90427 - PATRIMONIO MUSICALE DEL MONDO ANTICO

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Donatella Restani
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze del libro e del documento (cod. 9077)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso approfondisce uno degli aspetti più significativi del vasto patrimonio culturale ereditato dall'Antichità: quello musicale. Al termine del corso lo studente è in grado di contestualizzare i documenti che hanno conservato le idee e le rappresentazioni della musica degli antichi, di riconoscere i processi di trasmissione e i modi di recezione dal Medioevo a oggi, di impostare autonomamente una ricerca.

Contenuti

Prima parte

I contenuti generali riguardano: il concetto di evento sonoro, il concetto di sapere musicale, i modi della trasmissione scritta degli eventi sonori e del sapere musicale dell'Antichità, con particolare attenzione ai modi in cui questa eredità è stata trasmessa al pubblico degli ascoltatori e dei lettori del Medio Evo e dell'Età moderna, le metodologie di ricerca e di analisi testuale e i principali strumenti bibliografici.

Seconda parte

Nella parte specifica, saranno approfonditi aspetti degli eventi sonori e musicali e del loro significato nel Romanzo di Alessandro attribuito allo pseudo-Callistene e nei suoi volgarizzamenti, con particolare attenzione a quelli italiani.

Inoltre gli studenti frequentanti saranno guidati in un'esercitazione individuale a riconoscere e ad approfondire gli aspetti della trasmissione di un testo, manoscritto o a stampa, riconoscibile come un testimone del patrimonio musicale del mondo antico. Tale approfondimento costituirà l'esercitazione con cui iniziare l'esame orale per gli studenti che avranno partecipato alle lezioni.

Testi/Bibliografia

F. A. Gallo, Introduzione, in: Musica e Storia dal Medio Evo all'Età moderna, Bologna, il Mulino, 1985, pp. 9-29.

D. Restani, L'eredità musicale del Mondo antico, in Musica e società, I, a cura di Paolo Fabbri e Maria Chiara Bertieri, LIM, 2019, pp. 229-297.

Vita di Alessandro il Macedone, a cura di C. Franco, Palermo, Sellerio, 2001; oppure: Il romanzo di Alessandro seguito da "Vita" di Alessandro, a cura di M. Centanni Milano, SE, 2018; oppure: lL romanzo di Alessandro, Testo greco e latino a fronte, Vol. 2, a cura di R. Stoneman - T. Gargiulo, Lorenzo Valla-Mondadori, 2012.

D. Restani, Il canto di Alessandro, in D. Restani, Musica per governare, Ravenna, Longo, 2004, pp. 11-29. 

D. Restani, Listening between lines: Alexander’s musical legacy in Italy (13th-15th centuries), in The Music Road.Interculturality and Regional Traditions from the Mediterranean to India, ("Proceedings of the British Academy: Themed Volumes”), ed. by Reinhard Strohm, London, 2019, pp. 87-100.

Alla fine del corso, tutti i materiali del corso saranno a disposizione sulla piattaforma Virtuale, dove si trovano anche le modalità specifiche di preparazione dell'esame, per gli studenti sia frequentanti sia non frequentanti.

Gli studenti frequentanti riceveranno specifiche indicazioni di lettura durante il corso e saranno seguiti nell'esercitazione individuale.

Gli studenti non frequentanti non sono tenuti a svolgere l'esercitazione, ma leggeranno tutta la bibliografia indicata precedentemente e la integreranno con una lettura a scelta tra le seguenti:

Rediscovering Ancient Music: the Cultural Heritage of Mousike, in A Companion to Ancient Greek and Roman Music, edited by T. Lynch and E. Rocconi, Blackwell-Wiley 2020, pp.447-488: articoli di C. Panti, D. Restani, D. Castaldo.

D. Restani, Musica per governare, Ravenna, Longo, 2004, 106pp.

F. A. Gallo, Musica nel castello, Bologna, il Mulino 1992, 140pp.

D. Restani, L'itinerario di Girolamo Mei, dalla "Poetica" alla musica, Firenze, Olschki, 1990.

Per tutti, lettura facoltativa per approfondire

C.V. Palisca, Humanism in Italian Renaissance Musical Thought, Yale University Press, 1985.

Alessandro nel Medioevo occidentale, a cura di P. Boitani, C. Bologna, A. Cipolla, M. Liborio, Milano, Lorenzo Valla-Mondadori, 1997.



Metodi didattici

La didattica potrà essere personalizzata e gli studenti frequentanti potranno esercitarsi in una esercitazione individuale che permetterà loro di coniugare il "sapere" con il "saper fare". In particolare, se la situazione lo permetterà, si visiterà la biblioteca Malatestiana di Cesena.

Per iniziare a raccogliere la sfida dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS) si favoriranno metodi che stimolino le competenze attraverso l’apprendimento attivo. Pertanto lo studente sarà messo a contatto con differenti strategie di ricerca che implicano conoscenze interdisciplinari.

 

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame consiste in un colloquio orale per valutare le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente e verterà su entrambe le parti: "Prima parte" e "Seconda parte".

Gli studenti frequentanti svolgeranno un'esercitazione individuale, comprendente la relativa bibliografia, da esporre all'inizio dell'esame. Il contenuto dell'esercitazione sarà individuale e concordato con il docente. Essa riguarderà un tema da analizzare alla luce delle indicazioni metodologiche fornite durante le lezioni.

Gli studenti non frequentanti verranno ascoltati sulle letture indicate specificatamente nel programma a cui aggiungeranno una lettura a scelta tra quelle indicate.

Gli studenti stranieri non frequentanti sono invitati a contattare il docente almeno un mese prima dell'appello di esame, scrivendo a: donatella.restani@unibo.it

Nella valutazione della prova si terrà conto, in particolare, della capacità dello studente di sapersi orientare all'interno delle fonti e del materiale bibliografico d'esame al fine di trarre le informazioni utili che gli permetteranno di illustrare temi e problemi e di saperli collegare tra loro. Si valuteranno quindi: la padronanza dei contenuti, la capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti, la capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata.

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica, una buona padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza.

Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete.

Lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti che non supereranno la sufficienza.

Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso saranno valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

Le lezioni sono accompagnate da sussidi audiovisivi, informatici, uso di filmati e da ascolti.

Si ricorda la possibilità per studenti con DSA di rivolgersi al docente per l'attivazione di adeguati strumenti di supporto previsti per la prova di esame.

Tutti gli studenti potranno acquisire ulteriori 2 CFU nell'ambito del LABORATORIO DIDATTICO DI ARCHEOLOGIA MUSICALE (MusicArcheoLab).

Docente responsabile: prof.ssa Donatella Restani; in collaborazione con: prof.ssa Daniela Castaldo (Università del Salento), PhD Paolo Bonora, PhD Giovanna Casali

Contenuti: Il progetto didattico del Laboratorio di Archeologia musicale si propone la realizzazione di progetti scientifici, a carattere didattico e divulgativo, per la valorizzazione e la fruizione dei beni musicali di età antica, in prevalenza conservati nei musei di vario tipo: archeologici, degli strumenti musicali o generalisti.

Le attività di quest’anno riguarderanno l’implementazione del database “Repertorium Instrumentorum Musicorum Antiquorum (RIMAnt) / Repertorio degli strumenti musicali antichi”, sulla piattaforma Heurist, “a free, open-source database platform”, allestita presso il CNRS di Strarsbourg, attraverso la scheda RIMAnt.

La scheda RIMAnt, modulata sulla base delle schede dei Reperti archeologici (scheda RA) e degli Strumenti Musicai (scheda SM) del MIBACT, tiene conto di altre esperienze italiane, per es.: Museo del paesaggio sonoro (https://museopaesaggiosonoro.org/ ), e europee, per es.: “Musique et danse de l’Antiquité” (MEDDEA) progettato da Sibylle Emerit (CNRS, HiSoMA, Lyon) nell’ambito delle attività dell’IFAO (vedasi, per esempio: https://www.ifao.egnet.net/actus/manifestations /ma682/), riguardanti l’ambito egizio.

Sinora sono stati individuati una cinquantina di reperti, dal primo censimento degli strumenti musicali di età antica presenti nei musei italiani, avviato dal 2013, che ha riguardato una campionatura di musei delle regioni centrali, meridionali e della Sicilia.

Ad essi se ne sono affiancati circa un centinaio, grazie al progetto TeMA: Testimonianze Musicali dell'Antichità in Triveneto del Dipartimento dei Beni culturali dell’Università di Padova, a cura della prof.ssa Paola Dessì. Naturalmente I risultati sono provvisori e si pensa che un’indagine più approfondita possa permettere di risalire ad altri reperti. In particolare, sono sinora stati catalogati: campanelli e cimbali di bronzo, sonagli di terracotta e osso, frammenti di strumenti a fiato in bronzo, legno, osso e avorio, qualche carapace di tartaruga, utilizzato come casse di risonanza di strumenti a corde.

Gli obiettivi annuali del Laboratorio saranno i seguenti:

- riflessione sulla necessità di prendere in considerazione un patrimonio musicale sinora misconosciuto per la musicologia e l’archeologia, ma anche per gli altri studi sui beni culturali;

- riflessione sulle problematiche collegate alla terminologia degli strumenti e alla loro classificazione;

- riflessione sui campi della scheda RIMAnt per la catalogazione degli strumenti;

- conoscenza di Zotero e (eventuale) ripulitura della bibliografia tematica raccolta;

- utilizzo del catalogo basato su Heurist, immissione dati e verifica funzionale;

- immissione di dati nel database e relativa verifica di funzionamento.

Numero max di studenti: 10

Periodo di svolgimento: febbraio, marzo, aprile, maggio 2022

Didattica laboratoriale: sono previsti almeno 3 incontri (uno al mese) di 2 ore ciascuno e un seminario finale, per un totale 8/10 ore. Le date saranno comunicate entro dicembre.

Modalità di accesso: invio di una mail alla docente responsabile donatella.restani@unibo.it

Luogo di svolgimento: LAB. INFORMATICO
Piano Primo Ammezzato
Palazzo Corradini
Via Angelo Mariani, 5 - Ravenna; eventuale didattica mista.


Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Donatella Restani

SDGs

Istruzione di qualità

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.