Nanoparticelle per migliorare il segnale analitico

L'invenzione riguarda una nuova famiglia di particelle di silice che, drogate con luminofori, presentano un segnale elettrochemiluminescente notevolmente più stabile rispetto ad altre particelle commerciali comunemente utilizzate.

Titolo brevetto Nanoparticelle per migliorare il segnale analitico
Area Salute
Titolarità ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITA' DI BOLOGNA
Inventori Francesco Paolucci, Luca Prodi, Massimo Marcaccio, Damiano Genovese, Giovanni Valenti, Enrico Rampazzo
Ambito territoriale di tutela Internazionale (PCT)
Stato Disponibile per accordi di sviluppo, opzione, licenza e altri accordi di valorizzazione
Keywords Nanoparticelle di silice, Elettrochemiluminescenza, Metodo analitico, Biomarker, Analisi cliniche, Trasduzione ottica
Depositato il 09 settembre 2020

La possibilità di quantificare i marker diagnostici o biomarker ha un impatto enorme nella diagnosi precoce, sia da un punto di vista clinico che della ricerca. In tale contesto, l’elettrochemiluminescenza (ECL) viene considerata una delle tecniche più rilevanti per il rilevamento di tali molecole, anche in quantità molto basse. L’ECL vanta un eccellente rapporto segnale rumore permettendo in questo modo di raggiungere limiti di quantificazione molto competitivi anche in matrici reali. Inoltre, il dispositivo per generare e leggere il segnale può essere molto semplice, di piccole dimensioni e di costo contenuto, permettendo anche di essere impiegato da personale non specializzato per operazioni di screening massivo sul campo.  

Al fine di aumentare ulteriormente la sensibilità, molti studi hanno cercato di combinare ECL con nanomateriali, come le nanoparticelle, usandoli come luminofori o co-reagenti. In particolare, le nanoparticelle di silice drogate con luminofori (DDSNP) sono di particolare interesse in quanto possono offrire diversi vantaggi in termini di sensibilità e prestazioni.

L'invenzione riguarda una nuova famiglia di particelle di silice che, drogate con luminofori, presentano un segnale elettrochemiluminescente notevolmente più stabile rispetto ad altre particelle commerciali comunemente utilizzate.

L'approccio sintetico qui adottato consente un elevato grado di drogaggio del luminoforo (circa 4800 complessi ogni nanoparticella), con limitate variazioni della carica superficiale NP, consentendo così un'elevata emissione di ECL. Inoltre, la matrice di silice è in grado di aumentare la stabilità temporale del segnale ECL, aumentando ancora di più le prestazioni di queste nanoparticelle. Tali risultati aprono un nuovo percorso promettente verso una rilevazione di analiti più sensibile nei biosensori e nei dispositivi point-of-care.

Applicazioni:

  • Sistemi di rilevamento basati su immunodosaggio.

Vantaggi:

  • Miglioramento dell’intensità di segnale
  • Preparazione semplice e versatile
  • Segnale stabile nel tempo

Zanut, A., Palomba, F., Rossi Scota, M., Rebeccani, S., Marcaccio, M., Genovese, D., Rampazzo, E., Valenti, G., Paolucci, F., Prodi, L., Dye-Doped Silica Nanoparticles for Enhanced ECL-Based Immunoassay Analytical Performance, (2020) Angewandte Chemie - International Edition, 59 (49), pp. 21858-21863.

https://magazine.unibo.it/archivio/2020/11/09/nuovi-nanomateriali-per-test-diagnostici-piu-efficienti

 

 

Pagina pubblicata il: 20 aprile 2021