23800 - TEORIE E STORIA DEL RESTAURO

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Giulia Favaretto
  • Crediti formativi: 4
  • SSD: ICAR/19
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Cesena
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Architettura (cod. 0881)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente apprende l'evoluzione del concetto di monumento, ha una conoscenza storicizzata delle teorie del restauro e dei criteri guida che hanno condizionato l'attività di conservazione dei monumenti a partire dal XIV secolo a tutto il XX secolo. In particolare lo studente è in grado di : - analizzare, riconoscere e storicizzare precedenti interventi sul manufatto oggetto di studio; - definire le problematiche storico - metodologiche legate ad indirizzi e/o tendenze caratterizzanti una o più fasi della storia del restauro.

Contenuti

Il corso Storia e Restauro (C.I. 12 CFU) è costituito da due moduli integrati e coordinati: Storia dell'Architettura 3 (8 CFU) e Teorie e Storia del Restauro (4 CFU).

Il corso affronta il rapporto tra storia, progetto e restauro ed è strutturato in moduli tematici comuni al fine di osservare da prospettive disciplinari differenti il ruolo della storia e del tempo all’interno del progetto di architettura.

Il modulo di Teorie e Storia del Restauro focalizza l'attenzione sugli interventi sul patrimonio costruito. Il Restauro, inteso come attività volta a contrastare i fenomeni di degrado sia naturale sia antropico, che inevitabilmente conducono alla perdita di un determinato bene culturale – in questo caso, architettonico –, ha una storia antica; si parla però di restauro architettonico modernamente inteso da circa un paio di secoli. Eventi di carattere culturale, sociale ed economico hanno infatti introdotto a quella che è l'attuale accezione del termine, determinando l'emergere di una disciplina con caratteri suoi propri.

Attraverso casi studio e protagonisti che hanno offerto un significativo contributo allo sviluppo delle metodologie finalizzate alla tutela del patrimonio storico-architettonico, il modulo connette apporti teorici a pratiche operative. È un percorso didattico dalla nascita della disciplina agli attuali orientamenti di metodo a munire lo studente di un bagaglio culturale essenziale per identificare e valutare criticamente gli interventi sul patrimonio costruito, nonché per affrontare fattivamente il successivo Laboratorio di Restauro Architettonico.

Testi/Bibliografia

Di seguito, i principali riferimenti bibliografici per il modulo di Teorie e Storia del Restauro. La bibliografia di riferimento, generale e specifica, costituisce un ausilio per un approfondimento dei temi trattati a lezione. A riguardo, ulteriori letture sono indicate durante il percorso.

Bibliografia di riferimento generale

S. CASIELLO (a cura di), Verso una storia del restauro. Dall’età classica al primo Ottocento, Alinea, Firenze 2008.

S. CASIELLO (a cura di), La cultura del restauro. Teorie e fondatori, Marsilio, Venezia 2005.

C. DI BIASE (a cura di), Il restauro e i monumenti. Materiali per la storia del restauro, Maggioli, Santarcangelo di Romagna 2007.

M.P. SETTE, Profilo storico, in G. CARBONARA (a cura di), Trattato di restauro architettonico, vol. I, Utet, Torino 1996, pp. 109-299; riedito in M.P. SETTE, Il restauro in architettura. Quadro storico, Utet, Torino 2001.

B.P. TORSELLO, Restauro architettonico. Padri, teorie, immagini, Franco Angeli, Milano 1997.

Il restauro stilistico: Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc

E.E. VIOLLET-LE-DUC, Dictionnaire raisonné de l’architecture française du XIème au XVIème siècle, Bance et Morel, Paris 1854-1868, voce “Restauration”; ed. it. M.A. CRIPPA (a cura di), Eugène Viollet-le-Duc. L’architettura ragionata. Estratti dal Dizionario: costruzione, gusto, proporzione, restauro, scala, simmetria, stile, unità, Jaca Book, Milano 2002, voce “Restauro”, pp. 247-271.

In aggiunta:

A.C. QUATREMÈRE DE QUINCY, Dictionnaire historique d’architecture, comprenant dans son plan les notions historiques, descriptives, archaeologiques, biographiques, théoriques, didactiques et pratiques de cet art, Librairie d’Adrien le Clere et C.ie, Paris 1832, voce “Restauration”; ed. it. Dizionario storico di architettura, contenente le nozioni storiche, descrittive, archeologiche, biografiche, teoriche, didattiche e pratiche di quest’arte, Fratelli Negretti, Mantova 1842-1844, voce “Restauro”, p. 24.

Il restauro filologico: Camillo Boito

C. BOITO, Architettura del Medio Evo in Italia, con una introduzione sullo stile futuro dell’architettura italiana, Hoepli, Milano 1880.

C. BOITO, Questioni pratiche di belle arti: restauri, concorsi, legislazione, professione, insegnamento, Hoepli, Milano 1893 (in particolare, il capitolo: “Restaurare o conservare”, pp. 3-47).

M.A. CRIPPA (a cura di), Camillo Boito. Il nuovo e l’antico in architettura, Jaca Book, Milano 1989.

In aggiunta:

A. RUBBIANI, Di Bologna riabbellita. Proemio alla cronaca dei restauri e riabbellimenti in Bologna dall’anno 1901, Neri, Bologna 1913.

Per la storia delle norme di tutela:

Voto conclusivo della I Sezione del IV Congresso degli Ingegneri ed Architetti Italiani, Roma, 1883.

Il restauro storico: Luca Beltrami

L. BALDRIGHI (a cura di), Luca Beltrami architetto. Milano tra Ottocento e Novecento, Electa, Milano 1997.

John Ruskin e Aloïs Riegl

J. RUSKIN, The Seven Lamps of Architecture, John Wiley, New York 1849; ed. it., Le sette lampade dell’architettura, Jaca Book, Milano 1982 (in particolare, i capitoli: "La lampada della verità", pp. 65-102; “La lampada della memoria”, pp. 209-230).

A. RIEGL, Der Moderne Denkmalkultus. Sein Wesen Und Seine Entstehung, Braumüller, Wien und Leipzig 1903; ed. it. S. SCARROCCHIA (a cura di), Il culto moderno dei monumenti. Il suo carattere e i suoi inizi, Nuova Alfa, Bologna 1990.

Il restauro scientifico: Gustavo Giovannoni

G. GIOVANNONI, Il "diradamento" edilizio dei vecchi centri. Il quartiere della Rinascenza in Roma, in “Nuova Antologia di lettere, scienze ed arte”, n. 997, 1913, pp. 53-76.

G. GIOVANNONI, Vecchie città ed edilizia nuova, in “Nuova Antologia di lettere, scienze ed arte”, n. 996, 1913, pp. 449-472.

G. ZUCCONI (a cura di), Gustavo Giovannoni. Dal capitello alla città, Jaca Book, Milano 1997.

In aggiunta:

G. FAVARETTO, A. ZAMPINI, Unexpected Architectures. Restorations in Romagna Between the Two World Wars, in “Heritage”, vol. II, n. 2, 2019, pp. 1460-1470.

Per la storia delle norme di tutela:

Carta di Atene, 1931.

Carta Italiana del Restauro, 1932.

Istruzioni per il restauro dei monumenti, 1938.

Legge per la tutela delle cose d'interesse artistico o storico, n. 1089/1939.

Legge per la protezione delle bellezze naturali, n. 1497/1939.

Dopoguerra e ricostruzione postbellica

CENTRO DI STUDI PER LA STORIA DELL’ARCHITETTURA (a cura di), Atti del V Convegno Nazionale di Storia dell’Architettura (Perugia, 23 settembre 1948), Noccioli, Firenze 1957 (in particolare, i saggi: A. BARBACCI, Le moderne teorie del restauro e la loro applicazione ai monumenti danneggiati dalla guerra, pp. 567-570; G. DE ANGELIS D’OSSAT, Danni di guerra e restauro dei monumenti, pp. 13-28; R. PANE, Restauri del Tempio Malatestiano a Rimini, pp. 643-647).

L. DE STEFANI, C. COCCOLI (a cura di), Guerra, monumenti, ricostruzione. Architetture e centri storici italiani nel secondo conflitto mondiale, Marsilio, Venezia 2011.

G. FIENGO, L. GUERRIERO (a cura di), Monumenti e ambienti. Protagonisti del restauro del dopoguerra, Arte Tipografica, Napoli 2004.

R. PANE, Attualità dell’ambiente antico, La Nuova Italia, Firenze 1967; ristampa in R. PANE, Attualità e dialettica del restauro: educazione all’arte, teoria della conservazione e del restauro dei monumenti, Solfanelli, Chieti 1987, pp. 171-260.

In aggiunta:

L. SIGNORELLI, Wiederaufbau. Josef Wiedemann e la conservazione viva dell'esistente, Bononia University Press, Bologna 2019.

Il restauro critico: Cesare Brandi

C. BRANDI, Teoria del restauro, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma 1963 (II ed. Einaudi, Torino 1977).

In aggiunta:

R. BONELLI, Scritti sul restauro e sulla critica architettonica, Bonsignori, Roma 1995.

Carte del Restauro e norme di tutela dal dopoguerra all’attualità

Carta di Gubbio, 1960.

Carta di Venezia, 1964.

Carta Italiana del Restauro, 1972.

Convenzione di Parigi, 1972.

Dichiarazione di Amsterdam, 1975.

Carta di Burra, 1979.

Carta di Firenze, 1981.

Legge Galasso, n. 431/1985.

Convenzione di Granada, 1985.

Carta di Noto, 1986.

Dichiarazione di Washington, 1987.

Documento di Nara, 1994.

Convenzione di Firenze, 2000.

Carta di Cracovia, 2000.

Convenzione di Parigi, 2003.

Codice dei beni culturali e del paesaggio, D.Lgs. 42/2004.

Convenzione di Faro, 2005.

Nara +20, 2014.

Dichiarazione di Leeuwarden, 2018.

Le posizioni teoriche contemporanee

G. CARBONARA, Avvicinamento al restauro: teoria, storia, monumenti, Liguori, Napoli 1997.

A. FERLENGA, E. VASSALLO, F. SCHELLINO (a cura di), Antico e Nuovo. Architetture e architettura, Il Poligrafo, Padova 2007.

V. LOCATELLI (a cura di), Marco Dezzi Bardeschi. Restauro: punto e da capo. Frammenti per una (impossibile) teoria, Franco Angeli, Milano 1991.

P. MARCONI, Arte e cultura della manutenzione dei monumenti, Laterza, Roma-Bari 1984.

S. SETTIS, Paesaggio, Costituzione, Cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile, Einaudi, Torino 2010, pp. 137-281.

B.P. TORSELLO (da un'idea di), Che cos’è il restauro? Nove studiosi a confronto, Marsilio, Venezia 2005.

B.P. TORSELLO, La materia del restauro. Tecniche e teorie analitiche, Marsilio, Venezia 1988.

G. URBANI, Intorno al restauro, Skira, Milano 2000.

C. VARAGNOLI, Edifici da edifici: la ricezione del passato nell’architettura italiana, 1990-2000, in “L’Industria delle Costruzioni”, n. 368, novembre-dicembre 2002, pp. 4-15.

Metodi didattici

Le lezioni del corso integrato Storia e Restauro si articolano in due momenti fondamentali: le lezioni ex cathedra e la lettura di una parte di testo consigliato (transdisciplinare) con successivo dibattito in aula sui temi teorici emersi dal relativo incontro.

Esercitazioni individuali

Al fine di avere una base di conoscenze per comprendere al meglio i contenuti delle lezioni, lo studente è chiamato a leggere prima dell'inizio di ogni modulo tematico un breve testo indicato dai docenti. Un riassunto dello stesso testo seguito da un'analisi critica (massimo 1.000 caratteri) deve essere caricato entro il giorno prima dell'inizio del modulo tematico sulla piattaforma "Virtuale". Per essere ammesso all'esame, lo studente deve aver caricato, entro le date stabilite, almeno 5 "riassunti" dei 10 previsti, suddivisi tra la parte di Storia dell’Architettura 3 (almeno 3) e Teorie e Storia del Restauro (almeno 2).

Presentazioni di gruppo

Durante il corso, gli studenti, a gruppi di tre o quattro, sono chiamati a presentare in aula – secondo un calendario e un format prestabiliti – un tema scelto tra quelli indicati dai docenti. La presentazione deve avere una durata di 20 minuti ed essere accompagnata da una proiezione di immagini.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame di Storia e Restauro consiste nella verifica dell'apprendimento dei contenuti dei due moduli che compongono il corso integrato.

In particolare, l’esame di Teorie e Storia del Restauro mira a valutare il raggiungimento dei seguenti obiettivi didattici:

- conoscere l'evoluzione del concetto di monumento;

- conoscere i principali nodi teorico-operativi relativi all’evoluzione della disciplina del Restauro, fino agli attuali orientamenti;

- conoscere le principali opere dei teorici trattati a lezione.

L’esame di Storia e Restauro è suddiviso tra i due moduli del corso (Storia dell’Architettura 3 e Teorie e Storia del Restauro) e la valutazione finale è data dalla media ponderata dell’esito delle due prove, pesata sui CFU di ciascun modulo. Entrambi i colloqui orali prevedono l’illustrazione di un argomento a scelta da parte dello studente e almeno tre quesiti specifici su argomenti inerenti i principali obiettivi del corso.

Per essere ammesso all'esame, lo studente deve avere caricato su "Virtuale" le esercitazioni individuali nel numero minimo richiesto, nonché avere svolto la presentazione di gruppo prevista dal corso.

Nello specifico, l’esame finale del modulo di Teorie e Storia del Restauro è valutato sulla base dei seguenti criteri:

1. Apprendimento dei contenuti del modulo (fino a un massimo di 10 punti)

2. Capacità di analizzare criticamente gli argomenti discussi (fino a un massimo di 10 punti)

3. Capacità di contestualizzare gli argomenti discussi (fino a un massimo di 10 punti)

Strumenti a supporto della didattica

Slide, filmati, documenti in pdf e uscite didattiche.

Le dispense relative alle lezioni (progressivamente depositate nella pagina del corso sulla piattaforma "Virtuale") raccolgono prevalentemente immagini; sono dunque caldamente consigliati la presenza al corso e il sussidio degli appunti.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Giulia Favaretto

SDGs

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L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.