, mettendo in risalto le proprie competenze e obiettivi professionali; è possibile anche sfogliare le offerte di lavoro nell’apposita sezione e attivare avvisi ogni qualvolta venga pubblicato un nuovo annuncio nel settore di interesse.]
[motore di ricerca dove è possibile consultare offerte pubblicate dalle aziende su diversi siti, che vengono indicizzate per settore e località.]
[per ricercare offerte mirate grazie all’utilizzo di filtri, tra cui settore, luogo, km di distanza, tipo di contratto, stipendio ed esperienza richiesta, data di pubblicazione, ...]
[è possibile creare il proprio account e ricercare offerte impostando diversi filtri; pubblicare il proprio cv (decidendo di renderlo visibile alle aziende o meno) e candidarsi alle offerte]
[piattaforma che aggrega offerte di lavoro provenienti da diverse fonti, oltre 3905 siti dedicati al mondo del lavoro in Italia]
[job board del Corriere della Sera dove è possibile registrarsi gratuitamente per trovare offerte ed inviare il proprio cv, ma anche ricercare stage e corsi di formazione oltre che fare una ricerca mirata su aziende e settori di interesse.]
[oltre a ricercare offerte, applicando query specifiche, è possibile accedere a molti servizi come il calcolo della busta paga, la guida alle tipologie dei contratti e il calcolo della pensione e visionare articoli su approfondimenti e news sul mondo del lavoro.
Da segnalare due servizi per neolaureati:
- Canale neolaureati con news, offerte di stage, formazione e suggerimenti utili per chi è alla ricerca della propria strada dopo la laurea;
- Pubblica la tesi: un servizio dedicato a chi vuole colpire l’attenzione di un potenziale datore di lavoro pubblicando online la propria tesi e dimostrando le proprie conoscenze tecniche.]
[portale multinazionale che riceve e raccoglie offerte di lavoro provenienti da oltre 250 siti e datori di lavoro; si può creare il proprio profilo/cv e ricevere aggiornamenti sulle ultime offerte di lavoro in linea con le proprie caratteristiche e preferenze]
[meta-motore di ricerca di lavoro spagnolo, attualmente operativo in 6 paesi tra cui l’Italia.]
[oltre agli annunci di lavoro, il portale raccoglie e mette a disposizione preziosi consigli pratici su come trovare lavoro e presentarsi al meglio e propone diverse sezioni dedicate alle risorse utili non solo alla ricerca del lavoro, ma anche all’avvio di un proprio business e alla formazione professionale.]
[questo sito propone un approccio alle aziende diverso da quello consueto, consistente nell’invio del curriculum, ma i candidati si presentano attraverso idee per risolvere problematiche aziendale e perciò dimostrare subito le proprie competenze professionali; ogni idea è protetta da una sorta di copyright e si può decidere se inviarla come autocandidatura ad un’azienda di interesse oppure rispondere alle offerte pubblicate.]
Vedi anche
- Job Placement Pubblicato
- Iscriviti a un dottorato Pubblicato