Residenza anagrafica
L'art. 43 comma 2 del Codice civile definisce la residenza anagrafica come il "luogo in cui la persona ha la sua dimora abituale". La residenza anagrafica di una persona è nel comune in cui è iscritto all'anagrafe della popolazione residente.
Tipicamente, residenza e dimora per una persona fisica coincidono.
Il domicilio ai sensi dell’art. 43 comma 1 del Codice civile è il luogo in cui la persona ha stabilito e intende mantenere la sede principale dei suoi affari e interessi.
Nota importante
In merito alla residenza anagrafica si segnale che la Legge di Bilancio 2024 (L. 213/2023) ha stabilito, nel caso di inottemperanza degli obblighi di comunicazione del trasferimento della residenza anagrafica dall’estero e all’estero ai sensi della normativa vigente, una sanzione amministrativa pecuniaria da 200 euro a 1.000 euro per ciascun anno in cui perdura l’omissione degli adempimenti.
Per maggiori dettagli si veda la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 20 del 4 novembre 2024.
Residenza fiscale
A decorrere dal 1° gennaio 2024 ai fini delle imposte sui redditi (art. 2 comma 2 DPR 917/86) il dipendente si considera fiscalmente residente in Italia se per la maggior parte dell’anno (un periodo di almeno 183 giorni nell'anno solare, o 184 nell'anno bisestile, anche non continuativi, considerando le frazioni di giorno come giorno intero) si trova in una delle seguenti condizioni:
- ha in Italia la residenza ai sensi dell'art. 43 comma 2 del Codice civile, inteso come luogo di dimora abituale della persona, rappresentato dalla permanenza fisica in un determinato luogo;
- ha in Italia il domicilio inteso come il luogo in cui si sviluppano, in via principale, le relazioni personali e familiari della persona;
- è presente fisicamente nel territorio italiano (soggiorno abituale);
- è iscritto all’Anagrafe della Popolazione Residente (APR).
Si sottolinea che per essere considerati fiscalmente residenti in Italia è sufficiente una sola delle condizioni sopra elencate.
Sono fiscalmente residenti in Italia, salvo prova contraria, i cittadini italiani cancellati dall'Anagrafe della popolazione residente e trasferiti in Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato individuati con decreto del Ministero delle Finanze (art. 2 comma 2-bis DPR 917/86).